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L'evoluzione degli esseri viventi - Coggle Diagram
L'evoluzione degli esseri viventi
le prime teorie sulla vita
vanno:
dal fissismo
Fine della seconda metà del 700'
(In Europa predominava una concezione fissista della natura derivata da Aristotele)
Le specie viventi sono statiche e immutabili, classificabili in una scala dalla più semplice alla più complessa
A Jean-Baptiste Lamark
propose per primo una teoria basata sull'ereditarietà dei caratter
i
a lui è attribuito l'esempio delle giraffe e del loro collo
elabora dunque una teoria secondo il principio di
"adattamento"
James Hutton
enunciò il principio dell'
attualismo
"i processi naturali persistono e operano tutt'oggi"
Charles Lyell
Rielaborò l'attualismo enunciando
"il gradualismo"
gli eventi di cui troviamo traccia in natura sono dovuti alla somma di piccoli cambiamenti
Georges Cuvier
elaborò la teoria del
catastrofismo
che:
ritiene che Dio avrebbe creato un numero di specie superiore a quelle attualmente viventi, catastrofi naturali, quali inondazioni, terremoti, eruzioni vulcaniche, diluvi avrebbero periodicamente
distrutto gli esseri viventi di una regione che sarebbe stata poi ripopolata dalle specie provenienti dalle aree
geografiche circostanti.
Charles Darwin
Intraprese un viaggio che gli fece scoprire le varietà dei viventi
individuò i meccanismi della
selezione naturale
consentendogli di formulare
LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE
Essa per selezione naturale si basa su due capisaldi: le specie non sono immutabili ma cambiano le tempo, la selezione naturale agisce sulla variabilità individuale per far evolvere le popolazioni
Secondo Darwin, specie diverse potevano avere un antenato comune da cui derivano attraverso processi graduali di cambiamento
In un determinato ambiente sopravvivono specie determinate alle condizioni ambientali