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“Del giusto politico ci sono due specie, quella naturale e quella legale.”…

- - - - il padre del giusnaturalismo è Grozio
        
        secondo lui il fondamento del diritto naturale è la socievolezza umana, intesa come necessità degli uomini di vivere in società ordinate
        
        il diritto naturale sarebbe valido anche se Dio non esistesse, proprio perché si fonda sulla natura, e non sulla volontà divina
        
        Hobbes, come Grozio, parte da un originario stato di natura, ma se ne discosta
        
        uno stato è caratterizzato non da una natura socievole dell’individuo, ma da una continua guerra
        
        lo stato è un artefatto della ragione, è frutto di un contratto dove gli individui riconoscono un sovrano a cui danno il potere assoluto
        
        corrisponde al GIUSPOSITIVISMO, è GIUSTO SOLTANTO Ciò CHE è COMANDATO DALLO STATO
        
        nello stato di natura non vi è posto per le nozioni di giusto/ingiusto
        
        poichè dove non c’è potere comune, non vi è legge e dove non vi è legge non c’è giustizia
        
        Radicalmente opposte all'assolutismo hobbesiano sono le teorie contrattualistiche di Jhon Locke
        
        filosofo inglese autore nel 1690 dei "due trattati sul governo"
        
        la differenza centrale tra Hobbes e Locke
        
        in Hobbes la teoria giusnaturalistica assolve ad una funzione potenziatrice dello Stato nei confronti dell'individuo
        
        in Locke, i principi giusnaturalistici rafforzano la posizione dell'individuo
        nei confronti dello Stato.
        
        L'opera di Locke insiste sul primato dei diritti naturali e del garantismo costituzionale
        
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        STATO DI NATURA PACIFICO PER LOCKE
- - - - Questo vale non solo per il clero, ma anche per lo Stato. I cittadini quindi devono sottomettersi a quest’ultimo.
      - I giusnaturalisti non sono d’accordo con questa dottrina ed ammettono il diritto di resistenza.
        
        I Giusnaturalisti cercano di sganciare la sovranità da un’origine divina e cercano di attribuirla agli uomini senza bisogno di risalire a Dio.
        
        I giusnaturalisti muovono da un ipotetico stato di natura.
        
        STATO DI NATURA: condizione di innocenza, l'uomo vive in uno stato di uguaglianza, libertà e felicità.
        
        con la civilizzazione e la proprietà privata si passa a una situazione di reciproco asservimento, di disuglianza e infelicità.