Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

Il sé (capitolo 7) - Coggle Diagram

- - - - Wood e colleghi: le persone con bassi livelli di autostima tendono meno facilmente a sforzarsi di sentirsi bene rispetto a chi ha alta autostima.
      - Wood, Heimpel e Michela: hanno registrato i ricordi di eventi positivi. Chi ha bassi livelli di autostima tende ad attenuare le sensazioni positive provate cercando di ridurre la sensazione di benessere e di essere meno entusiaste rispetto a chi ha alta autostima.
      - Heimpel, Wood, Marshall e Brown: chiesero a dei partecipanti che avevano avuto un insuccesso di fare un elenco dei loro piani e delle loro motivazioni. I bassi livelli di autostima --> meno obiettivi per migliorare l'umore. Avere un obiettivo per migliorare l'umore era associato a un significativo miglioramento dell'umore.
        Le persone con bassa autostima si sforzano meno di regolare il proprio umore: basso livello di autostima può essere disadattivo e dopo un evento negativo tende a sentirsi peggio di chi ha un'autostima elevata.
    - - bassa autostima: elemento precursore di un comportamento antisociale. Baumeister, Smart, Boden: è l'alta autostima ad essere associata a livelli elevati di aggressività e violenza, in determinate circostanze. Chi ha alti livelli di autostima reagisce aggressivamente per difenderla quando percepiscono la minaccia; narcisisti.
      - la relazione tra narcisismo e tendenza all'aggressività è stata spiegata da Bushman e Baumeister. Fu chiesto di scrivere un testo da mostrare all'altro partecipante. I partecipanti valutarono ed espressero un'opinione e ricevettero un'opinione. Condizione di lode: valutazioni positive. Condizioni di minaccia: valutazioni negative. Compito di velocità di reazione con l'altro partecipante nel quale era richiesto di premere un pulsante il più rapidamente possibile. Il più lento avrebbe ricevuto un forte rumore da parte dell'avversario che stabiliva fastidio.
        Rapporto positivo tra narcisismo e aggressività particolarmente evidente quando era presente una minaccia dell'Io.
- - - - Fase 1: il Sé si confronta con uno dei due modelli.
        Fase 2: chi ritiene di essere inferiore al modello importante mette in esecuzione un cambiamento nel comportamento.
        Fase 3: si esegue un nuovo controllo
        Fase 4: se il Sé e il modello coincidono l'individuo passerà alla fase di uscita.
        Teoria ottimistica perché illustra come migliorare il Sé.
  - - - Teoria dell'identità sociale (Hogg e Abrams, Tajfel e Turner): gli aspetti del Sé possono essere distinti in relazione all'identità personale - aspetti idiosincratici del Sé ad esempio tratti di personalità - e a quella sociale - gruppi sociali più ampi ai quali apparteniamo. Ciascuna identità è associata a un insieme di concetti interrelati che guidano i nostri pensieri, sentimenti e comportamento. Il nostro senso del Sé in ogni momento dipende da quale delle nostre identità personali e sociali è psicologicamente saliente e dipende dal contesto. Ogni identità sociale è connessa a una serie di attributi che caratterizzano il membro prototipico del gruppo e risultano associati a una serie di regole del gruppo.
      - Teoria della categorizzazzione del Sé (Turner, Hogg, Oakes, Reicher e Wetherell): estensione della teoria precedente incentrata sulle norme del gruppo che definiscono le identità collettive. Quando l'identità sociale di un individuo diventa saliente le percezioni di sé e degli altri si spersonalizzano. I membri del gruppo obbediscono a ciò che viene designato come principio del metacontrasto: acccentuano le somiglianze dei membri del gruppo e le differenze rispetto agli altri gruppi.
        L'adesione alle norme del gruppo non implica che le persone si identifichino come membri del gruppo, far parte di un gruppo può essere un modo per affermare il senso della propria individualità.