Il progetto divino vuole Enea come progenitore del popolo romano, come viene chiarito nel libro IV quando l'anima di Anchise, da poco morto, mostra al figlio la teoria dei grandi uomini che, dopo la fondazione di Roma, porteranno la città a diventare caput mundi, in particolare grazie alla gens Iulia, discendenza di Iulio/Ascanio, figlio di Enea, e dei suoi massimi esponenti, Cesare e Augusto