Capitolo 4 (Prina, parte 2)

Il (giusto?) processo

Il controllo selettivo come fondamento della criminalizzazione e della devianza secondaria

La produzione di norme e la creazione del crimine

Marx: riferimento classico alla natura degli ordinamenti giuridici, a partire dalla concezione dello Stato e del diritto come sovrastruttura originata dalla struttura costituita dall'insieme dei rapporti di produzione. La legge è uguale per tutti, la produzione legislativa è espressione dello Stato neutrale rispetto alle parti e questa riflessione si intreccia con la dimensione storica del consolidarsi degli interessi della classe egemone.

Taylor, Walton, Young: considerare le origini della reazione della società al loro manifestarsi con la struttura dell'economia politica dello Stato che condiziona la legislazione. Uno sguardo più puntuale su come si creano e si modificano le leggi permette di mostrare i molteplici fattori e gli attori che entrano in gioco.

produzione delle norme: nessun comportamento è sempre deviante. Deviante è ciò che una società e una cultura definiscono e trattano come tale. Le considerazioni che si fanno sono ampiamente argomentate dalle teorie critiche che hanno correlato la produzione del diritto, in particolare penale, alle dinamiche sociali caratterizzate da conflitti tra gruppi e dalla mutevole configurazione del potere politico correlato con il potere economico.

Criticità

Principi: man mano integrati o corretti da altri per la sopravvenuta diversa considerazione dei fattori all'origine dei reati e delle motivazioni degli individui e per la difficoltà intrinseca di applicazione di alcuni degli stessi.

Nel paradigma classico si trovano le affermazioni che sostanziano le caratteristiche relative alla quantità delle pene definite nel diritto penale sostanziale e le modalità della loro applicazione agli individui che trovano espressione nei codici di procedura penale e applicazione attraverso il giusto processo.

Il rapporto tra effettività ed efficacia appare lineare. Spesso l'applicazione della norma attraverso continui controlli e sanzioni è garanzia della sua efficacia. Viene dimostrato dalla diminuzione del fenomeno.
Per alcune leggi esiste una maggiore incertezza sui rapporti tra determinate indicazioni e i risultati ottenibili attraverso la loro applicazione.
Quando si è in presenza di fenomeni più complessi, affrontabili con un processo di implementazione.
Molti i casi di non raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel momento dell'elaborazione e dell'approvazione di una specifica norma o di un gruppo di norme intorno a un determinato oggetto.

Forme di selettività che orientano in certe direzioni gli sforzi e gli impegni, le risorse disponibili. Tale selettività connota le politiche di controllo delle devianze. I processi di criminalizzazione secondaria sono resi possibili dall'organizzazione e dall'operato di forze di polizia, magistratura, sistema di esecuzione delle pene, servizi e altre istituzioni.
Elementi sociologicamente rilevanti: interpretazione che viene data alle norme, disposizioni di dettaglio rese necessarie da formule generiche adottate dal legislatore, margini di discrezionalità previsti per adottare la norma generale, le risorse per attivare controlli o servizi, le modalità di esercizio del loro ruolo di ciascuno degli attori sociali coinvolti a tutti i livelli condizionati da cultura, idee, conoscenze e competenze, interessi e valori di cui sono portatori.

effettività della norma: produzione di azioni di varia complessità rispondenti a quanto previsto dalla stessa

Becker: per la polizia l'agire è correlato al vantaggio che si ritiene di ricavare e a un complesso di fattori. Avviene una selezione tra i molteplici compiti affidati dalla legge, quelli che maggiormente consentono di valorizzare la funzione attraverso un'opera di manipolazione dell'informazione. La selettività influenza la diversa distribuzione della probabilità di individuazione di persone che presentano irregolarità per quanto riguarda documenti, in possesso di sostanze o oggetti proibiti, che portano con sé strumenti atti a compiere reati.

Prospettiva dialettica (Chambliss e Seidman): i contenuti delle norme giuridiche sono influenzati e influenzabili dalla dialettica tra le diverse forze contrapposte, possono avere un ruolo determinante anche le forze di minore potere. Le norme di diritto positivo sono cambiate nel corso del tempo per effetto della forza di alcune idee e di alcuni movimenti non rappresentativi degli interessi dominanti.

elaborazione o modifica delle norme: condizioni favorevoli al prodursi di decisioni legislative. In particolare vengono considerate

Ruolo dei componenti del sistema politico: soluzione o ridimensionamento dei problemi posti alla loro attenzione e anche alla propria legittimazione. Il mantenimento e il rafforzamento del consenso dei cittadini, garantito dall'accoglimento delle loro istanze e dalla scelta di alcune misure per rispondervi. Lo stesso decisore può assumere iniziative e imporre temi e soluzioni per creare o accrescere il consenso intorno a sé, per convincere gli elettori o per dare attuazione a un determinato programma politico o per rispondere a interessi di segmenti potenti del proprio elettorato o esigenze proprie.

Ruolo degli esperti: elaborano dati e teorie scientifiche di interpretazione dei fenomeni. Oggi il rapporto tra decisione e conoscenza è più complicato. Le soluzioni adottate sono il riflesso del senso comune, delle posizioni espresse da gruppi di pressione, influenti e capaci imprenditori morali

I contenuti delle normative in materia hanno connotazioni definite. Contenuti ispirati a una cultura del controllo e al senso comune penale. Elementi:
-aggravamento delle sanzioni per i reati di maggiore visibilità e impatto sul sentimento di insicurezza, maggiore severità nel trattamento dei minorenni, sanzioni di valenza retributiva e simbolica;
-perseguimento di obiettivi quali l'incapacitazione e la gestione e riduzione dei rischi provocati da individui orientati al crimine o alle devianze con la definizione di misure di controllo rivolte a particolari gruppi in quanto portatori di caratteristiche considerate correlate significativamente con crimini e devianze;
-rafforzamento degli organici e dei poteri di Polizia e aumento del numero delle prigioni e organizzazione coerente con la funzione di incapacitazione e neutralizzazione dei reclusi;
-protezione della sicurezza pubblica e difesa dai potenziali rischi che incorre la popolazione assunta come priorità, a costo del sacrificio dei diritti civili e tutela della libertà di quanti sono sospettati di metterle in pericolo.
Al fianco di questi orientamenti ci sono legislazioni che su alcuni comportamenti devianti e relativi problemi sociali mostrano la rilevanza di forze e posizioni differenti da quelle dominanti:
-attenzione alle vittime;
-difesa dei consumatori e dei cittadini;
-depenalizzazione delle droghe leggere;
-penalizzazione delle persone che si prostituiscono e dei clienti, rafforzamento misure di contrasto allo sfruttamento in particolare quello connesso alla tratta degli esseri umani;
-severa regolazione dello spazio virtuale, contrasto all'utilizzo dei social network per la commissione di reati e per l'esercizio di forme di violenza, prevaricazione, umiliazione di cui possono essere vittime i minori









1.Forme di costruzione sociale dei problemi, la percezione degli stessi e delle cause nei discorsi pubblici;

  1. Domande che si orientano in direzione del sistema politico nella sua funzione di decisore;
  2. Ruolo che svolgono i gruppi di interesse, movimenti sociali collettivi, lobby, imprenditori morali;

Alcuni aspetti: particolarmente rilevanti.

In primo luogo troviamo gli imprenditori morali: figure che hanno rilievo pubblico nel sollecitare e ottenere l'approvazione di provvedimenti su temi che evocano posizioni forti. Può essere assunto da differenti soggetti, anche a componenti del sistema politico.

In secondo luogo: uso dei media attraverso cui l'imprenditore morale fornisce dati selezionati ed è capace di assecondare le esigenze di semplificazioni e certezze, in sintonia con l'opinione pubblica. Tra gli imprenditori morali: figure di responsabili delle istituzioni chiamate a lavorare per risolvere i problemi. Nel contesto contemporaneo gli imprenditori possono essere operativi anche in ambiti locali.

-i reati e le pene devono essere sempre stabiliti dalla legge;
-tutti gli uomini sono uguali di fronte alla legge e la legge è uguale per tutti;
-i giudici devono agire in modo imparziale al di sopra delle parti rappresentate dall'accusa e dalla difesa;
-le prove devono essere raccolte in modo rigoroso a partire dai fatti rispettando determinate procedure;
-da queste procedure deve essere esclusa la tortura per estorcere confessioni;
-il tempo di raccolta delle prove utili alla celebrazione del processo deve essere il minore possibile;
-le persone inquisite devono essere informate in merito alle prove raccolte a loro carico;
-nessuno, se non per gravi motivi, deve essere privato della libertà fino al momento in cui un giudice, all'esito del processo, abbia stabilito la sua responsabilità rispetto al reato di cui è accusato;
-la discrezionalità dei giudici nello stabilire le pene deve essere nulla, limitandosi a condannare chi è stato riconosciuto colpevole alla pena prevista dalla legge;
-la pena comminata dovrà essere espiata interamente senza eccezioni;
-i processi sono pubblici;

Caratteristiche della pena che funzionano di più sono prontezza e infallibilità.
Prontezza della pena poco rispettato: sia far percepire al reo l'associazione tra il fatto compiuto e la punizione e non procurare sofferenza a nessun individuo privandolo della libertà prima che venga dichiarato colpevole.
Principio della presunzione di innocenza;
Infallibilità della pena: considerare le differenze tra gli autori di atti illeciti, condizioni dei soggetti e condizionamenti e circostanze in cui è maturato il comportamento che possono costituire aggravanti o attenuanti, opportunità di attribuire alla pena una funzione rieducativa con meccanismi premiali che possono comportare la modificazione della durata della pena.

Forbice edittale: un minimo e un massimo della sanzione a ciascun reato.
Criteri per scegliere la sanzione specifica:
-caratteristiche specifiche del fatto di tipo oggettivo;
-presenza di circostanze e situazioni che possono configurare attenuanti o aggravanti;
-gravità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa;
-natura del reato;
-grado di premeditazione, intensità del dolo, grado della colpa;
-motivi per cui l'imputato ha agito e atteggiamento psicologico che il soggetto ha assunto nel commettere il reato;
-grado di consapevolezza delle conseguenze del reato;
-condizioni di vita dell'imputato, comportamenti e problemi prima della commissione del reato, precedenti penali, comportamenti successivi al reato;
Tutti i riferimenti alla persona sono rilevanti per la scelta di una pena che concili la funzione retributiva/deterrente con quella rieducativa.

Funzionamento della giustizia: l'accezione di giusto vicino a processo trova limiti in riferimento al tema dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e alla certezza che a parità di reato e altre condizioni chiunque incorrerà nella stessa sanzione. Le differenze di classe --> diversa disponibilità di risorse utili per essere tutelati nel processo. Difesa adeguata e capacità dialettica.
Avvocato d'ufficio: limitata qualità della difesa, se reperito all'improvviso. Riti sbrigativi, senza conoscenza puntuale dei fatti e della persona (poca consapevolezza e poca comprensione di quanto succede). Spesso condivide cultura di chi esercita ruoli di accusa.
Avvocato di fiducia: persona informata della posta in gioco, tempo e energie spesi a studiare le carte e le posizioni altrui, stabilisce a ogni passaggio la migliore linea difensiva. Sa sfruttare tutte le garanzie processuali e usare gli escamotage per allungare la causa, diritto di ricorrere ai gradi successivi di giudizio.

  1. per i reati diversi da quelli predatori emerge il limite dell'individuazione dell'unica causa del comportamento deviante nella razionalità. Hanno una debole incidenza le minacce e l'applicazione di sanzioni quando esistono legami forti con ambienti criminali.
  1. la non consistenza empirica della sequenza delitto-pena su cui si fonda la pretesa efficacia deterrente della sanzione. Sia un calcolo benefici e costi da chi commette reati, ma anche una valutazione più o meno ampia sull'efficacia deterrente generale e speciale. Chambliss ha studiato l'effettiva efficacia deterrente delle sanzioni in relazione a reati, tipi di autori e caratteristiche della pena. Scala dal grado minimo di efficacia deterrente delle sanzioni per i reati espressivi di soggetti con alto grado di coinvolgimento al grado massimo per reati strumentali da soggetti estranei agli ambienti criminali.
  1. difficoltà di costruzione di un sistema che fondi il principio della proporzionalità tra reati e sanzioni: semplice per reati di cui si possono quantificare i benefici, più complicato per i reati in cui l'elemento della valutazione della gravità è più indefinito, mutevole a seconda dei valori che si intendono tutelare.

efficacia della norma: verifica che abbia raggiunto gli obiettivi dichiarati, che abbia soddisfatto le domande avanzate da parte dei cittadini, risolto i conflitti che suscitavano domanda di regolazione, ridotto la gravità o modificato i problemi e le situazioni cui si è applicata, garantito diritto o definito servizi per determinare categorie di cittadini.

Elaborazione del diritto penale del nemico in cui conta la possibilità di neutralizzare preventivamente alla sicurezza dei cittadini. Un ruolo importante è rivestito dalle agenzie cui sono delegati l'ordine pubblico, la sorveglianza del territorio, la prevenzione e repressione dei comportamenti che violano le norme. Il loro contributo al funzionamento delle politiche penali è decisivo. Sono state svolte diverse ricerche che hanno combinato qualitativo e quantitativo per evidenziare come fondamentale per gli agenti: aspetto del viso, colore della pelle, comportamento --> identificazione di determinati individui come appartenenti alle categorie pericolose. Razzismo istituzionale: fermare e interrogare solo certe categorie di persone.

Necessario integrare analisi delle fasi e dei processi di applicazione delle norme che hanno l'obiettivo di affrontare fenomeni considerati meritevoli di regolazione con il processo di criminalizzazione primaria (definizione tra lecito e illecito). Gli individui di vari ruoli e con diverse responsabilità in contesti istituzionali compiono scelte che danno sostanza al dettato normativo: impegni e scelte operate da attori in quanto titolari di ruoli istituzionali. Vale anche per l'applicazione del codice penale attraverso le azioni di controllo da parte delle forze dell'ordine.

Chapman: ruolo dello stereotipo. L'incidenza delle condanne è dovuta al caso e in parte ai processi sociali che dividono la società in classi criminali e classi non criminali. Da qui la tendenza a selezionare le persone da identificare come criminali. Il processo è perpetuato dalle agenzie di controllo, dalla magistratura e dalle istituzioni carcerarie che agiscono sullo stesso stereotipo e lo rafforzano.
I gruppi sociali privilegiati godono di immunità: in misura di gran lunga inferiore agli altri oggetto di controlli e di attribuzione di responsabilità penali. Ottengono protezione dall'ambiente istituzionale in cui vivono e operano, dalla maggiore possibilità di difesa della loro privacy con lo stile di vita della classe di appartenenza, dalle risorse disponibili per difendersi.
L'individuazione e l'isolamento sociale di un gruppo di soggetti come criminali permettono di deviare l'ostilità che sarebbe contro le classi che detengono potere, posizione sociale, retribuzioni e proprietà.

Un individuo è socialmente qualificato come responsabile di un comportamento illegale o criminale per quella società nell'interazione con gli altri. Può essere ritenuto deviante o criminale chiunque sia stato accusato per un reato che non ha mai commesso. Oppure definito e trattato come deviante chi è ritenuto tale nel contesto delle relazioni sociali primarie o per il diffondersi di opinioni che lo qualificano così.

Il carattere selettivo delle politiche penali diventa un elemento programmatico dell'impostazione delle politiche stesse.
Politiche orientate alla tolleranza zero hanno come bersaglio chi si presenta come portatore di segni esteriori sospetti. L'obiettivo è l'incapacitazione selettiva per indicare che la detenzione o l'internamento per i soggetti ritenuti socialmente pericolosi è parte della strategia di controllo.
Politiche attuariali: esercitare il controllo su gruppi di soggetti considerati come insiemi indistinti di produttori di rischio. Vengono adottati procedimenti che considerano la distribuzione del rischio di incidente o di malattia tra diverse categorie. Categorie di individui vengono trattate diversamente. Si presta attenzione alla distribuzione della potenziale pericolosità dei gruppi.
Le strategie di controllo: strategie di gestione di determinati gruppi attraverso la sorveglianza, l'incapacitazione e la repressione. Il singolo --> a partire dagli attributi della categoria.

norma semplice: introduce un divieto o un obbligo ad agire per gli individui e definisce le sanzioni relative alla loro violazione. Effettività: applicazione della stessa attraverso la predisposizione di misure di controllo che inducano l'osservanza del divieto o dell'obbligo

normativa complessa: si prefiggono di intervenire su un fenomeno e prefigurano un insieme di interventi per prevenirlo, contenerlo, reprimerlo e trattarlo. Si parla di implementazione della norma: complesso processo di messa in atto da parte di attori istituzionali e/o titolari di ruoli implicati, di azioni che danno attuazione al dispositivo normativo formalizzato in un testo giuridico.