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LETTERATURA PER L'INFANZIA DI BOERO La generazione del Risorgimento…
LETTERATURA PER L'INFANZIA DI BOERO
La generazione del Risorgimento (I°)
impossibile identificare sviluppo unitario
storia della letteratura per l'infanzia
nella realtà politica dell'Italia prima dell'Unità
la maggior parte dei testi
nasce in funzione educativa
successo era valutato in base alla diffusione scolastica
2 linee di tendenza
1° : opere straniere tipicamente educative
Arnaud Berquin "Amico dei bambini" (1782)
2° : testi aperti alla letteratura amena
Daniel Defoe "la vita e le strane e sorprendenti avventure di Robinson Crusoe" (1719)
dall'Inghilterra
Charles Dickens "Oliver Twist"
dall'America
Fenimore Cooper "l'ultimo dei Moicani" (1828)
dall'Italia
Francesco Soave "Novelle morali"
Pietro Thouar "Libro di lettura giornaliera" e "Racconti pei giovinetti"
dall'inchiesta Matteucci (1865)
condotta condizioni della pubblica istruzione del regno d'Italia
ricava notizie
lingua nazionale è sconosciuta
dialetto : unico idioma della comunicazione nazionale
sistema scolastico nazionale: compito di ridurre diffuso analfabetismo
i primi programmi emanati da Mamiani 1860
fondamento insegnamento elementare: l'educazione
con effetti insoddisfacenti, vengono ritoccati 1867
i libri scolastici
potrebbero recare grande profitto
se i maestri sapessero usarli per arricchire la mente dei ragazzi
ruolo totalizzante con carattere enciclopedico
svolgono diverse funzioni:
strumenti di alfabetizzazione
guida didattica per gli insegnanti
insieme di nozioni adatte ad avviare un'unità intellettuale
altri autori
Giulio Tarra
libri educativi : Letture graduate al fanciullo italiano
preoccupazione di far accettare la povertà
forte diffidenza per il mondo moderno
la sua ideologia
valorizzazione dell'esercito come garante dell'Unità nazionale
difesa della famiglia come "nido" e luogo più bello del mondo
Cesare Cantù
pilastro formativo dell'Italia dell'epoca
rappresenta il vecchio italiano diffidente delle novità
ognuno debba rimanere al suo posto senza invidia
è la proprietà il motore dell'attività dei ceti subalterni
ogni ribellione con lo sciopero danneggerebbe solo se stesso