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CAP 7 - empathy machine? - Coggle Diagram
CAP 7
-
empathy machine?
la VR come catalizzatore empatico
youngblood
cinema qualificato come sinestetico
capace di innescare un'empatia cinetica
la VR ancora di più
«percepisco assieme»
inteso come
capacità di mettersi nei panni dell'altro
decentrarsi e assumerne la prospettiva
promuovere la disposizione prosociale
ossia tendenza ad agire per provocare un beneficio a vantaggio di qualcun altro
es. body swap di BeAnotherLab
perspective taking empatico
lo stesso effetto si verifica anche con avatar digitali
travalica i confini scientifici per arrivare all'arte e ai media
chris milk
documentari in VR
ultimate empathy machine
trasporta lo spettatore nel frame
non è nell'inquadratura ma
passa attraverso l'inquadratura
come abitanti di quel mondo
es. Clouds over sidra
ragazzina in un campo rifugiati in giordania
tecnologia di registrazioni che combina le riprese in 3d e i microfoni binaurali
potente ambientalizzazione dell'imm.
siedi con lei
non la guardi da uno schermo/finestra
obiettivo
potere di trasformare la percezione che le persone hanno di altre persone
al fine di cambiare il mondo
sguardo
possibilità di orientarlo in ogni direzione
emancipazione apparente dal director's cut
flusso di immagini che mai si interrompe
360°
Iñárritu
Carne y Arena - Virtually Present, Physically Invisible
ti trovi a vivere le esperienze dei profughi che cercano di superare la frontiera statunitense
non ci sono bordi/cornici
non c'è un dentro/fuori immagine
sensazione forte di 'presenza'
definita da I.
compassion machine
perchè capace di infrangere la dittatura dell'inquadratura
la fine dell'altro
elemento comune a tutti i casi sopracitati di documentari in VR
presunta emancipazione dalla dittatura della cornice
libera lo spettatore
dall'inquadratura della finestra
che taglia il campo visuale
dall'imposizione dello sguardo della macchina da presa
e quindi dell'autore
ma sei all'interno di un quadro emozionale e ideologico premeditato
finisci per seguire quello che credi di aver deciso di guardare autonomamente
siamo convinti di pilotare in autonomia l'inquadratura
in realtà veniamo inquadrati dal discorso e nel discorso dell'autore
capacità dell’osservatore di distinguere tra supporto e immagine
si stempera a vantaggio di una progressiva confusione fra esperienza d'imm. e esperienza tout court
non si parla quindi di fine del supporto
non scompare la cornice
non scompare lo schermo
è soltanto indebolita la nostra capacità di tematizzarlo
sempre meno coscienti della natura mediata e costruita della scena percepita
negazione di sè stessa (della VR)
funziona in base alla logica della transparent immediacy
apparente immediatezza
del mezzo immersivo ottenuto
tramite il ricorso a una mediazione altamente sofisticata
rischio della VR
credere di avere accesso diretto all'altro nella sua alterità
senza riconoscerla nella sua irriducibilità
non ci dovrebbe essere
nessuna fusione o confusione
tra me e l'altro in una vera esperienza empatica
assenza di feedback
e interazione reciproca
finisce per diventare assente presenza dell'altro
non si dà riconoscimento reciproco
sguardo vuoto dell'altro e mio unilaterale voyeur
riassunto problemi connessi alla natura del dispositivo
esplorazione libera e totale dello spazio
impossibile ma promessa
conoscenza progressiva e introspezione delle persone
impossibile perchè non c'è riconoscimento reciproco
diventa una
figura a tutto tondo
perché a 360 gradi
spazio filmico che viene proposto come coincidente con lo spazio reale
promessa di
scorniciamento percettivo
ma non sono in grado di trascendere o modificare il centro di registrazione della camera a 360°
completezza dell'esperienza interpersonale
promessa di
scorniciamento relazionale
ma non avrò un accesso diverso alla sfera soggettiva, emotiva ed esistenziale delle persone di quel mondo
alterità dell'altro
obliterata sotto due aspetti
alterità del regista incorporata nello sguardo della macchina
alterità della persona rappresentata nell'installazione VR
ambienti VR polarizzati da due estremi
incoraggiano
l'assunzione di una prospettiva in prima persona
combinata con una forte sensazione di presenza
condizione congelata
esperienze congelate e imbalsamate nello storytelling
pilotato dallo sguardo della macchina/regista
schemi emozionali ed esperienziali pilotati
pattern visivi e emozionali pilotati
Il «caveat» del pipistrello
empatia con la VR
inter-specifica
tra uomo e altre specie animali
desiderio ancestrale e antropologico di volare
si riflette nella storia delle arti visive
es.
visione a volo d'uccello
veduta di un oggetto o paesaggio dall'alto
opposta alla worm's view
punto di vista di un verme o rana
storia della veduta aerea
dall'antichità
per motivi probabilmente di resa topografica
maggiormente sviluppata e ricercata in epoca moderna
es. palloni aerostatici delle guerre napoleoniche e franco-prussiane
veduta a volo d'uccello
prima dell'invenzione di macchine che permettano il volo umano
designava un
punto di vista immaginario
quindi non punto di vista da un monte o torre
punto di vista non umano
perspective taking extra-specifico
anello di congiunzione tra immaginazione e vera e prorpia fotografia
integrazione tra volo animale e occhio meccanico
es. neubronner con i piccioni dotati di telecamere
dal punto di vista percettivo
serie di problemi
nagel
può un uomo arrivare a comprendere il mondo dal punto di vista di un pipistrello?
no
localizzazione degli oggetti diversa
uomo
con la vista principalmente
pipistrel
sonar
esperienza soggettiva diversa
ossia l'accesso specifico all'esperienza è diverso
dato il fatto che uomini e pipi. sono due specie diverse
che effetto fa essere un pipi. ad un pipi.
impossibile
il trascendimento delle barriere inter-specifiche è precluso
veduta a volo d'uccello
espressione impossibile letteralmente
non potremo mai vedere il mondo come lo vedono gli uccelli
bolle di sapone
riguarda il range di possibilità percettive
ciascuna specie è rinchiusa in una bolla percettiva
rientra nella biologia soggettiva di von Uexküll
moltiplica le forme a priori dello spazio e tempo
alla fine
coincidono con il numero delle specie animali
il mondo che condividono le specie è lo stesso
ma ognuno lo vivrà come proprio mondo-ambiente
ma è comunque inaccessibile da una specie all'altra
la Natura abbraccia in modo diverso le marche percettive degli animali
per U.
mette al centro della ricerca biologica la
relazione interattiva tra organismo e ambiente
l'uomo può "sbirciare nelle bolle di altri esseri viventi" attraverso protesi tecnologiche
oscilla quindi tra l'anti-antropocentrismo e una tentazione antropocentrica
oltre la soglia
ricerca di oggi verso la riproduzione del volo d'uccello attraverso la VR
es. i videogiochi birdly, eagle flight
tentativi di simulazione
aspirazione anti-antropocentrica
nonhuman turn
visione non umana
non solo macchinica e protesica
prodotti visivi
fiction
horror
1 more item...
non fiction
riprese dal punto di vista degli animali
sforzo di eccedere immaginativamente i vincoli antropocentrici
ma le immagini che vedremo saranno comunque processabili dal sistema umano occhio-cervello
e-health
VR a scopo diagnostico e terapeutico
es. mettersi nei panni dei pazienti con demenza
ma come sempre non sapremo mai come si sente un malato di alzheimer
impossibilità di penetrare altre bolle di sapone
cercare sempre di penetrare le soglie che ci separano
caratteristica dell'essere umano
andare oltre i
limiti imposti dalla nostra costituzione fisiologica
azione congiunta di percezione, immaginazione e tecnologia