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IL DOPOGUERRA E IL FASCISMO - Coggle Diagram
IL DOPOGUERRA E IL FASCISMO
Negli anni successi alla
fine della Prima guerra mondiale l'Europa
dovette attraversare una grave crisi
ECONOMICA
e
SOCIALE
.
ECONOMICA
Molte indistrie nate e cresciute su forniture militari fallirono
Non c'era più lavoro per tutti
SOCIALI
Nascono molte rivolte e manifestazioni contro la crisi economica
La
mancanza di lavoro
portò quindi ad aumentare sempre più il tasso di
DISOCCUPAZIONE
e di
INFLAZIONE
La crisi ebbe delle ripercussioni politiche sia sui paesi sconfitti (
GERMANIA
) sia sugli stati vincitori e con regimi di tipo liberale.
FRANCIA
e
GRAN BRETAGNA
non abbandonano la via verso la
DEMOCRAZIA
L'Italia apre le porte ad un regime
DITTATORIALE
Gl
i EFFETTI ECONOMI
della guerra in Italia furono molto gravi
A
NORD
il lavoratori agricoli reduci sono troppi e fanno fatica a trovare lavoro
Gli
STATI UNITI
ridussero il numero di immigrati che erano disposti ad accogliere
A
SUD
i contadini aspettano invano le loro terre promesse
La disoccupazione aumenta sempre più colpendo anche grandi centri meccanici e siderurgici come
TORINO, MILANO e GENOVA
Aumenta l'
INFLAZIONE
ripercuotendosi sulle condizioni di vita
SVALUTAZIONE DELLA LIRA
rispetto ad altre monete
Nel 1919 abrogò il
NON EXPEDIT
favorendo la nascita del partito popolare.
Nel novembre dello stesso anno avvengono le elezioni ed ha la meglio il
partito socialista
che si divide in
RIFORMISTI
: volevano andare incontro ai bisogni delle classi lavoratrici
MASSIMALISTI
: puntavano ad una soluzione più radicale cioè alla realizzazione della società socialista
Il 1919 e il 1920 sono gli anni del
BIENNO ROSSO
.
In Italia si verificano proteste e manifestazioni dei lavoratori.
Tutto ciò favorì la crescita di
FORZE POLITICHE
più estreme e violente come il
MOVIMENTO FASCISTA
Alla
conferenza di pace di Parigi
l'Italia non ottiene tutti i territori previsti del patto di Londra del
1915
.
Nasce lo slogan della
VITTORIA MUTILATA
contro il governo che accresce le tensione nel paese
Nasce il
MOVIMENTO FASCISTA
guidato da
BENITO MUSSOLINI.
Egli fu un membro del Partito Socialista, lasciò poi il partito dopo aver assunto posizioni interventiste fondando nel MARZO
1919 I FASCI ITALIANI DI COMBATTIMENTO
trasformati nel
1921 in PARTITO NAZIONALE FASCISTA
Il successo del fascismo è favorito da:
-L
'APPOGGIO DI PROPRIETARI AGRARI E INDUSTRIALI
e di molti liberali
-
MANCATA REAZIONE DAL MOVIMENTO OPERAIO
-
APPOGGIO DI FUNZIONARI E ORGANI DELLO STATO
1922: SCIOPERO GENERALE
28 ottobre
1922: MARCIA SU ROMA
INIZIO
ERA FASCISTA
Nel 1922 Mussoli formò IL
SUO PRIMO GOVERNO
formato da esponenti del partito ma anche cattolici e liberali.
Vuole instaurare un nuovo
REGIME POLITICO
sempre più AUTORITARIO.
-Nel 1923 nasce il GRANDE CONSIGLIO DEL FASCISMO
-Nasce anche la MILIZIA VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE
1924: DELITTO GIACOMO MATTEOTTI (deputato socialista)
Viene creato lo stato fascista e tra il 1925 e il 1926 vengono promulgate le
LEGGI FASCISTISSIME
vennero sciolti e dichiarati illegali i partiti politici
abolizione diritto di sciopero
abolizione libertà di stampa
istituzione OVRA (polizia segreta fascista)
furono messe fuori legge le organizzazioni sindacali
Grand parte dei poteri si concentrano nella mani di Mussolini (il duce) che ora
non dipende più dal parlamento
ma che deve riconoscere le sue azioni solo al re
Lo stato fascista interviene anche sull'economia di mercato per raggiungere l'autosufficienza e l'economia (
AUTARCHIA
)
SQUADRE D'AZIONE (squadristi)
OCCUPAZIONE DELL FABBRICHE colpì molto l'occupazione pubblica