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SI PUO' EDUCARE ALL' ESTETICA? Pratiche artistiche / educazione…
SI PUO' EDUCARE ALL' ESTETICA? Pratiche artistiche / educazione estetica nel 1900 - Alessandra Maria Carla Cerri
Benedetto Croce
è ancora legato a una visione romantica dell’arte, che per Croce è INTUITIVA, è LIBERA ISPIRAZIONE e non si lega a sistemi simbolici o culturali. L’attività artistica è IRRIPETIBILE e quindi non riducibile a schemi (1935).
Nel Novecento si ritiene che si possa educare all’estetica grazie a regole e principi alla base dell’arte definiti all’interno di un determinato contesto.
Senso estetico: sono più importanti l’originalità e la novità che la bellezza in sé. Per questo si dà importanza alla PROGETTUALITà.
Valery
A differenza del romanticismo, non si crea ma si COSTRUISCE.
LE REGOLE FAVORISCONO L’ARTE perché FORNISCONO ALL’IMMAGINAZIONE GLI STRUMENTI PER COSTRUIRE e riordinare i dati dell’esperienza.
L’artista deve operare con metodo e consapevolezza ed avere padronanza degli strumenti a disposizione.
LUCIANO ANCESCHI (Estetica fenomenologica, 1962):
Si ispira a Valery. Poetica significa riflessione dell’artista sul proprio operato (l’opposto rispetto all’istinto del genio nel romanticismo). Insieme di norme e principi che si costituiscono dalla costruzione dell’opera e che derivano dall’opera stessa, all’interno di generi e categorie costituiti all’interno di una precisa istituzione/tradizione.
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