Per riacquistare prestigio doveva riconquistare i territori perduti dalla Francia in Belgio e in Italia. Nel 1800 Napoleone varò quindi una seconda Campagna d’Italia in cui assunse personalmente il comando delle truppe. Dopo aver passato le Alpi, si scontrò con gli Austriaci a Marengo e tornò a essere il padrone dell’Italia settentrionale e l’idolo dei Francesi.Quella notte stessa il generale austriaco si offrì di trattare la pace e fu concordatoche l’Austria avrebbe ceduto a Napoleone Piemonte, Lombardia e Liguria,ma avrebbe conservato il Veneto e la Toscana, mentre il pontefice rientrava inpossesso dello Stato della Chiesa e i Borbone restavano padroni del Regno diNapoli.Entrato a Milano, Napoleone fece della città la capitale della Repubblicacisalpina, ma questa volta l’accoglienza dei Milanesi fu fredda: la sorte delVeneto, svenduto con il Trattato di Campoformio, e quella della Repubblicapartenopea, abbandonata al suo destino, avevano insegnato che, prima che aigrandi ideali dell’uguaglianza e della fraternità, i Francesi pensavano ai propriinteressi.Poco dopo tutti i membri della Seconda coalizione, compresa l’Inghilterra,cessarono le ostilità. I successivi trattati di pace riconobbero alla Francia, oltrealla Repubblica cisalpina, anche il Belgio, l’Olanda e parte della Germania.