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La logica epistemologica, Cosa deriva dalla logica epistemologia?, SAPERE,…
La logica epistemologica
Bruner quando ha cercato di comprendere alcuni aspetti fondamentali della didattica, ha notato che uno dei passaggi principali per i docenti, ma anche per i ricercatori sulla base del lavoro dei docenti, era quello di individuare le idee fondamentali.
Cosa intendiamo con idee fondamentali? Idee che avevano un posto centrale nello studio della disciplina e che erano determinanti per l'agire didattico.
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2 attività:
Costruire una rete composta da vari tasselli, grazie a dei fili, nonché delle idee chiavi con cui annodare tutti i frammenti di sapere. Per cercare di annodare questi fili sono fondamentali i nodi epistemologici.
NODI 🪢 EPISTEMOLOGICI
Sono dei concetti chiave che diventano degli operatori con cui affrontare i contenuti, ma anche le metodologie delle discipline e permettono di dare senso ai contenuti affrontati e ai processi attivati. Costruiscono un filo rosso che attraversa il curricolo dalla primaria, alle superiori fino all'università e che quindi da coerenza a tutto il percorso.
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Tener conto di tutti i frammenti di sapere esistenti e quindi riuscire a dimostrare la validità del sapere scientifico e dare autorevolezza a quel sapere che però deve essere un sapere che riesce a interpretare e dare un senso anche agli altri saperi o, al limite, dimostrare i limiti degli altri saperi.
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Il nodo del concetto di Neolitizzazione, del concetto di rivoluzione storia e infine del concetto di testo, utile nello studio della lingua.
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Ma con quale postura si propone lo studio di una disciplina? La postura nello studio è transdisciplinare, dunque:
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TRASPORTAZIONE
Duit parla del “Model of Education Reconstruction”. Duit parla di ricostruzione didattica e propone un percorso in cui:
La prima parte è compito dei ricercatori e deve produrre un’elementarizzazione. Dal contenuto della struttura scientifico delle discipline arriva ad un'elementarizzazione, cioè a individuare le idee basi che poi saranno utili per affrontare i vari contenuti. Le “elementarizzasione” non si intende “riduzione”, ma significa individuazione degli elementi chiave.
La seconda parte è compito dei docenti e produce una ricostruzione che tiene conto non solo del contenuto scientifico ma anche delle logiche sociali, delle problematiche sociali, ma anche dell'esperienza dei docenti, di quelle che sono le modalità con cui nei testi, i contenuti vengono forniti.
Chevallard e Develay*
negli anni ‘80 – ‘90 del secolo scorso, hanno parlato di trasposizione didattica: a scuola non insegniamo il sapere sapiente, il sapere che è sviluppato nei centri di ricerca, ma un sapere coerente, analogico a quello sapiente. È un sapere che ha un proprio linguaggio, ha proprie definizioni e ha anche sperimentazioni che vengono svolte a scuola e che sono diverse da quelle effettuate nei laboratori.
E chiaro che tra il linguaggio e le definizioni, sperimentazioni che effettuiamo a scuola e quelle dei laboratori attuali o del passato di ricerca, vi è una analogia
Oggi però le cose stanno cambiando e nella società complessa il sapere è liquido, molto parcellizzato e che ha molte fonti.
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da un lato il lavoro che fanno i ricercatori. È un lavoro che parte dai centri di ricerca,
dalle loro conoscenze scientifiche e parte anche dall'analisi delle pratiche sociali e del contesto sociale. Questo percorso produce elementarizzasione, produce una serie di linee guida che poi vanno a supportare il docente nella sua progettazione quotidiana.
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Da dove parte il docente? Chiaramente parte da questa indicazione dei ricercatori, ma parte anche da quelle che sono le sue conoscenze che ha appreso a scuola o all'università, parte dal sapere che si è formato nelle professioni, nel nei contesti dove lavora. Ogni scuola ha delle prassi che ormai ha consolidato su certi determinati contenuti. Parte anche dal dal contesto sociale di riferimento e infine parte alla propria esperienza. I docenti hanno una propria filosofia di educativa ma devono esserne consapevoli e quindi questa in quel lavoro importante a monte della trasposizione e in base a tutti questi input, loro producono la progettazione didattica.