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ROMA VIII sec. a.C. - Coggle Diagram
ROMA VIII sec. a.C.
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le origini di Roma
gli scampati alla guerra di Troia guidati da Enea giunsero nel Lazio seguendo il comando divino di fondare una nuova grande città
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Enea sposò Lavinia, la figlia del re dei latini, fondò la città di Lavinio e suo figlio Ascanio fondò la città di Alba Longa
dopo diverse generazioni la principessa di Alba Longa, Rea Silvia, discendente di Enea, fu violentata dal dio Marte, dio della guerra e ebbe 2 gemelli Remo e Romolo
Il padre di Rea Silvia, Numitore, era stato cacciato dal fratello e per prendergli il trono senza ostacoli fece uccidere i figli di Numitore e gettare nel Tevere Romolo e Remo
Romolo e Remo riuscirono a salvarsi, prima allattati da una lupa e poi allevati da una coppia di pastori
una volta adulti decisero di fondare una città sul colle, erano gemelli e per decidere chi doveva fondare la città si affidarono al volere divino scrutando il volo degli uccelli
fu scelto Romolo, Romolo tracciò i confini della città, Remo varcò il confine in segno di scherno e Romolo lo uccise
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comunità di latini erano venute a insediarsi sui colli che si trovavano sulla riva sinistra del Tevere: qui il fiume formava un'ansa e c'era l'isola Tiberina che costituiva un facile guado
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piccoli villaggi di pastori e agricoltori sulle cime dei colli perchè la pianura era paludosa e c'era la malaria
- foce del Tevere: centro di estrazione del sale
- il fiume era navigabile
- si era formato un vero e proprio porto
- il fiume era facilmente attraversabile, passavano di lì i traffici commerciali tra le città etrusche e le colonie greche del meridione
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