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DECRETI ATTUATIVI RIFORMA MORATTI - Coggle Diagram
DECRETI ATTUATIVI RIFORMA MORATTI
D.Lgs 59/04: Norme scuole infanzia e primo ciclo d'istruzione
Conduce agli allegati che portano alla personalizzazione del percorso degli studenti
Punta a ridurre la dispersione
Deriva anche dal massiccio numero di nuovi immigrati
Come conseguenza aumentano considerevolmente i diplomati
Questi obiettivi vanno a comporre il profilo d'uscita che devono possedere gli studenti al termine del primo ciclo d'istruzione
Il cosiddetto PECUP (PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE ) che viene dato al termine dei primi 3 ordini di scuola (infanzia, primaria e SSIG)
Ne consugue la necessità di un mutamento della preparazioni dei docenti che deve comprendere anche competenze pedagogiche
Da qui il nuovo impianto di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e le scuole di specializzazione per la scuola secondaria
Questi obiettivi devono portare all'acquisizione di competenze e non più di conoscenze acquisite o meno e uguali per tutti
I 4 allegati contengono..
Indicazioni nazionali scuola infanzia
Indicazioni nazionali scuola primaria
Indicazioni nazionali SSIG
Per la prima volta viene scelta quella denominazione alternative al termine scuola media
Indicazioni nazionali per il Profilo dello studente al termine dei 3 ordini
Puntano a avvicinare il nostro sistema di istruzione a quello anglosassone
Le nuove indicazioni furono completamente evolute e definite 8 anni dopo col Ministero Fioroni prima e col Ministero Profumo poi (2012 - indicazioni attualmente vigenti per il primo ciclo d'istruzione)
Fu il primo decreto attuativo della L. delega 53/03
Fu dirimpente per l'introduzione del monte ore
Eliminò la contemporanea presenza di 2 maestre pre la stessa classe
Rimise ai genitori la possibilità di scelta dell'offerta formativa fra le diverse organizzazione orarie tra modelli da 27 a 40 ore
Rimane il meccanismo di definizione dell'offerta formativa e la conseguente programmazione in funzione della scelta delle famiglie
Permane il meccanismo del montore, ulteriormente confermato dal Ministero Gelmini
D.Lgs 286/04: Istituzione del Sistema Nazionale di Valutazione
Nasce il sistema INVALSI
Istituto nazionale per la valutazione del sistema d'istruzione
Fu un esigenza dettata dall'uniformarsi al sistema europeo e un servizio pubblico verificabile dal cittadino con strumenti concreti
prima c'era il CEDE definito da Berlinguer
Si preferì valutare le prestazione degli studenti e non dei docenti presupponendo che fossero consequenziali
Obbligo formazione e alternanza
D.Lgs 77/05 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione
introduceva il diritto/dovere alla formazione sino a 18 anni, in pratica istituendo l’obbligo formativo
il decreto 76 per la prima volta istituiva l’anagrafe nazionale, una banca dati nazionali in grado di monitorare il fenomeno della dispersione scolastica
Dava la possibilità di evadere l'obbligo d'istruzione anche nella formazione professionale e non solo nel sistema di istruzione
Ne nasce un dibattito che si conclude nel 2017 con i decreti delegati della cosiddetta Buona scuola
D.lgs. 77/05: Norme generali all'alternanza scuola-lavoro
Introduceva il concetto di scambio tra scuola e mondo del lavoro in quanto veniva per la prima volta delineata l’alternanza scuola lavoro
L’art 2 del provvedimento definisce le finalità dell’alternanza in maniera valida tuttora anche se ridefinita nella nuova versione dei PCTO
L’alternanza aveva già allora finalità orientative e di «acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro»
introduzione di una figura di tutoraggio dello studente, con un docente e una figura dell’ente di riferimento che lo accompagnano nel percorso
Questa definizione sviluppa per la prima volta il rapporto «one to one» tra docente e studente che è una conseguenza della personalizzazione
Il affrontava anche il nodo della valutazione, risolvendolo con un collegamento al sistema dei crediti formativi introdotto dal Ministro Berlinguer nella riforma della maturità
il decreto 77 introduce per la prima volta l’integrazione tra il sistema della formazione professionale e quello dell’istruzione
Riforma del II Ciclo e della formazione dei docenti
D.lgs. 226/2005: Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione
Si delineava un sistema di istruzione secondaria duale, con i licei quinquennali con accesso all’università e gli istituti tecnici e professionali quadriennali e destinati alla gestione regionale
non venne mai attuato, ma introdusse alcuni elementi che poi hanno condizionato le riforme successive
per ‘salvare’ dalla regionalizzazione alcuni indirizzi tecnici molto prestigiosi introduceva il liceo tecnologico e quello economico, che poi daranno vita agli attuali licei delle scienze applicate e Les
si avviava per la prima volta il sistema duale che all’interno dei professionali consente di acquisire le qualifiche professionali
Oltre al tecnologico e all’economico la riforma del secondo ciclo della Moratti introduceva il liceo musicale e coreutico e quello delle scienze umane per recepire la riforma berlingueriana dell’istruzione magistrale e della formazione musicale
oltre a introdurre anche per questo ciclo obbiettivi e indicazioni nazionali, compare per la prima volta il limite minimo di frequenza (introdotto anche nella secondaria di primo grado)
Anzichè ridurre di un anno la SSIG, ridusse la SSSG di un anno negli istituti tecnici
si introduceva per la prima volta il concetto di laurea magistrale abilitante per l’insegnamento secondario
si stabiliva che tutta la formazione dei docenti (iniziare ed in servizio) era di competenza delle università
D.lgs. 227/2005: Definizione delle norme generali in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento
I due decreti non vennero mai attivati perché riformati dal successivo Governo (Ministro Fioroni)
*Molte delle previsioni normative contenute nel 226 però vennero riprese nella riforma Gelmini.
il 227 non venne attuato nemmeno da Gelmini, che preferì istituire i cosiddetti TFA
la forte contrapposizione sindacale e sociale rallentò le riforme della Moratti sino a impedire l’entrata in vigore della più parte di esse entro il 2006
Moratti ebbe il merito di riformare i decreti di Berlinguer senza smentirne l’impianto generale, decretando definitivamente il cambiamento rispetto alla scuola della prima repubblica
effetto involontario dell’azione della Moratti fu far comprendere alla politica che la scuola non poteva essere sottoposta continuamente ad un’azione di riforma
il successore Fioroni non propose a propria volta una riforma complessiva del sistema ma iniziò una politica di sistemazione del quadro normativo poi proseguita dai suoi colleghi