Di NARRATORI c'è bisogno (perché il malinteso è che solo l'informazione sia cosa buona e utile e autorevole e la narrazione o storytelling sia cosa cattiva, bassa, fuffa, inutile, superficiale, ecc) ma il loro talento si limita ad ambiti di nicchia come i long form, strategie digitali magari con dei podcast mentre invece dovrebbe essere la normalità nel mondo dei media, del giornalismo ecc.
Il problema è che bisogna pagarli: serve un modello economico che legittimi la buona narrazione, che la preveda, la incorpori, la sostenga; un modello economico che faccia si che l'impresa editoriale renda la narrazione al servizio dell'utente e che sia redditizia (proprio in virtù del fatto che è utile, al sevizio dell'utente e non dell'attenzione, del presidio dell'infosfera...). Un modello economico che sostenga il buon giornalismo di inchiesta che richiede tempo e ricerca. Ecco, oggi si pensa che questo buon giornalismo non sia redditizio e invece deve esserlo...(Fonte: AEP intervento dello scrittore di Unframing)
Parallelismo con impresa responsabile e guidata da un purpose: serve un modello economico che legittimi il purpose e che renda competitive e durevoli le imprese che sono guidate da un purpose e/o dal valore della sostenibilità