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L’esperimento di Griffith - Coggle Diagram
L’esperimento di Griffith
Fattore di trasformazione è il nome dato da Frederick Griffith al materiale ereditario nel 1928
fece un esperimento: prese un topo vivo e gli iniettò batteri vivi del ceppo S e il topo morì (virulento)
se nel corpo del topo non ci sono batteri vivi il topo vive e scopre che se i batteri vivi vengono messi ad alte temperature i batteri muoiono
nel 1944 Oswald Avery dimostrò che il fattore di trasformazione era il DNA
prima dimostrò che i batteri virulenti del ceppo S vengono omogeneizzati e filtrati
poi si trattano enzimi che distruggono selettivamente l'RNA, il DNA o le proteine
poi si aggiungono i campioni (trattati a colture) di batteri del ceppo R
poi le colture tratte con RNasi e con proteasi contengono batteri del ceppo S (proteina) trasformati
mentre la coltura trattata con DNasi non contiene batteri del ceppo S trasformati
tuttavia si riteneva il DNA troppo semplice, rispetto alle proteine, per essere il materiale genetico
Nel 1952 Alfred D. Hershey e Martha Chase dimostrarono che il DNA era il materiale genetico e fecero degli esperimenti sui Batteriofagi (ossia dei virus a struttura testa-coda)
in cui il materiale genetico è contenuto nella testa e l'involucro è costituito da proteine
questi marcarono diversi virus con due isotopi radioattivi, Zolfo e il Fosforo
lo Zolfo è un componente delle proteine ma non del DNA, mentre il Fosforo è un importante componente del DNA
i due scienziati fecero in modo che i fagi infettassero le cellule batteriche
dopo l'infezione i fagi fuori dalle cellule batteriche, furono separate grazie a un frullatore e dopo di che, i batteri furono separati dalle particelle virali grazie ad una centrifuga
e visto che i fagi erano più leggeri dei batteri, si sono trovati nel sopranatante (nel liquido) mentre i batteri nel pellet (sul fondo)
la scoperta della struttura del DNA:
negli anni 50 Rosalind Franklin utilizzò il metodo della cristallografia a raggi X per studiare la disposizione delle molecole che formano il DNA
e notò che la molecola del DNA era a forma di doppia elica
la disposizione chimica: il DNA è un polimero di nucleotidi ed era composta da una molecola di desossiribosio, un gruppo fosfato e da una base azotata
il chimico austriaco Erwin Chargaff trovò alcune regolarità nella struttura del DNA:
la percentuale dei 4 tipi di nucleotidi è sempre nel dna di cellule provenienti da tessuti diversi dello stesso individuo
la composizione del dna non è mai influenzata da fattori esterni, come l'età
il rapporto tra la percentuale delle 2 purine varia da una specie all'altra
in tutte le specie, la quantità di adenina è uguale a quella della timina, e quella di guanina è uguale a quella di citosina