bisogna considerare la persona nelle condizioni materiali, sociali, abitative, relazionali, culturali, entro cui è inserita. Perché sono quelle le coordinate che poi danno senso all'esistenza della persona. In seconda battuta è importante non trascurare le difficoltà che emergono dal contesto della persona. In qualche modo la psicologia sociale viene in aiuto, sottolineando l'errore fondamentale della produzione, cioè la tendenza ad attribuire alle persone la responsabilità delle proprie azioni. Un elemento importante per lavorare nel territorio o nella rete è rappresentato dal fatto che il disagio derivi dal simbolico senso di solitudine provata che la persona sperimenta quando si sente esclusa, e non si può risolvere soltanto attraverso la rete formale. Ma nella nostra realtà di Welfare è importante anche la rete l'informale, che è accompagnata e alimentata dal settore non profit, sempre più spesso l’associazionismo che diventa un cuscinetto per i servizi informali ma soprattutto per la persona che soffre e per i caregiver.