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I CAMBIAMENTI CLIMATICI - Coggle Diagram
I CAMBIAMENTI CLIMATICI
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L’anno più caldo è stato il 2016, seguito dal 2019.
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Lo strato superficiale dell’oceano è quello che si sta scaldando di più: di almeno 0.1°C ogni dieci anni.
Anche se le emissioni antropogeniche di gas serra smettessero oggi, l’oceano continuerebbe ad assorbire l’eccesso di calore per molti anni a venire.
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nel tempo, nel livello del mare, nello scioglimento dei ghiacci, nella vita marina
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Un aumento delle temperature provoca un aumento dell’evaporazione dell’umidità terrestre e acquatica, che si va ad accumulare nell’atmosfera.
Più umidità nell’atmosfera può portare ad un aumento della portata e della frequenza delle precipitazioni.
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Un periodo di siccità è un periodo esteso di tempo secco causato da una mancanza di precipitazioni che porta ad una scarsità di acqua nei primi metri del suolo.
Recentemente, i periodi di siccità sono diventati più lunghi ed estremi in tutto il mondo, in particolare nei tropici e sub tropici.
Un periodo di siccità comporta una diminuzione dell’acqua che viene usata per bere, irrigare i raccolti, produrre elettricità attraverso dighe idroelettriche e molto altro.
Effetti: questo può avere effetti negativi su molti fronti, come l’agricoltura, l’allevamento e la salute delle popolazioni affette.
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Uragani, tornado e altre tempeste tropicali ottengono la loro energia da acqua oceanica calda.
Un riscaldamento delle acque oceaniche comporta un aumento nell’intensità di questi eventi, con venti e pioggia più forti.
Negli ultimi 20 anni, nell’Oceano Atlantico sono stati registrati
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Il riscaldamento climatico comporta anche un aumento della frequenza e intensità di temporali e tempeste di neve in certe zone.
Effetti: tutte queste tempeste causano inondazioni; danneggiando edifici, strade e altre infrastrutture; distruggendo i raccolti; e mettendo in pericolo le vite delle comunità colpite.
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Si prevede che la copertura nevosa diminuirà in buona parte del mondo. Cambiamenti in questa direzione sono già stati osservati.
Effetti: riduzione dell’acqua usata per bere e irrigare, con conseguenti problemi alle comunità e agli habitat afflitti; problema per il turismo invernale (sci e snowboard).
La copertura nevosa segue cicli stagionali: si accumula d’inverno e si scioglie durante la primavera e l’estate.
Il riscaldamento globale implica una transizione delle precipitazioni da forma nevosa a piovosa, e uno scioglimento della neve più rapido.
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I ghiacciai di tutto il mondo sono stati in ritirata per almeno gli ultimi 50 anni, e il tasso di fusione sta aumentando.
Se le temperature continueranno ad aumentare, i ghiacciai continueranno a fondersi, e alcuni potrebbero scomparire completamente.
Effetti: aumento del livello del mare, scomparsa in alcune aree dell’acqua per bere e irrigare.
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Lo scioglimento di neve, ghiaccio e permafrost porta all’innalzamento del livello del mare.
L’aumento della temperatura dell’oceano porta all’espansione delle molecole d’acqua, che tutte insieme contribuiscono alla salita del livello del mare.
Negli ultimi 100 anni, il livello medio del mare nel mondo è aumentato di quasi 20 centimetri.
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Nell’oceano, l’anidride carbonica fa reazione con l’acqua salata e forma l’acido carbonico.
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Acque troppo acide ostacolano la crescita dello scheletro dei coralli e la costruzione dei gusci protettivi dei crostacei.
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I raccolti hanno bisogno delle giuste condizioni per crescere, tra cui:
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Impatti negativi anche dovuti a siccità, inondazioni ed eventi estremi
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I raccolti hanno bisogno delle giuste condizioni per crescere, tra cui:
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Impatti negativi anche dovuti a siccità, inondazioni ed eventi estremi
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Molte parti del mondo ricevono già poca acqua, i cambiamenti climatici stanno peggiorando questo problema.
L’aumento delle temperature, i cambiamenti nelle precipitazioni, lo scioglimento prematuro delle nevi e dei ghiacciai, gli aumenti dei periodi di siccità, l’aumentata evaporazione e altri fattori influenzano la quantità di acqua dolce superficiale e di acqua sotterranea.
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Molte parti del mondo ricevono già poca acqua, i cambiamenti climatici stanno peggiorando questo problema.
L’aumento delle temperature, i cambiamenti nelle precipitazioni, lo scioglimento prematuro delle nevi e dei ghiacciai, gli aumenti dei periodi di siccità, l’aumentata evaporazione e altri fattori influenzano la quantità di acqua dolce superficiale e di acqua sotterranea.
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I cambiamenti climatici avranno un impatto sulla quantità di energia di cui abbiamo bisogno e su quando ne abbiamo bisogno.
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con un innalzamento delle temperature, più persone avranno bisogno di tenersi fresche usando l’aria condizionata;
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I cambiamenti climatici potrebbero anche mettere in difficoltà la produzione di certi tipi di energia.
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Certi tipi di inquinanti atmosferici, come l’ozono, possono causare asma e altre condizioni polmonari ancora peggiori.
L’ozono trovato nelle zone di alta atmosfera che abbiamo studiato sino ad adesso è chiamato “ozono buono”.
L’ozono può anche essere trovato vicino alla superficie terrestre, dov’è considerato “ozono cattivo”. È l’ingrediente principale dello smog, ed è quindi dannoso per le persone che lo respirano.
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La maggior parte delle piante e degli animali del nostro Pianeta vivono in aree con specifiche condizioni climatiche.
Ogni cambiamento del clima di un’area può influenzare le piante e gli animali che ci abitano, così come la composizione dell’intero ecosistema.
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Molte piante iniziano a crescere e a fiorire prima in primavera e a sopravvivere più a lungo in autunno.
Alcuni animali hanno un periodo di ibernazione più corto, e stanno iniziando a migrare in periodi diversi.
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La distruzione e il cambiamento degli habitat naturali causa enormi cambiamenti nelle abitudini di fauna e flora di tutto il mondo.
Un campione di 4000 animali da tutto il mondo mostra che quasi metà sono in spostamento. Le specie, sia terrestri che marine, migrano verso le regioni più fredde con velocità sempre maggiori.
Per esempio, l’aumento delle temperature ha portato alci e lepri in luoghi dove non erano mai stati visti. Questi spostamenti possono arrecare danni alle specie locali e portare al cambiamento della dieta delle popolazioni autoctone.
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Le barriere coralline possono essere trovate nelle basse acque tropicali, sono composte da milioni di animali chiamati coralli e fungono da habitat ad innumerevoli specie di pesci e altre creature oceaniche.
Gli oceani si stanno acidificando a causa dell’alta concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. L’acidificazione e l’aumento di temperature danneggiano le barriere coralline.
La perdita delle barriere coralline ridurrà gli habitat di molte di queste creature marine, e interromperà la catena alimentare che lega tutti gli organismi viventi dell’oceano.
Anche fare immersioni, fare snorkeling e andare in barca in queste zone può danneggiare i coralli.
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Con la temperatura dell’aria che continua ad aumentare, si prevede che la stagione sciistica diventerà sempre più corta e meno nevosa.
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Questo avrà effetti negativi anche sulle aziende, ad esempio i comprensori sciistici, gli hotel e i ristoranti di montagna.
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L’innalzamento del livello del mare e l’intensificazione di tempeste tropicali danneggiano le zone umide costiere.
Le zone umide costiere proteggono le coste dalle inondazioni e fungono anche da habitat per molti tipi di piante e animali.
L’innalzamento del livello del mare comporta inondazioni di acqua salata in parti di queste zone, e ciò riduce l’habitat naturale di molti animali e piante.
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L’uomo sta aggiungendo sabbia a certe spiagge per rimpiazzare la sabbia che è stata portata via dal mare.
Si potrebbe decidere di costruire barriere o altre strutture finalizzate a proteggere le coste dall’erosione.
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