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Il Verismo
In Italia, verso la fine dell'Ottocento, si afferma un nuovo genere letterario rappresentato principalmente da Giovanni Verga
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Le sue opere mirano a raccontare la realtà autentica e le storie di vita quotidiana delle classi più disagiate
In Italia nel 1890 la prima opera che si ispira a questo movimento è la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (omononima novella di Verga)
Seguirà poi, l'anno sucessivo, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo
Cavalleria Rusticana e Pagliacci (opere in atto unico e di breve durata), per molti diventano immediatamente una sorta di manifesto musicale verista (in seguito verrano sempre rappresentate insieme)
Con Mascagni e Leoncavallo nasce così la giovane scuola italiana, alla quale aderiranno molti altri musicisti tra cui Umberto Giordano, Francesco Cilea e Alberto Franchetti
Lo stile musicale della scuola verista tende a esaltare con grande enfasi la vocalità, amplificando con la forza della voce il dramma sociale dei personaggi
Tuttavia, ciò non è condiviso da tutti; alcun i autori contemoranei come Alfredo catalani, Riccardo Zandonai, Italo Montemezzi e Giacomo Puccini scelgono di rappresentare altre situazioni ispirate alla scrittura wagneriana e alla tradizione operistica del tardo Romanticismo
Giacomo Puccini si distingue in modo particolare perchè riesce a condensare tutti i linguaggi musicali della sua epoca mantenendo allo stesso tempo la tradizione operistica italiana.
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In Francia, nello stesso periodo, un'identica corrente di pensiero viene portata avanti da Emile Zola e Victor Hugo
Curiosità
Nelle opere liriche spesso ricorre il brindisi, come nella Traviata di Verdi, nel Tabarro di Puccini e nella Cavalleria Rusticana di Mascagni (quando il protagonista Turiddu, uscendo dalla chiesa dopo la messa di Pasqua, invita gli amici a festeggiare con lui sulle note di Viva il vino spumeggiante; durante il brindisi viene provocato da Alfio che lo sfida a duello
Edoardo Sonzogno e Giulio Ricordi sono stati protagonisti diretti della vita musicale italiana, perchè noleggiavano spartiti delle opere liriche delle quali avevano l'esclusiva della pubblicazione (avevano il monopolio mondiale di tutto il repertorio operistico italiano e francese); chiunque avesse voluto mettere in scena un'opera lirica doveva pagare una percentuale a uno di loro due per l'utilizzo degli spartiti
I teatri
Vengono progettati con alcune caratteristiche adatte alla rappresentazione dei melodrammi: palcoscenici di grandi dimensioni e ampi golfi mistici e buche orchestrali, cioè lo spazio riservato all'orchestra, posto a un livello più basso della platea.
Teatri dell'Ottocento
In questi anni il Teatro San Carlo di Napoli viene utilizzato anche per le opere liriche, ma è il Teatro alla Scala di Milano che in quest'epoca diventa uno dei treatri lirici italiani per eccellenza
Anche nel resto d'Europa si costruiscono importanti teatri dedicati all'opera lirica: a Parigi viene costruito il Teatro dell'Opera e a Montecarlo il Grand Theatre. In Germania famosissimo è il Festspielhaus di Bayreuth riservato alla rappresentazione dei drammi di Wgner
Templi moderni
Oggi esistono molti templi della lirica costruiti secondo le moderne concezioni architettoniche, come Il Metropolitan Opera House di New York e il Sydney Opera House di Sydney. Dal 1911 anche l'Arena di Verona è da inserire tra i palcoscenici della lirica più importanti a livello mondiale