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Seconda guerra mondiale in Italia - Coggle Diagram
Seconda guerra mondiale in Italia
Italia entra nel 1940
nel 1939 aveva occupato l'Albania senza incontrare resistenza
Hitler divide il mondo in tre parti e affida all'Italia il compito di occuparsi dei paesi del Mediterraneo
All'inizio, nel 1939, Mussolini non entra perché sa che l'esercito italiano è debole e non è pronto
Dopo la presa di Parigi Mussolini è convinto che la guerra duri poco e sia ormai giunta al termine
Italia attacca la Grecia, la Francia e l'Inghilterra in Egitto
Grecia alleata con l'Inghilterra, riceve aiuti dal paese
Grecia mette in atto una forte resistenza
esercito italiano in difficoltà, perdita di Etiopia e Somalia
la guerra in nord Africa richiede l'aiuto dell'esercito tedesco
battaglie di Tobruk e El Alamein 1941-1943
Italia sconfitta dall'Inghilterra
perde la Libia
Francia si arrende subito
albanesi e italiani si consideravano della stessa razza
9 luglio 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia
Il re Vittorio Emanuele III vista la situazione convoca il Gran Consiglio del Fascismo
in accordo con Pietro Badoglio fa arrestare Mussolini
Mussolini liberato dai tedeschi
occupano il nord Italia
fondano la repubblica nazifascista di Salò e si vendicano nei confronti degli italiani
al centro e al nord iniziano a formarsi gruppi di partigiani che si oppongono alle idee nazifasciste
Pietro Badoglio diventa presidente
In segreto il generale inizia a firmare un armistizio con gli Alleati (8 settembre 1943)
1944 gli Alleati superano la linea di Montecassino
iniziano a liberare varie città
alcune dichiarate città aperte
si fermano nel 1945 di fronte alla linea Gotica (La Spezia-Rimini)
difficile da superare
i partigiani vengono trasformati in un esercito, il corpo dei Volontari della Libertà guidati dai Comitati di Liberazione Nazionale
episodio di via Rasella 23 marzo 1944
cosa avviene
il 23 marzo un gruppo di partigiani fa esplodere un carretto con 18 kg di esplosivo al passaggio di un battaglione tedesco
muoiono 20 soldati e ci sono molti feriti
viene chiamato il generale tedesco Kurt Maeltzer, che giunge ubriaco
minaccia di far saltare in aria tutta la via
iniziano i rastrellamenti di qualsiasi italiano che passava di lì
in seguito portati al carcere di via Tasso
la notizia dell'accaduto giunge a Hitler
egli perde la testa e minaccia di radere al suolo tutto
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i partigiani si mettono in salvo