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LA SITUAZIONE ITALIANA DEL DOPOGUERRA - Coggle Diagram
LA SITUAZIONE ITALIANA DEL DOPOGUERRA
uno dei problemi principali era il netto disequilibrio tra nord e sud
la classe politica dirigente, la destra liberale aveva perso credito nei confronti dei sudditi
al nord: continui scioperi colpvano lo stato, che sembrava sull'orlo del crollo
emergono sul panorama politico italiano i nuovi
partiti di massa
favoriti dalle leggi a suffragio universale maschile
ben diversi dai tradizionali partiti ottocenteschi formati per lo più da personaggio illustri delle conosciuti dalle elite con diritto di voto
un ulteriore cambiamento politico fu quello dell'adozione di un sistema proporzionale e non maggioritario
IL SISTEMA MAGGIORITARIO
prevede la creazione di collegi uninominali, si divide il territorio in tante circoscrizioni quanti sono i candidati da eleggere
ogni seggio elegge un candidato, quello che riceve più voti(maggioranza relativa)
essnzialmente i partiti più seguiti hanno più seggi degli altri, questo sistema crea un governo più stabile però è poco rappresentativo
VS
sistema proporzionale
in ogni collegio vengono assegnati più seggi, i partiti presentano una lista di candidati, ciascuna lista prende una percentuale di voti e i seggi vengono assegnati inn maniera proporzionale.
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la destra liberale era incolpata della gestione della guerra e della pace ingiusta subita dall'italia
veniva chiesta l'applicazione dei patti di londra quindi l'integrazione di:
Sud tirolo
-Dalmazia
-L'istria
Wilson non aveva sottoscritto i patti di londra ,credendo nell'autodeterminazione dei territori
era cambiata la situazione territoriale dei territori in cui l'italia voleva espandersi
es:non c'era più l'impero austroungarico , era stata appena creata la jugoslavia, pretendo i suoi territori lìitalia avrebbe creato tansioni internazionali
i politici italiani non riuscirono ad ottenere nulla alla conferenza di parigi e abbandonarono l'assemblea, dimostrando la loro incapacità
gabriele d'annunzio occupa fiume e sparge l'utilizzo dello slogan"vittoria mutilata"
questa occupazione creò non pochi problemi diplomatici con la neonata jugoslavia
L'emirazione italiana
Nella sua situazione economica il Meridione era svantaggiato
fenomeno dell’emigrazione italiana che partì dall’unificazione e si intensificò tra fine ‘800 e inizio ‘900.
prima verso il nord europa poi verso gli USA
Le condizioni di vita degli emigranti era pessima, erano sfruttati ed emarginati nelle terre d’arrivo.
la presenza dei vari partiti in italia
i partiti di massa:
Tra questi il PPI (il partito popolare italiano)
il partito socialista
i fasci di combattimento di Mussolini.
Questo movimento fu fondato da Benito Mussolini.(=che era già stato espulso dai socialisti tra l'altro, perchè interventista)
Si fece finanziare dalla Francia creando il suo giornale Il popolo d’Italia, sapeva quanto fosse importante la stampa e la propaganda
Il 23 marzo 1919 a Milano fondò i Fasci di combattimento, un movimento a doppia faccia con degli elementi di sinistra
mitigati da idee conservatrici e nazionaliste
introdusse la pratica comune della violenza. Per contrastare gli avversari usavano la violenza.
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Esisteva già dal 1891 e prima esistevano già dei socialisti
Nel dopoguerra vide aumentare il numero degli iscritti, avrebbe avuto grandi successi a delle elezioni.
i massimalisti
volevano attuare la rivoluzione
minimalisti
attuare il programma minimo
Tra i massimalisti si formò un gruppo ancora più radicale, tra cui Antonio Gramsci,
Gramsci istituì dei consigli di fabbrica su modello dei soviet russi.
questo è il nuovo partito cattolico
( ricordiamo che i cattolici non votavano dai tempi
del non expedit)
Nel dopoguerra Don Luigi Sturzo decise di fondare per i cattolici un loro proprio partito. Sturzo divenne il segretario del partito. Era un partito di ispirazione cattolica che si ispirava alla dottrina sociale della Chiesa.
Voleva essere laico
punti del suo programma:
difesa della famiglia , no al divorzio
difesa delle scuole private cattoliche
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La Chiesa decise di appoggiare il PPI, un appoggio non indifferente, che decise di fare propaganda per il partito
Siamo nel biennio rosso e c’era il pericolo di una rivoluzione comunista. Spinse la chiesa dunque a favorire la nascita di un partito moderato per fare da barriera alla diffusione del socialismo.
c’era la componente più
avanzata
che voleva introdurre riforme sociali
la parte dei
conservatori
che vedevano il partito come un mezzo per combattere il socialismo e mantenere lo status quo e impedire ogni riforma.