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Storia del giornalismo 1 - Coggle Diagram

- - - - Spostamento progressivo di testate sul web>es> Washington post, in italia spostamento alla digitalizzazione è avvenuto in forma parziale e tuttora è tardiva/rallentata, certa lentezza nel rispondere a questa sfida tecnologica. Quotidianamente in Italia il numero copie di giornali online letti non va oltre i 200 mila; è una crisi quella del giornale cartaceo che non è compensata dal digitale, perciò crisi che investe sia copie scritte Che digitali.
    - - 1 antropologia: atteggiamento/mentalità dell’uomo post moderno, post modernità ha velocizzato informazione= prodotto giornale> prodotto giornalistico superato e spezzato da velocità delle comunicazioni nella post modernità. Siamo in un sistema informativo fluido e continuamente aggiornato che causa un venir a meno del giornale.
        2 prima giornale strumento di educazione a cittadinanza, questa funzione di integrazione sociale spezzata nel tempo presente, il giornale no più strumento attraverso si sente parte di comunità, ma ora comporta più una concezione individualista= viene a meno la copia scritta.
      - 3 crisi carta stampata> dalla eccessiva vicinanza dei giornali rispetto al mondo e ai temi politici, alle establishment, giornali visti come appendice di un sistema di potere che è politico. Politica che utilizza stampa> strumento politico. In temi di attualità questa costante è diventata fattore di crisi ulteriore. Crisi della legittimazione dell’establishment. Scollamento tra establishment e pubblico dei lettori. La crisi dell’establishment= crisi della carta stampa poiché ne era il portavoce
- - - - 1 modello avversario> nel quale i media critica del modello politico= funzione antagonista rispetto a politica facendo da guardia al potere=modello giornalistico che chiamato 4o potere= indipendenza e antagonismo verso politica, come quello dell’Inghilterra.
        2 modello del collateralismo: relazione opposta> relazione intima tra sistema politico e mediatico il quale risponde agli impulsi provenienti dal sistema politico> sistema giornalistico non autonomo e politicizzante sostiene la politica, invece che fare da attore informativo fiancheggi gli attori politici= parallelismo tra media e politica.
      - 3 modello di compromesso: si assiste a bilanciamento tra media e politica, no indipendenza ne dipendenza verso politica= situazione di interdipendenza tra media e politica; se politici bisogno di giornalismo, anche giornalismo volte ha bisogno di politica. comunque entrambi indipendenti.
        4 modello mediacrazia (il modello della competizione): i media in generale hanno are dominante, talmente che mira a sostituirsi al potere politico portando propria agenda politica attraverso l’informazione, è politica improprio. Giornalismo si trasforma in attore politico
      - 5 modello del mercato: coincide con il terzo di Oliver e mancini= giornalismo come industria economica in cui il baricentro e obbiettivo dell’informazione diventa conquista di quote di mercato, logica di massimizzazione degli introiti pubblicitari attraverso vendite= un tipo di giornalismo che è commerciale e no per forza alla politica, sono indipendenti finanziariamente quindi non dipendono dai sussidi delle forze politiche.
- - - - Il primo riferimento a dati storici di lunga durata, In Italia storia la vendita e tiratura> sempre stata minore rispetto altri paesi= pubblico legge da sempre di meno> pubblico più ristretto. si legge di meno= l’abitudine alla lettura dei giornali e non risente di un tardivo approdo all’unità nazionale, si è unificata soltanto seconda meta del 1800= stato ultimo arrivato alla frontiera della modernità culturale, tardiva scolarizzazione e alfabetizzazione. Ai tempi giornali no molto pubblico perché 3/4 popolazione era analfabeta. È mancato un publico nazionale, che resta anche frammentato regionalmente quindi anche a livello editoriale risentito perché regionalmente le persone modi di vivere diversi.
      - Questo gap risente anche di un altro aspetto= offerta giornalistica> col contenuto del giornale, perciò che dopo la alfabetizzazione e unificazione le persone non leggono, perché? Perché i giornali tradizionalmente destinatario non il lettore comune ma lettore privilegiato. Sono stati giornali scritti per gli addetti ai lavori> interessate rispetto al pubblico generale, taglia fuori quindi il grande pubblico
- - - - Ce anche limite di carattere giuridico-politico: i grandi stati sovrani europei dell’Europa moderna> ancora stati assoluti= contesto di assolutismo monarchico non esistono diritti di libertà individuali= sono stati in cui la libertà di stampa no riconosciuta perché c’è organizzazione del potere basata su primato di monarchia su qualsiasi cosa. periodo fine 500 e inizi 600. In questo periodo gli stati assoluti europei prendono atto che c’è il fenomeno e la possibilità di stampa ma cercano di contenerne la libertà attraverso due modi/principi, due parole d’ordine, due meccanismi:
      - 1 privilegio: attività di stampa no diritto o libertà di individuo ma concessione dell’attività politica= dello stato sovrano che concede/autorizza ristretto numero di soggetti stampatori a iniziare attività di stampa come libri e giornali. I soggetti autorizzati= licenza condizionata= non autorizzazione piena/assoluta ma soggetta a vincoli di tempo, di argomento. Lo stato sovrano mantiene cosi il monopolio dell’attività di stampa tenendosi il diritto di intervento nel caso in cui i limiti fissati dalle licenze no rispettati, In questo caso lo stato sovrano attiva meccanismi di (secondo punto).
      - 2 censura: facoltà potere del sovrano di revocare licenza =togliere la diffusione di giornali e scritti che non rispettano i limiti fissati dal privilegio sovrano. Anche i privilegiati sottostare a questo controllo che è preventivo e successivo. No possibilità di ricorso da parte degli stampatori= controllo del sovrano sulla stampa.
  - - - Gazzetta come giornale in livrea (=l’abito della servitù reale> gazzetta è il giornale al servizio del sovrano), sulla gazzetta no discorso pubblico politico o critico del potere, ma è l’emanazione del potere monarchico. La prima gazzetta pubblicata in Francia 1600. Perciò gazzetta come foglio d’informazione più diffuso che ha come destinatari gli uomini di governo, i funzionari= voce ufficiale di un certo stato anche all’estero; quindi> giornale ufficiale. È il marchio che garantisce l’attendibilità e ufficiosità delle notizie, il fatto che ciò che è scritto è la decisione del sovrano. Questo è il prodotto giornalistico medio= la costante dei vari paesi europei.
      - l’Europa differenziata e varie realtà variabili, diverse realtà nazionali con diverse caratteristiche. Accanto alle gazzette anche altre pubblicazioni non ufficiali che affiancano le gazzette.
        La gran bretagna> primo stato in cui si sviluppa mercato editoriale ampio dove no solo gazzetta, scritti, giornali che non sono collegati alla corte, e scritti in cui si parla di politica in maniera critica. Ciò già nel 600 in Gran Bretagna. In Gran Bretagna c’era scontro tra monarchia e parlamento. Le forze parlamentari in discussione autorità del sovrano attraverso le pubblicazioni a stampa che diventa l’emblema di espressione delle idee critiche nei confronti della monarchia. Fino fine 600 no libertà di stampa in Inghilterra= gli scritti critici che avvenivano fino ad allora> scritti clandestini che no diritto di diffusione e circolazione consentito dalla legge, vigeva sistema di limitazione della libertà di stampa= la libertà di stampa veniva negata; c’erano dei meccanismi di censura in cui stampatori sanzionati, I fogli venivano definiti col termine ‘unlicensed= non autorizzati.
      - L’emergere dei diritti della libertà di stampa conduce durante il 600 in Gran Bretagna ad lotta politica e ad un primo riconoscimento della libertà di stampa.
        Carlo I> abolisce la censura ovvero l’organo che aveva il compito di censurare e bloccare diffusione di stampe polemiche critiche di carattere politico.