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RIFORMA DEL DIRITTO PRIVATO TRA IL 1789 E IL 1794 - Coggle Diagram
RIFORMA DEL DIRITTO PRIVATO TRA IL 1789 E IL 1794
diritto di proprietà
nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1789 si assiste all'abolizione del feudalesimo
si sarebbe realizzata compiutamente solo nel 1793
si registra il passaggio dalle proprietà medievali (dominio diviso) al proprietario unico ed esclusivo
già individuato da
Grozio
Locke
il principio della proprietà costruita sul soggetto lo si ritrova nell'art. 17 della Dichiarazione dell'89
La proprietà essendo un diritto inviolabile e sacro, nessuno può esserne privato, salvo quando la pubblica necessità, legalmente constatata, lo esiga in maniera evidente, e a condizione di una giusta e preventiva indennità
non si riesce a comprendere se i membri dell'assemblea politica abbiano come riferimento Locke o Rousseau
per LOCKE la proprietà è il diritto naturale per eccellenza che lo stato deve riconoscere
per ROUSSEAU il diritto di proprietà è una creazione della società
diritto politico
diritto di creazione razionale
sulla scia di questo orientamento BECCARIA asserisce che il diritto di proprietà è
il diritto di proprietà è il terribile e non necessario diritto
dimensione si può affermare quasi comunistica del diritto di proprietà
Creazione sociale comporta che lo stato possa fianco abolire la proprietà
tale impostazione prevale ma solo nel 93
la vendita dei beni nazionali
nasce con l'obiettivo di ridistribuire i beni della nobiltà e della curia a
contadini
lavoratori
per evitare una insorgenza di un feudalesimo nuovo
I lotti in vendita dovevano essere di dimensioni modeste (piccolo imprenditore)
La francia deve sostenere le spese di guerra del 1792
per far cassa si mettono all'asta anche appezzamenti di dimensioni maggiori
emerge la figura del nuovo proprietario terriero
è la rivoluziona ad aver creato la borghesia e non viceversa