3.4 L’INFLUENZA CONTROCULTURALE
anni 70> crescere comunità portatrice idea di rete differente e alternativa> bricoleurs, attivisti politici, giovani studenti, hacker, semplici amatori influenzarono l’evoluzione culturale della rete. nello stesso ambiente controculturale prese forma l’idea del computer come macchina domestica. Questa terza visione rete si distanziava da ARPANET due modi: primo luogo, se l’obiettivo di ARPA >di collegare i mainframes, l’ambiente controculturale internet come rete collegare i primi PC domestici; in secondo luogo, ARPANET rete costruita con fondi militari= non garantiva accesso universale a tutti= terminali nelle università e centri; gli ambienti controculturali>idea di rete per scambio di dati, più democratica, presente maggioranza case americane e di facile accesso.
utilizzavano già da anni rete telefonica, che fino adesso supportato comunicazione analogica come voce umana e progressiva digitalizzazione reti si avviò solo anni 80; fu altro caso in cui analogico e digitale si mischiarono e ibridarono con contenuti digitali che transitavano su reti analogiche. AT&T protetto propria rete telefonica frenando diffusione di usi non autorizzati da parte degli utenti. fine anni 60 il clima politico attorno all’azienda cambiò> portare smembramento stessa compagnia e fine posizione dominante nel settore comunicazioni; sentenza 1975 permise abbonati di connettere rete telefonica qualsiasi dispositivo tecnologico, purchè no danneggiasse finanziamento della stessa= dopo anno usati i primi modem= sviluppo di bacheche elettroniche o BBS.
Questi nuovi sistemi permettevano, attraverso rete telefonica, accedere a funzioni di messaggistica e file sharing, avviando comunicazioni telematiche amatoriali. La struttura tecnologica rete controculturale era nata. Le conseguenze dell’idea controculturale palesi nel corso anni 80 e no natura tecnologica quanto sociale: la struttura di rete utilizzata da prime comunità elettroniche nate USA e dopo resto del mondo. I principali valori e ideologie controculturali fertile in questi spazi digitali: atteggiamento empatico e comprensione reciproca su relazioni informali e orizzontali; ricerca realizzazione individuale anche attraverso l’abbattimento delle convenzioni sociali che caratterizzavano società “reale”, ma che no ragione di esistere in quella “virtuale”, infine generale convinzione che alcune logiche classiche di potere politico economico modificando favore dei cyber-cittadini.
Le prime comunità elettronicovirtuale geograficamente localizzate e legate a territori specifici= comunità WELL area di San Francisco e comunità De Digitale Stad Amsterdam. Altre forme “comunità virtuali” geograficamente disperse grazie comunicazione a distanza in tempo reale permessa da internet. diffondere questa ideologia delle “comunità virtuali” il romanzo cyberpunk di W.Gibson dal titolo “Neuromante”> manifesto cultura digitale che coniò il termine “cyberspazio”.
principali eredità influenza formativa controculturale e visioni alternative rete:
⁃ Internet> dall’essere progetto militare-scientifico a incarnare comunità sociale> PC una sorta televisore e informazioni in rete= passatempo
⁃ l’idea di rete come strumento del tempo libero contribuì a modificare percezione stessa del computer, che da status di macchina “seria” da calcolo a medium d’intrattenimento> avvio culto per i videogiochi.
⁃ La fase controculturale nuova idea dell’architettura di rete: non più grandi dorsali costruite da apparati militari e collegamento i mainframes, ma sfruttamento rete telefonica già presente territorio e ogni casa.
⁃ Successivamente i BBS ispirato caratteristiche fondanti dei social media contemporanei> luoghi in cui ricercare informazioni e scambiare comunicazioni tra i membri
⁃ Gli elementi chiave questa visione incorporati narrazioni di grandi aziende> Google, Facebook= questa visione controculturale e il neocapitalismo Silicon Valley condividono serie di personaggi mitologici come Steve Jobs.
La fase controculturale= come altra idea di internet alternativa ad ARPANET possibile> es> Minitel francese: la Francia rete in grado di mettere in comunicazione computer disomogenei tra loro, costruiti diverse aziende manifatturiere. France Telecom sul mercato 1982: rete di terminali video tutti uguali tra loro collegati attraverso rete telefonica già esistente e usata. In questo mancava l’essere rete di reti e il fatto collegare computer disomogenei tra loro. Secondo Castells il successo di Minitel> venne fortemente voluta e sostenuta dal Ministero Poste francese e sua semplicità d’uso che la rese popolare. Fu accolto con entusiasmo dalla società per i suoi servizi offerti attraverso un sistema a “chiosco” per la semplicità di utilizzo e chiarezza della tariffazione; le due principali killer applications del sistema furono l’elenco telefonico e le messaggeries.
Il servizio Minitel chiuso 2012, continuando a riscuotere successo quindi anche era di internet=visto da alcuni come cause di rallentamento dello sviluppo in Francia. La storia di Minitel alcune riflessioni= come political economy nazionale guidi scelte e fortune dei media. Minitel= soluzione tecnologica semplice e conservativa che utlizzava terminali “stupidi”, simili televisore, connessi grazie linee telefoniche tradizionali, meno avanzata favore degli utenti, vicina all’esperienza quotidiana e con componenti già metabolizzate
struttura di rete> Minitel organizzato attorno sistema gerarchico di server di rete pensato per comunicazione verticale. Gli utenti utilizzarono questa struttura privilegiando tipo di servizio più orizzontale offerto da Minitel= lo scambio di messaggi tra utenti: questo mostra come medium assume propria natura come risultato di co-produzione tra possibilità tecnologiche e desideri sociali. Infine Minitel>unico caso di successo dei servizi video-text che operatori telefonici lanciarono in tutta Europa= come il fatto che tecnologia successo in un paese e si dimostri un fallimento in un altro= come i contesti sociali e culturali determinanti adozione o rifiuto innovazioni.