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Il modernismo e le avanguardie - Coggle Diagram
Il modernismo e le avanguardie
Il modernismo è collocato tra il 1904, anno di uscita di "
il fu mattia pascal
" di pirandello, e la fine degli anni 40'
l termine indica la volontà dell’intellettuale di creare uno stacco netto rispetto alla tradizione, sono consapevoli dell'inizio di una nuova epoca letteraria che pur non rifiutando la tradizione attuano un cambiamento decisivo
é un movimonto non omogeneo con all'interno stili molti differenti:
-crepuscolarismo
-Futurismo
-ermetismo ecc
in comune hanno che tutti si staccano dalla tradizione nel modo di vedere la realtà
Le nuove scoperte mettono in evidenza delle dimensioni che non possono essere percepite in maniera razionale.
Scoperta del subconscio di Freud
Esiste all’interno dell'essere umano una dimensione vasta che l’uomo non può né indagare né dominare. Non si può comprendere con la ragione.
questo causa uno stato di inquietudine
L'intellettuale si rende quindi conto della sua difficoltà nel capire la realtà circostante.
il disagio segna l’individuo in quanto essere umano, è un disagio condiviso e diffuso
.
L’intellettuale percepisce il proprio disagio e lo fa ammettendo il proprio senso di inferiorità rispetto all’idea dell’intellettuale tradizionale. Ora l’intellettuale non riesce a dare risposte, non è capace di leggere a fondo la realtà
si limita a dare voce a questo disagio e tutte le risposte che dà sono precarie e e volubili
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Scoperta della teoria della relatività di Einstein
mette in crisi l'oggettività della realtà
Le avanguardie
il termine indica movimenti molto diveri che si affermano a inizio novecento, e hanno la caratteristica di essere tutti proiettati verso il futuro
il passato è solo qualcosa da superare non ce ne può più ottenere nulla
Marinetti, il rappresentante del futurismo, afferma che l’Italia ha un bisogno urgente di futurismo perché muore di passatismo
passato ha una connotazione negativa
Il futurismo
nel 1909 marinetti pubblica sul giornale Le figaro il manifesto del futurismo
Esso si presenta come un elenco. Letteratura di urlo e disperazione, la volontà di distruggere e segnare un limite. La velocità è celebrata, tutto deve essere veloce, la lentezza è superata e blocca.
Dal punto di vista letterario è infatti quello di creare una nuova forma di linguaggio, eliminare tutte le forme di linguaggio precedenti. Più si va verso l’essenziale più il significato è oscuro.
Dal punto di vista politico e sociale, il progresso segnava la società, un progresso veloce ma che portò a un inevitabile scontro tra gli stati, con il bisogno nazionalista di affermare il proprio paese.
Il crepuscolarismo
Antonio Borgese conia il termine crepuscolarismo. Usa l’immagine del crepuscolo che evoca il concetto di fine.
Porta sempre con sé rimpianto e malinconia
L’intellettuale crepuscolare vuole da un lato interpretare questa fine ma vuole anche aggrapparsi alle cose positive che può tenere a sé.
La poesia italiana si è spenta ma dopo un lungo e mite crepuscolo forse non verrà la notte.
la poesia crepuscolare sembra apparentemente semplice e immediata
tuttavia i poeti crepuscolare fanno una sintesi tra un’apparente semplicità e una profonda cura formale. Accostano sapientemente termini appartenenti a registri differenti che quando avvicinati creano una sintesi elaborata, si parla di elaborata semplicità
tecnica che poi utilizzerà anche Eugenio Montale