Sindrome neurologica caratterizzata da alterazione della attività biolelettrica del cervello, dovuta ad una improvvisa ed incontrollata attività elettrica di un gruppo più o meno localizzato di cellule cerebrali, che producono in maniera ricorrente e improvvisa, manifestazioni con improvvisi e violenti movimenti convulsivi dei muscoli volontari, e improvvisa, manifestazioni con improvvisi e violenti movimenti convulsivi dei muscoli volontari, e possibile perdita di coscienza, dette "crisi epilettiche" (sensitive, psichiche, neurovegetative e motorie).
Nel Grande male, le convulsioni tendono a ripetersi e non vi è una causa sottostante rilevabile nell'immediato
Nel Piccolo male, la manifestazione epilettica è caratterizzata da “crisi di assenza” senza compromissione dello stato di coscienza e atti convulsivi.
Cause
nella maggior parte dei casi l'eziologia non è nota (varie mutazioni genetiche, cause pre, peri e post natali)
Gli attacchi epilettici sono il risultato dell'attività eccessiva e
anormale di neuroni della corteccia cerebrale
Terapie
farmaci antiepilettici anticonvulsivanti), che stabilizzano le proprietà elettriche della membrana
neuronale, impedendo scariche elettriche spontanee