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Le conquiste cambiano Roma, Dopo le guerre Puniche Roma conquistò ad est…
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Dopo le guerre Puniche Roma conquistò ad est numerosi territori. Tra il 168 e il 148 a.C. la Grecia diventò provincia Romana. A Roma arrivarono schiavi, lusso e ricchezze, oltre ad un nuovo modo di vivere.
I Patrizi e i Plebei ricchi facevano educare i figli dai greci (giunti a Roma come schiavi); la cultura di Roma, elementare e di tipo contadino, entrò in crisi.
Gli aristocratici si circondarono di opere d'arte (di artisti greci), dedicavano il tempo libero alla poesia e filosofia; parlavano, tra loro, greco. Le divinità greche furono accolte nella religione romana e "La grecia conquistò il rozzo vincitore"
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Dal punto di vista economico cambiò la società, inizialmente fondata sul lavoro di piccoli contadini liberi che costituivano il nerbo della società. Si sviluppò il commercio marittimo su vasta scala (da e per le provincie), arrivarono nuovi beni, in quantità elevata, e molte botteghe divennero piccole industrie
Nacque una nuova classe sociale. I CAVALIERI (plebei ricchi che formavano la cavalleria) si misero a commerciare su vasta scala al posto dei Patrizi (che ufficialmente non potevano) acquisendo enormi ricchezze.
Ai Cavalieri (soprattutto al gruppo dei PUBBLICANI, più intraprendenti) fù affidata la riscossione dei tributi nelle province (publica). I Cavalieri anticipavano le somme allo stato rivalendosi poi sui provinciali. I Publicani erano noti come sfruttatori e truffatori poichè chiedevano più tributi del dovuto ai provinciali, reinvestendo il denaro in altre attività.
I Patrizi si arricchivano grazie ai bottini di guerra spettanti ai generali (sempre Patrizi) e grazie alla possibilità di diventare Governatore di una provincia e sfruttarla; corruzione e concussione diventarono frequentissimi
Altra fonte di reddito per i Patrizi erano le terre che, confiscate ai popoli vinti, venivano acquistate dallo stato e fatte coltivare dagli schiavi. I Patrizi divennero grandi proprietari terrieri e spesso assorbivano le proprietà dei piccoli proprietari terrieri indebitati.
I piccoli contadini e proprietari terrieri erano il nerbo della società romana e dell' esercito. In caso di guerra dovevano combattere e far coltivare i propri terreni ad altri (indebitandosi) o lasciarli incolti
Al ritorno da una guerra dovevano ripagare i debiti accumulati negli anni. I prodotti delle loro terre subivano inoltre la concorrenza dei prodotti dei latifondisti (grandi proprietari terrieri), coltivati in gran parte da schiavi
I piccoli proprietari erano quindi costretti spesso a svendere le proprie terre per pagare i debiti e lavorare a giornata per i latifondisti. In altrenativa si trasferivano in città formando una PLEBE URBANA che
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Gli schiavi erano persone appartenenti ai popoli vinti che venivano sfruttati, tra le altre cose, per la coltivazione dei campi, la pastorizia e come mandriani. Veniva loro fornito vitto e alloggio (in costruzioni squallide dette ergastoli) e venivano sfruttati anche fino alla morte per sfinimento (potevano essere facilmente sostituiti). I coltivatori venivano tenuti incatenati durante il lavoro mentre i pastori e i mandriani erano più liberi.
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