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Il 1943 in Italia - Coggle Diagram
Il 1943 in Italia
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La fine del fascismo
Nel marzo 1943 a Torino e in altre città del Nord vi furono degli scioperi degli operai contro il carovita: i primi
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Anche il re, che aveva fino ad allora sostenuto il fascismo, fece sapere a Mussolini che bisognava «sganciare le sorti dell'italia da quelle della germania.>>
Di fronte a questa situazione, il Gran Consiglio del Fascismo votò la sfiducia a Mussolini (25 luglio 1943). Lo stesso giorno il re informò il duce che aveva affidato l'incarico di formare un nuovo governo al maresciallo
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L’armistizio
Il nuovo primo ministro, il maresciallo Badoglio, il 3 settembre firmò a Cassibile, in Sicilia, l'armistizio con gli Alleati. L'armistizio venne reso noto l'8 settembre.
Il 9 settembre il re e Badoglio abbandonarono Roma per porsi al sicuro a Brindisi, lasciando il Paese allo sbando.
I Tedeschi occuparono l'Italia centrale e settentrionale e il 12 settembre liberarono Mussolini che era agli arresti sul Gran Sasso.
Hitler consenti al duce di fondare nel Nord la Repubblica Sociale Italiana, con sede a Salò, una cittadina sul lago di Garda.
È un regime che poteva sopravvivere solo grazie all’appoggio tedesco.
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A - il Centro-Nord governato dalla Repubblica di Salò, sostenuta dai Tedeschi;
B- il Sud, dove sopravviveva il Regno d'Italia con l'appoggio degli Alleati.
L'8 settembre 1943 molti Italiani sperarono che la guerra fosse finita, invece stava iniziando la fase più drammatica.
Lessico
Armistizio: accordo fra due Stati in guerra che decidono di sospendere le ostilità per un certo periodo.la cessazione momentanea della guerra può essere decisa per diversi motivi: nel caso dell’Italia durante la seconda guerra mondiale si trattava di un preludio alla pace definita: in altri casi si decide un armistizio per consentire il soccorso dei feriti o l l’approvvigionamento di viveri per i civili oppure per come condizione per avviare le trattative di pace tra le parti in conflitto.