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Luigi Pirandello - Pensiero e Poetica
Parte 2
Cos’è il contrasto tra vita e forma?
La vita è la nostra identità, la nostra anima, la parte non razionale, il nostro io autentico,
il nostro carattere più spontaneo, gli istinti, passioni, sentimenti,
quella parte di noi che nelle relazioni sociali teniamo nascosta
La forma è il nostro io di relazione, la nostra identità convenzionale che assumiamo all’interno della società quando ci relazioniamo con gli altri
Possiamo scegliere la maschera liberamente, a volte invece ce la impongono le altre persone
Le maschere sono la professione che svolgiamo, la nostra condizione economica, i nostri valori politici, la fede religiosa
L’uomo contemporaneo vive una forte conflittualità per via di queste due spinte
, due esigenze opposte:
Dall’altra ha la necessità di vivere in società e di stabilire con gli altri dei rapporti
Da una parte l’uomo tende ad essere se stesso
questa è la trappola in cui la natura ci ha imprigionato, in due esigenze opposte, perché una esclude l’altra
Pirandello afferma che noi
«Siamo sempre la metafora di noi stessi»:
questo significa negare e falsificare la nostra vita perché nella società fatta di finzioni noi non siamo mai noi stessi
Pirandello usa un’immagine: la vita è come un fiume, un flusso in movimento che gli argini tentano di limitare e incanalare in un percorso stabile e determinato
Gli argini, le forme, rappresentano concetti, ideali, a cui vorremmo rimanere coerenti, ma dentro di noi , il fiume continua a scorrere e in certi momenti tempestosi gli argini crollano, sconvolgendo tutto
Ecco la
follia pirandelliana
: La vita è una mentre le forme possono essere molteplici e stratificarsi sopra il nostro io autentico
Se l’individuo prende coscienza della propria esistenza non autentica, delle sue maschere, non si riconosce più in quella forma diventata una prigiona e sorge il sentimento di ribellione e la spinta di escogitare qualche piano per evadere
non ci sono vie d’uscita: il contrasto forma- vita non ammette soluzioni
L’individuo che si sveglia ha 4 possibili e disastrosi piani di fuga:
Accettare la propria condizione in maniera polemica e acida
Follia
: una liberazione dalle maschere e dalle convenzioni che la società ci impone, una fuga nella solitudine.
Il folle non indossa nessuna forma ed è sempre sé stesso
Accettare passivamente la propria condizione
(questo comporta malinconia, inettitudine)
Omicidio o suicidio
: Mattia Pascal suicida per due volte le sue forme (una volta per caso, la seconda volontariamente)
La visione di Pirandello è pessimistica e disperante:
l’uomo è perennemente scisso tra le esigenze della vita e la negatività della forma, cioè della maschera
I personaggi di Pirandello appartengono al ceto borghese e si portano dentro il senso di frustrazione e di vuoto
sono prigionieri delle trappole che impongono maschere e ruoli fittizi
Spesso sono tormentati da tic nervosi o difetti fisici
che sono espressione di sofferenza interiore dovuta alla solitudine o all’insofferenza