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Giovanni Boccaccio (539-540-541) - Coggle Diagram
Giovanni Boccaccio (539-540-541)
nasce a Firenze o a Certaldo nel 1313 figlio di Boccaccino di Chellino e di una donna che non si sa chi è
nel 1327 con il padre si trasferisce a Napoli dove l'uomo spera che il figlio si appassioni al mondo degli affari e dei commerci ma in questi anni boccaccio inizia a leggere i classici latini e greci . l'opera dantesca
il padre mercante lo accoglie in casa per imparargli lo stesso lavoro ma presto emerge la sua vocazione letteraria
fu accolto alla corte di Roberto II d'Angio e questi anni sono importanti per lo scrittore perché osserva la varia umanità come la nobiltà , borghesia , popolo che poi parlerà nel decameron
a Napoli Boccaccio incontra una donna Fiammetta in una chiesa e subito se ne innamora
nel 1340 ritorna a Firenze con la speranza di poter ritornare a Napoli ma negli anni dopo va prima a ravenna e poi a Forlì
il ritorno a firenze
ma nel 1348 ritorna a Firenze dove c'è la peste che parlerà nel decamerion che è la sua opera piu importante formata da 100 novelle la cui narrazione prende spunto dal esperienza della morte nera
e fu costretto a rimanere a firenze e si abituo alla vita borghese e si fece conoscere per le sue doti culturali e diventa uno scrittore stimato
quando il padre mori lui amministro il patrimonio famigliare e si occupo del fratellastro Jacopo
avere assistito al epidemia di peste provoca in Boccaccio un cambiamento interiore
infatti aveva perso molte persone care come i 3 figli
è importante in quegli anni l'amicizia con Francesco Petrarca che lo conducono in una riflessione spirituale
Boccaccio incontro Petrarca la prima volta a Firenze poi Padova , Milano , Venezia
frequentare Petrarca fa si che Boccaccio scrive non solo per il piacere dei lettori ma per impegno morale e religioso per trasmette un messaggio spirituale
Petrarca aveva assunto gli ordini minori invece Boccacio ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale
alcuni amici di Boccaccio partecipano a una configura anti governativa a Firenze e questa situazione lo mette in cattiva luce agli occhi delle autorità e si ritira a Certardo dove si dedica alla lettura , studi e composizione di opere
Boccaccio in una sua lettera contrappone la vita di città con quella di campagna
il comune fiorentino gli da un ultimo incarico cioè il commento alla commedia dantesca
Boccaccio fa questa esposizione nella chiesa di Santo Stefano di Badia ma questo finisce nel 17esimo canto del inferno per problemi di salute infatti boccaccio muore in povertà il 21 settembre del 1375 a Certardo