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La cognizione sociale (capitolo 3) - Coggle Diagram
La cognizione sociale (capitolo 3)
Descrive le modalità con le quali le persone codificano, elaborano, ricordano e utilizzano le informazioni nei contesti sociali per capire il comportamento proprio/altrui. Essenziale per comprendere i processi intergruppo e interpersonali, identità sociale, pregiudizio, atteggiamenti e conformismo.
L'economizzatore cognitivo e lo scienziato ingenuo
Heider
--> scienziato ingenuo
Fiske e Taylor:
gli individui sono economizzatori cognitivi dediti razionalmente e logicamente a impiegare sforzo cognitivo e tempo per analizzare il mondo sociale.
Le euristiche:
sono scorciatoie mentali che riducono i giudizi complessi a semplici regole empiriche. Possono determinare un'elaborazione non obiettiva delle informazioni.
euristica della rappresentatività
: è la tendenza ad assegnare una serie di attributi a qualcuno se risponde al prototipo di una certa categoria. Valutare la rappresentatività rispetto a un prototipo è buona cosa, è soggetta a errori.
Fallacia delle probabilità di base: tendenza ad ignorare informazioni statistiche a vantaggio delle informazioni sulla rappresentatività.
Può creare problemi come stereotipo di genere e la discriminazione.
euristica della disponibilità
: tendenza a giudicare la frequenza o la probabilità di un evento in base a quanto facilmente vengono in mente esempi di tale evento. Affine al concetto di accessibilità (quanto un concetto torna alla mente) ma la disponibilità può essere riferita all'esperienza di accessibilità soggettiva di una persona, mentre l'accessibilità è oggettiva.
Studio di
Schwartz
e collaboratori su numero degli esempi in cui erano stati assertivi, poi valutare la propria assertività. Chi aveva sei esempi era più assertivo rispetto a chi ne aveva dodici.
può essere in relazione agli effetti di elaborazione di fluidità: misura in cui i nuovi dati sono facilmente o difficilmente comprensibili. Può influenzare i nostri atteggiamenti.
effetto del falso consenso:
tendenza a generalizzare le proprie opinioni all'intera popolazione. Ross, Greene, House: studio su studenti disposti a girare per il campus con cartellone del bar --> quanti altri avrebbero risposto come loro (la maggioranza). Le nostre convinzioni personali sono facilmente richiamate alla memoria e rese disponibili quando ci viene chiesto di dire se altri sono d'accordo con noi. Molto probabile che il nostro giudizio su atteggiamenti e opinioni altrui sia influenzato dai nostri.
euristica dell'ancoraggio:
l'ancoraggio è la tendenza a farsi condizionare dal valore di partenza (àncora) quando si danno giudizi quantitativi.
Plous
: indagine con stesso quesito in due modi diversi --> una probabilità superiore all'1% di scoppio di guerra nucleare nell'immediato; la probabilità di scoppio a breve termine fosse inferiore al 90%. Quelli dell'1%: probabilità del 10%. Quelli del 90%; probabilità del 25%.
Greenberg e altri
: studio su falsa giuria in cui veniva chiesto ai partecipanti di considerare una sentenza dura --> più severi nella decisione finale rispetto a quelli a cui veniva chiesto di giudicare un verdetto di clemenza.
Il tattico motivato
Macrae, Hewstone, Griffiths
: diversi fattori che determinano se nell'inferenza sociale le persone adotteranno strategie logiche e razionali che richiedono tempo o se opteranno per una soluzione semplice e adeguata.
2. carico cognitivo
. Le euristiche non richiedono grande attività di pensiero. L'approccio dello scienziato ingenuo richiede molta attività di pensiero, analisi e riflessione.
3. importanza
. Le euristiche sono utili per fornire delle valutazioni ma non possono competere con analisi dettagliate.
1. si tende ad essere più economizzatori cognitivi quando c'è poco tempo, meno quando c'è molto tempo
. Le euristiche sono rapide e quindi consentono di risparmiare tempo.
4. livello di informazione.
Le persone fanno uso di regole complesse di attribuzione nel formare le impressioni, nel combinare informazioni su consenso, coerenza, e distintività solo quando dispongono di tutte le informazioni necessarie. Se non si dispone di informazioni sufficienti per poter compiere un'analisi dettagliata della questione --> euristica per dare una risposta generica.
Kruglanski
: siamo tutti pensatori sociali flessibili che scelgono su molteplici strategie cognitive basate sui loro obiettivi, motivazioni e bisogni correnti. Le persone sono tattici motivati.
La categorizzazione sociale
perché categorizziamo?
fa risparmiare tempo e elaborazione cognitiva. Stereotipizzare è veloce e fornisce numerose informazioni su persone che non conosciamo, liberando risorse cognitive per affrontare questioni più urgenti. Chiarisce e affina la nostra percezione del mondo: la categorizzazione genera significato, riduce l'incertezza, consente di prevedere il comportamento sociale, fornisce norme prescrittive per comprendere noi stessi in rapporto con gli altri.
quando categorizziamo?
Ci sono tre fattori chiave che determinano se una categoria verrà attivata senza la nostra consapevolezza: priorità temporale, salienza percettiva, accessibilità cronica. L'atto stesso di cercare di sopprimere uno stereotipo di categoria significa che dobbiamo pensarci.
struttura delle categorie
Rosch
: le categorie hanno confini incerti e se categorizzare qualcuno dipende dalla valutazione della sua rappresentatività rispetto allo stereotipo allora la struttura deve riflettere la variabilità nella tipicità. Le categorie variano anche nella struttura. Omogenea: costituita da pochi tipi di persone simili tra loro.
Eterogenea: molti tipi diversi di persone.
Tendenza a percepire i membri di un gruppo come tutti simili tra loro più evidente nel concetto di outgroup: effetto di omogeneità dell'outgroup (OHE).
Shapiro e Penrod
: effetto di omogeneità dell'outgroup è evidente nei termini di come le persone strutturano la propria memoria sui gruppi. Diverse spiegazioni:
impressione più dettagliata e varia della categoria sociale di appartenenza.
l'effetto OHE viene osservato anche nei confronti di gruppi artificiali.
Con una maggiore familiarità ingroup questo effetto dovrebbe aumentare.
Le conseguenze della categorizzazione:
maggiore accessibilità di informazioni coerenti con lo stereotipo e a una codifica selettiva di informazioni target acquisite successivamente.
Cohen
: mostra video di donna durante cena di compleanno. Cameriera o bibliotecaria. O beve birra o porta gli occhiali.
Gli stereotipi possono influenzare la nostra attenzione e ciò che ricordiamo di un qualunque scenario sociale.
Contenuto delle categorie:
se parliamo di categorie sociali prototipi --> stereotipi.
Correlazione illusoria: convinzione che due variabili siano associate l'una con l'altra ma in realtà non c'è alcuna associazione.
Hamilton e Gifford
: leggere informazioni su un gruppo in maggioranza (il doppio delle info rispetto alla minoranza) e un gruppo in minoranza.
Attribuire i comportamenti visti: alla minoranza furono attribuiti più comportamenti negativi.
Caratteristica/distintività condivisa: per descrivere la minoranza usati la metà dei comportamenti, cioè tutti quelli negativi.
Pregiudizio
Gaerther e McLaughlin
: riguardo ai membri di un gruppo di appartenenza si ricordano più informazioni positive di quelle negative e il contrario sui membri di altri gruppi. Gli stereotipi sono in grado di creare forti divisioni e possono contribuire a determinare problemi di pregiudizio razziale e discriminazione.
Informazioni incoerenti:
catturano l'attenzione e vengono ricordate meglio. Il processo per ricordarle richiede sforzo cognitivo. Spesso memorizzate come eccezione alla regola, un sottotipo dello stereotipo generale che può mantenere lo stereotipo negando l'impatto delle informazioni che smentiscono lo stereotipo.
Principi essenziali:
è il processo di comprensione di qualcosa sapendo a quali altre cose è equivalente e rispetto a quali altre cose è differente.
Bruner, Goodnow, Austin
: l'appartenenza a una categoria era determinata da caratteristiche definite.
Non coglie la flessibilità e la fluidità della percezione umana.
Prototipi (Barsalou)
: sono i membri più rappresentativi di una categoria. La categorizzazione può essere lenta o soggetta a errori perché essi sono meno disponibili.
comportamento automatico:
Bargh e collaboratori osservano che un'attivazione dei partecipanti con stereotipi connessi alle persone anziane li fa agire come anziani.
L'attivazione di informazioni sulla categoria può influenzare il comportamento come la formazione di impressioni, le risposte comportamentali sono rappresentate mentalmente in modo simile ad altre informazioni sociali come concetti di tratti, stereotipi e atteggiamenti.
minaccia dello stereotipo:
disagio percepito dalle persone in situazioni in cui potrebbero conformarsi agli stereotipi negativi associati all'appartenenza al proprio gruppo. Gli individui possono ottenere risultati meno buoni in compiti associati con l'ambito oggetto della minaccia.
Steele e Aronson:
afroamericani -> risultati peggiori nel test d'intelligenza, la richiesta d'etnia riduceva la prestazione.
Schmader e Johns
: individui minacciati da stereotipo negativo sperimentano un maggiore carico cognitivo nel compito rispetto a quando eseguono un compito senza minaccia.
Forbes Schmader e Allen:
misurarono la negatività errore-correlata che viene coinvolta durante l'identificazione di conflitti tra comportamento e obiettivi. Maggiore ampiezza di negatività errore controllata in condizioni di minaccia. Questo aumento di vigilanza impoverisce i processi esecutivi centrali necessari a svolgere compiti cognitivi complessi portando l'individuo a una situazione peggiore.
ricorrere a identità sociali multiple:
identità sociali multiple a cui possiamo far riferimento nel decidere a quale gruppo sociale appartenere.
Shih, Pittinsky e Ambady
: studio con donne africane in Asia a cui veniva chiesto di svolgere un test di matematica.
Etnia saliente: prestazione migliore.
Identità di genere saliente: prestazione peggiore.
Rydell, McConnel, Beilock
: un campione di ragazze iscritte al college esposto a uno stereotipo negativo rispetto alle abilità matematiche femminili che allo stesso stereotipo insieme ad uno positivo rilevante per il sé.
Nella condizione in cui le partecipanti erano esposte anche allo stereotipo positivo non vi erano differenze in termini nei risultati rispetto alla condizione di controllo.
Crisp, Bache, Maitner:
gli individui che riescono a inserirsi all'interno di settori centro-stereotipici sviluppano un modo di categorizzare più flessibile che li rafforza psicologicamente per sfuggire alla minaccia dello stereotipo.
rivalutare la situazione minacciosa
situazioni potenzialmente stressanti:
sia come minaccia che come sfida. Sfide: opportunità di avere la meglio su un evento stressante. Minacce: richiedenti più risorse di quelle di cui si dispongono.
Alter, Aronson, Darley, Rodriguez, Ruble
: modo in cui la minaccia è contestualizzata può influenzarne l'esito. Descrivere un compito come una sfida può essere una strategia efficace per evitare che ciò si rifletta in una compromissione della prestazione scolastica di studenti stigmatizzati.
Johns, Schmader, Martens:
istruire gli studenti rispetto alla minaccia dello stereotipo può aiutarli ad attutirne gli effetti. Serie di problemi di matematica come semplici esercitazioni o test indicativi finalizzati a confrontare l'abilità di uomini e donne. Donne prestazioni sovrapponibili agli uomini in condizioni di controllo ma peggiori in quelli di minaccia dello stereotipo.
Ai partecipanti le stesse istruzioni della condizione di minaccia ma dopo aver raccontato l'esistenza di questo fenomeno e di come potesse rendere le ragazze ansiose.
Le teorie del processo duale
Brewer
: nella valutazione degli altri si usa un approccio euristico o sistematico, distinzione che corrisponde agli approcci economizzatore cognitivo e scienziato ingenuo. La modalità di percezione cambia dall'uso di euristiche basate sulla categoria a una modalità di percezione sistematica e individuata in condizioni che favoriscono una o l'altra.
Fiske e Neuberg
: continuum in cui a un'estremità abbiamo l'elaborazione basata sull'euristica e all'altra abbiamo l'elaborazione basata sugli attributi. La formazione di impressioni inizia con l'adozione di una modalità di elaborazione da economizzatore cognitivo.
Decategorizzazione
: minore stereotipizzazione, minore attribuzione scorretta di caratteristiche negative. Il giudizio viene espresso sull'apprezzamento del merito individuale e personale anziché su aspettative stereotipiche preconcette. Permette di costruire una percezione più personalizzata e meno omogenea dei membri ingroup e outgroup, riducendo l'omogeneità dell'outgrup e eliminando il pregiudizio dalla percezione sociale.