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CAP 3 raccontarsi tra le immagini - Coggle Diagram
CAP 3
raccontarsi tra le immagini
homo mundus minor
Bachtin
autoritratto
mette in stretta relazione il vissuto dell'autore con il tempo in cui l'autore è inserito
cronòtopo reale
tratto del racconto in cui spazio e tempo coincidono con le medesime coordinate del reale in cui la narrazione ha luogo
agora
piazza pubblica
luogo dove per la prima volta ha preso forma l'autocosicenza autobiografica dell'uomo
cinema
arriva in ritardo a sviluppare un racconto-autoritratto
a differenza degli altri linguaggi (letteratura...)
l'avvento del digitale
strumento maggiormente atto a ripristinare il rapporto diaristico con l'immagine in movimento
si radica l'aspirazione a fissare su un supporto permanente il nostro tempo, azioni e vivere
piccole telecamere digitali
danno all'autore la possibilità di una narrazione incentrata su una forma autobiografica, diaristica, per frammenti, appunti, riflessioni
senza che siano necessari apparati grandi, traccia scritta (sceneggiatura di partenza per sviluppare il raccon.)
"diario personale"
camminare, immaginare, filmare
tre procedimenti l'uno il correlato al successivo
anni 70/80
avvento cinema elettronico e del video
favorisce la pratica narrat. incentrata sull'autobiografia
rimarcando la neces. di racconto del Sé attraverso lo sguardo cinematografico
siginificato
mondo in miniatura
chè è in primis la propria esistenza, rapportarsi al mondo
in cui il racconto si conforma
non solo alla propria vita e costituzione di un ritratto di sè personale
ma anche all'epoca in cui si radica l'esistenza
digitale
racchiude il rapporto tra autore e autoritra.
sviluppando potenzialità tecniche
ed espressive del digitale
porta a le opere autobiog. a una forma di parificazione tecnica con il cinem. mainstream
Rosen
storicità ibrida
del digit.
forma di ricostituzione artistica
obiettivo
1 more item...
instaura un rapporto di libero
recadrage
(=inquadratura) con
il volto attoriale
l'ambiente circostante
conseguenza
rendere interscambiabile lo sguardo tra chi è dietro la telecamera e chi sta dinnanzi
autobiografie, autoritratti, autofinzioni, diari
nuove tecnologie digitali
definizione via via più precisa della componente
auotobiografico-diaristica
attrazione del digitale
non solo al racconto del Sé
ma anche espansione delle
diramazioni
possibili che l'autobiografia può sviluppare
elementi ripresi dal reale
vengono a intrecciarsi con aspetti di finzione
autoritratto in digitale
unisce
una propensione autobiografica a una modalità di scrittura "necessariamente frammentaria"
Agnèse Varda
Les plages d'Agnèse
soggettività assume una libertà di scrittura
libertà che risulta svincolata da limiti di ripresa o ordine tecnico
mutando le modalità di messa in scena
e permettendo una forma di scrittura sempre più simile a quella della
penna su carta
grazie anche ai mezzi digitali
cerca di scrivere seguendo il digitale
senza una vera sceneggiatura
cogliendo il momento, l'istante, senza alcun tipo di forzatura
autoritratti
riflessioni sul rapporto vita e morte
Van der Keuken
una lunga vacanza
film-documentario
road-movie dopo aver scoperto di avere un tumore terminale
corsa contro la morte ma anche di una necessità di osservare il proprio vivere a distanza
Cavalier
Le filmeur
autoritratto sulla paura della morte
Jour après jour
Pollet e continuato da Fargier dopo la morte di P.
inizia come autoritratto e si conclude come ritratto
piccolo mondo che vive P.
la sua casa e i suoi oggetti
serie di video e foto di questi
ogni elemento visivo come traccia sensoriale
nuove tecnologie
sembrano amplificare un montaggio di frammenti
obiettivo
ricostruire un quadro della propria storia, della propria biografia
Hansen
capacità del digit. di dare forma a un insieme discontinuo, disorganico di elementi
Godard
autoportrait de décembre
film-diario
Mekas
365 Day Project
inno al rapporto tra cinema e autobiografia
autofinzione
Genette
definizione
una fiction sviluppata attraverso la propria soggettività autoriale
"film de poche" e tracce di memoria
registrazione di immagine
sempre più attraverso smartphone, tablet...
radicalizzazione e miniaturizzazione conseguente del cinema
autobiografia
opere diaristiche realizz. con telecam. digit.
ma anche sempre più opere realizz. con disp. sempre più leggeri e minimali
es. telefono o tipolo. di occhio elettronico portatile
Chinese Tracks
2 more items...
film de poche
legato al
portable cinema
'P cinema'
rispecchia le esigenze socio-culturali
connesse all'evoluzione del media
riduzione degli spazi, bisogno di intimità con l'oggetto rappresent., volti, realtà e verità
social networks
hanno cambiato la ricezione dell'immagine filmica
non + legata solo alla sala o televis.
come destinatario ha anche il pc, schermi digitali, altri disp come smartphone e co.
digitale, e soprattutto il virtuale,
da un lato favoriscono, sugellano una forma di smaterializzazione del reale
ma con i mobile movie, film de poche
i film prodotti sembrano riproporre quello che Bazin chiamava "mummificazione della realtà"
tecnologia del Sé
figlio del prodotto creatosi tra
autobiografie, autoritratti, autofinzioni, diari, esplorazioni del Sé
nuove tec.
strumenti di produzione e condivisione, diffusione coincidono
il Sé nel diluvio di immagini
natura umana
ri-mediata, riconfigurata all'interno della sfera dei media
non solo per l'impiego dei media da parte dell'uomo
anche per la concezione di sé dell'individuo stesso
l'evoluzione tecnologica modifica
il nostro rapporto con i mezzi di comunicazione
ma anche il sé si trova in questo circolo di cambiamenti, ri-inserimenti all'interno del contesto mediatico
il sé rimediato
dove l'immagine personale è soggetta ad una revisione
attraverso telecamere, disp. foto. e computer
conseguenza della crescita esponenziale di autorappresentazioni che l'uomo ha di sé attraverso i nuovi media
opere incentrate sull'autoesplorazione di Sè
obiettivo
restituire il rapporto tra
soggetto e contesto
autore ed epoca
privato e pubblico
simile alla concezione di Bachtin
del cronòtopo reale
portano con sè una fragilità
legata alla natura incorporea e "a portata di mano" dello strum. dig.
spesso prive di sceneggiatura e vincolate alla scelta degli accadimenti nel tempo
rischio
la facilità realizzativa e il narcisismo
portino l'autore a smarrire
l'attenzione critica
rispetto
la propria opera
ma anche verso la propria epoca
facendo venir meno il legame tra individuo e contemporaneità
(vedi Agamben)
filmati realizzati
non tanto per essere comparati ai film standard broadcasting
ma siano meri oggetti audiovisivi
creati solo per essere condivisi
atti solo allo scambio immediato
in sintesi
non è il mezzo digitale o meno che determina la
qualità
del prodotto
determinante è la conoscenza precisa e approfondita di un linguaggio