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Firenze 9a3b50c6-5e91-426e-818d-983d7b77c603 - Coggle Diagram

- - - - Fino al 1200 non abbiamo molte notizie. Le notizie sono più dettagliate
        
        Ma dal punto di vista formale esisteva un procedimento molto complesso per decidere chi comandava. C'era un governo, detto Signoria, (composto da otto Priori e un gonfaloniere +12 Buonomini + 16 gonfalonieri minori) che redigeva anche le leggi (dette provvisioni). Poi due assemblee (Consiglio del Popolo e Comune) che dovevano approvare le leggi, più tutta una
        
        erie di magistrature anch'esse nominate o elette. Il ruolo più importante era il priore, che risiedeva al Palazzo della Signoria, e restava in carica per due/sei mesi. Anche le altre cariche politiche duravano pochi mesi. Questo significava che c'era un ricambio continuo dei dirigenti.
        
        La continuità era garantita prima di tutto dalla linea dettata dai poteri informali (Arte e Parte)
        
        e poi da una struttura di funzionari comunali che gestivano in concreto l'amministrazione della città senza alternarsi come i rappresentanti politici.
        
        In sostanza i Priori seguivano le istruzioni delle Arti e della parte Guelfa.
        
        La questione era tutta concentrata nel sistema elettorale. Sulla base di una pre-selezione esercitata dalle Arti e dalla Parte Guelfa i nomi dei candidati erano "imborsati" ed estratti a sorte. Nel 1295 ci fu una importante novità: gli ordinamenti di giustizia.
        
        Gli ordinamenti di giustizia stabilirono il principio dell'esclusione dei magnati, cioè dei cittadini ricchi e potenti, dagli elenchi elettorali.
        
        Parte Guelfa si divise in due: Guelfi Bianchi e Guelfi Neri, rispettivamente guidati dalla
        
        famiglia dei Cerchi e quella dei Donati. I Bianchi erano fautori di una politica di
        
        compromesso con i ghibellini e di indipendenza dalla Curia papale, i Neri viceversa sostenevano un'alleanza con il Papa.
        
        Siamo nel 1302 ed è il celebre episodio che coinvolse Dante Alighieri, sfortunatamente Priore proprio in quei giorni.
        
        Questo spiega la grande crescita dell'economia fiorentina del tempo.
        
        La grande ricchezza accumulata nelle casse delle Arti venne utilizzata (in parte) per
        
        realizzare opere pubbliche, sia civili che religiose, tra la fine del '200 e l'inizio del 300:
        
        Palazzo Signoria (1299-1313)
        
        Con il "colpo di stato" del 1301 i guelfi neri presero il sopravvento, cacciando i principali esponenti della fazione bianca. Tra questi c'era anche Dante Alighieri,sfortunatamente Priore (la massima carica politica della città) proprio in quel periodo.
        Dante fu accusato di peculato cioè di essersi appropriato di denaro pubblico e condannato a pagare una forte multa. Essendosi rifiutato di ammettere la sua colpa, nel 1302 venne condannato a morte in contumacia: praticamente obbligato all'esilio.
      - 1215, quando i gruppi di famiglie appartenevano a 2 fazioni: guelfi e ghibellini.
      - Principali famiglie ghibelline: Uberti, Lamberti, Amidei.
      - Principali famiglie guelfe: Pazzi, Buondelmonti, Donati.