Un'antica pergamena risalente al 1375 conferma l'esistenza di un castello nella città già in tale data, ed è la testimonianza più antica al riguardo. Domina la città a circa 790 m s.l.m., quasi cento in più dell'altezza media del comune. Una preesistente fortificazione sul detto monte, è da attribuire all'epoca sannitica (IV-II sec. a.C.), poiché sono state rilevate tracce di mura ciclopiche. Nell'epoca longobarda venne eretta la residenza del barone che comandava dall'alto la cittadella di Campobasso.Dopo il disastroso terremoto del Sannio del 1456, la cittadella di Campobasso era ridotta in macerie, compresa l'antica torre di guardia sopra il colle, sicché il feudatario Nicola II Monforte (o Cola) si occupò personalmente della ricostruzione integrale del castello, e della cittadella. Si pensa che lasciò in piedi le antiche chiese di San Giorgio e San Bartolomeo, spostando la cittadella più a valle, cingendola in un nuovo apparto murario difensivo, intervallato da torri e porte di accesso, ancora oggi visibili.Veduta di torre Terzano, e della facciata della chiesa di San Bartolomeo