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LA SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA pt. 2 - Coggle Diagram
LA SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA pt. 2
LA SPEDIZIONE DEI MILLE
Nel regno delle due Sicilie regnava
Francesco II
di Borbone. Era un re inesperto e dal carattere debole.
Francesco Crispi e Rosolino Pilo erano democratici, convinsero Garibaldi che era giunto il momento di indurre alla ribellione i contadini siciliani.
Cavour però era contrario al progetto, invece Vittorio Emanuele II lo approvava.
Allora il governo Piemontese gli diede il concesso di partire per una spedizione.
La notte del
5 Maggio 1860
Garibaldi partì da Quarto (Genova) con un migliaio di volontari e poche munizioni.
Arrivato in Sicilia sconfisse i soldati Borbonici (nonostante fossero molti di meno).
Allora i siciliani si unirono ai Garibaldini e in pochi giorni riuscirono a conquistare Palermo. Le truppe garibaldine batterono invece nuovamente i Borboni a Milazo e sbarcarono in Calabria conquistando Reggio.
Il 7 settembre 1860 Garibaldi entrò trionfante a Napoli, il centro del regno delle due Sicilie. Mentre Francesco II fuggiva a Gaeta.
Mentre Vittorio Emanuele II batteva l'esercito pontificio a Castelfidardo, Garibaldi abbatteva definitivamente le truppe di Francesco II sul fiume Volturno.
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Garibaldi per le sue imprese non richieste nulla, ma solo che i suoi ufficiali venissero accolti nel nuovo esercito italiano, e si ritirò a CAPREA.
Mentre procedeva la spedizione dei mille, la preoccupazione di Cavour aumentava, temeva che il meridione diventasse una repubblica meridionale autonoma, e che Garibaldi arrivasse a conquistare anche Roma (la sede dell'autorità papale).
Se fosse avvenuto Napoleone III sarebbe sicuramente intervenuto per aiutare il papa.
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A Palermo emana riforme per aumentare il favore del popolo (però non risponde a tutte le loro necessità, anche perché voleva il favore dei borghesi e della parte più alta della società).
Non vuole partire con più persone perché era solo un tentativo.
L'UNITà DI ITALIA
Anche se mancava il Veneto e Roma, l'Unità poteva dirsi realizzata, infatti il 17 marzo 1861, si riunì a Torino il primo PARLAMENTO NAZIONALE.
Vittorio Emanuele II, fu proclamato RE DI ITALIA.
Solo 3 mesi dopo, il 6 giugno 1861, morì a Torino Cavour.
Per completare l'unità ancora ci vorranno 10 anni, anche di più se oltre al Veneto e Roma consideriamo anche Triste e Trento che verranno annessi all'Italia solo dopo la prima guerra mondiale.