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Eschilo(Eleusi 525a.C.-Gela 456a.C.) - Coggle Diagram
Eschilo(Eleusi 525a.C.-Gela 456a.C.)
Si pensa fosse iniziato ai "misteri eleusini", tuttavia non è certo
Combatté a Maratona(490 a.C.), dove morì suo fratello, forse a Salamina(480 a.C.)
Ottenne la sua prima vittoria in un concorso tragico nel 484 a.C.
Si dedicò all'attività teatrale sin da giovane
recitando nei suoi stessi drammi
Fu invitato in Sicilia da Ierone di Siracusa e lì compose le Etnee, per la fondazione della città di Etna(476 a.C.)
Tornò ad Atene e vinse numerosi agoni tragici (probabilmente 13) di cui l'ultima probabilmente nel 458 a.C. con la trilogia dell'Orestea.
Poco dopo tornò in Sicilia, per motivazioni a noi sconosciute, e visse a Gela fino alla morte.
Probabilmente compose 90 tragedie, ma ne sono pervenute 7.
I sette contro Tebe
Le Supplici
I Persiani
Prometeo Incatenato
L'Orestea (Agamennone, Coefore, Eumenidi)
Introdusse il secondo attore, il quale permetteva una maggiore vivacità del ritmo drammatico, oltre che a un contraddittorio tra personaggi diversi.
La novità più importante fu l'impiego della trilogia cosiddetta “legata”, consistente cioè nella presentazione di tre tragedie di argomento organicamente concatenato
Nelle tragedie di Eschilo hanno infine rilievo particolare i cori, che sono più estesi che negli altri tragici e ai quali è demandata una riflessione sugli eventi che ne dilata i termini in una riflessione più profonda e universale.
Lo stile di Eschilo è austero nel ritmo, solenne nelle immagini, magniloquente nelle scelte lessicali e arditissimo nelle metafore e nei traslati
. Caratteristiche sono la costruzione dei personaggi e la lingua. Eschilo non ama l'analisi psicologica, il carattere dei suoi eroi è affidato al compiersi dell'azione scenica. Inoltre, l'introduzione di nuove parti attoriali, ha costretto Eschilo a comporre un nuovo linguaggio tragico, il cui stile è strettamente legato ai contenuti.
La catastrofe della vita dell'uomo è piuttosto effetto della sua hýbris (trasgressione, tracotanza), intesa come superamento del limite consentito.