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PSICO CLINICA (Rimondini slides 1 2 3 4) STRUMENTI della, IPOTESI,…
PSICO CLINICA (Rimondini slides 1 2 3 4)
STRUMENTI
della
sono 4
OSSERVAZIONE
COLLOQUIO CLINICO
RELAZIONE
STRUMENTI PSICO DIAGNOSTICI
RELAZIONE TERAPEUTICA
relazione tre 2 persone
una che
ha bisogno
l'altra che è in possesso di strumenti e mezzi per colmare o alleviare la condizione di bisogno
l'ALLEANZA TERAPEUTICA è predittore dell'esito ed ha
VALORE
CONOSCITIVO
perché arricchisce e completa le info utili nel percorso valutativo/diagnostico
VALORE
CORRETTIVO/RIPARATORIO
la relazione permette
di rivivere e rielaborare eventi traumatici
di confrontarsi con patterns relazionali più sani e trovare risposte ai propri bisogni
VALORE
MOTIVAZIONALE/TRASFORMATIVO
la cooperazione con il terapeuta stimola e supporta il paziente che può mettere in atto nuovi comportamenti o schemi di lettura
COMPETENZE RELAZIONALI
la CURA
è il fine della presa in carico
la RELAZIONE (necessita di empatia)
è il mezzo per raggiungere tale fine
è uno scambio dinamico tra individui
il TERAPEUTA
è il mezzo della cura
EMPATIA e INTELLIGENZA EMOTIVA
EMPATIA
significa PERCEPIRE il mondo interiore dell'altro, come se fosse il nostro, mantenendo tuttavia la CONSAPEVOLEZZA della sua ALTERITà
INTELLIGENZA EMOTIVA
saper identificare le emozioni proprie ed altrui e IMPIEGARLE per FACILITARE il PENSIERO
utilizzare in modo efficace la conoscenza emotiva
percepire ed esprimere
emozioni
, COMPRENDENDO E REGOLANDOLE in se stessi e negli altri
OSSERVAZIONE
4 ambiti
PSICOTERAPIA
è strumento periodico di verifica cambiamenti (monitoraggio)
EDUCATIVO/
RIABILITATIVO
è fonte di info relative al contesto e al modo in cui il paziente si relaziona ad esso
COLLOQUIO CLINICO
in questo ambito è occasione di analisi del comportamento interpersonale del paziente
RICERCA
è uno strumento di esplorazione di un fenomeno
ELEMENTI che si possono osservare
SILENZIO
ASPETTO ESTERIORE
NON VERBALE
AUTOMONITORAGGIO
tecnica intermedia tra valutazione soggettiva e osservazione
tecnica d'elezione per gli eventi interni (emozioni, pensieri)
il soggetto stesso osserva i propri comportamenti
provoca reattività: l'automonitoraggio di un comportamento indesiderato porta ad una sua piccola riduzione
RISCHI ed ERRORI
possibili bias legati alla presenza dell'osservatore (es: desiderabilità sociale)
limitata oggettività e standardizzazione
tendenza a confermare aspettative/dati che supportano ipotesi
COLLOQUIO CLINICO
DEFINIZIONE
SITUAZIONE CARATTERIZZATA
dall'interazione fra almeno 2 pax A e R
in cui
A svolge una funzione professionale
R è un cliente/paziente
in un luogo (setting) proprio ad A o R
e avendo
scopi e aspettative
per questo incontro non
PROCESSO di RICERCA ATTIVA
che utilizza
materiale cognitivo-verbale
osservazione del comportamento
relazione
STRUTTURA
1 INIZIARE L'INCONTRO
con domande aperte e non direttive
2 RACCOLTA INFO
tecniche
chiarificazione, verifica e sintesi
commenti sulle emozioni e riflessivi
domande aperte direttive e non direttive
dell'agenda del paziente
3 ESPLORARE I PROBLEMI
tecniche come sopra ma anche domande chiuse
specificare e approfondire le info
specificando meglio le info emerse e raccogliendo info per l'agenda dell'operatore
PROCESSO DIAGNOSTICO
ITER che il paziente deve percorrere insieme al clinico allo scopo di
rilevare e circoscrivere l'ampiezza e l'entità dei disturbi lameentati
attribuire loro un significato
stabilire la strategia per ridurre, modificare o eliminare le fonti di sofferenza
RAGIONAMENTO CLINICO E DIAGNOSI
durante la raccolta info
occhio a BIAS CONFIRMATORIO
"Trovo ciò che voglio trovare!"
durante la verifica delle ipotesi
occhio a BIAS CONFIRMATORIO
cerco conferme e ignoro disconferme
RACCOLTA INFO
GENERAZIONE IPOTESI
VERIFICA IPOTESI
4 CHIARIRE E PIANIFICARE
fornire info in modo efficace e comprensibile prendendo decisioni condivise
Tecniche
chiarificazioni , verifiche e sintesi
tecniche specifiche del dare info
domande aperte e direttive
commenti sulle emozioni (se emerse)
5 CHIUDERE L'INCONTRO
TIPOLOGIE
interventi di GRUPPO
COPPIE e FAMIGLIE
interventi INDIVIDUALI
interventi sull'AMBIENTE e sulla COMUNITA'
AREE DI INDAGINE
FINALITA'
gli ambiti di competenza riguardano
la
VALUTAZIONE e COMPRENSIONE dei disagi
e delle difficoltà degli individui
per
AIUTARE
le persone a
superare problemi
già presenti
l'intervento clinico per
PREVENIRE
l'insorgenza o il peggioramento di
situazioni problematiche
,
per
FAVORIRE
negli individui lo sviluppo di a
bilità personali
e sociali al fine di
POTENZIALRE la qualità di vita o ADATTARSI
meglio a condizioni attuali di vita
l'INTERVENTO DI AIUTO
in funzione di
contesto
obiettivi
modello teorico
metodologia e tecnica
LA RICHIESTA DI AIUTO
perché?
frutto di pressioni ambientali
accettazione passiva di un'indicazione proveniente dall'esterno (non riconosciuta congruente con i propri bisogni)
se non si è in grado di individuare soluzioni di sollievo al malessere
è uno stato dinamico dell'individuo che
può modificarsi da una situazione all'altra
è interno ma influenzato da fattori esterni
può essere
INTRINSECA
colloquio richiesto dal cliente
ESTRINSECA
richiesto da una figura diversa dal paziente
CONSCIA
INCONSCIA
INCOMPLETO
attribuisce il disagio a fattori esterni (es: paziente psicotico, schizofrenico, abusatore di sostanza, bipolare)
ASSENTE
negazione completa di un disagio (resistenza aggressiva o passiva, mutacismo)
COMPLETO
Il soggetto espone i propri sintomi che riconosce come egodistonici
chi si rivolge allo psicologo per la prima volta:
avvilito
colpevolizzato
disorientato
disorientato
perplesso
imbarazzato
fattori di
impedimento
nella richiesta di aiuto
stili e modelli familiari
teoria del paziente rispetto al proprio disturbo
paura dello stigma per fattori socio-culturali
conoscenze e timori
precedenti esperienze negative
cosa succede durante il colloquio clinico?
operatore e paziente si presentano
all'incontro con una serie di obiettivi e di fattori interni, più o meno espliciti, che condizioneranno la loro interazione
l'insieme di tali elementi è definito AGENDA
del clinico
organizzata per sintomi e categorie diagnostiche
CONTRASTO COGNITIVO
spetta all'operatore di INTEGRARE la sua agenda con quella del paziente
del paziente
organizzata per problemi e aspetti emotivi
ANALISI della DOMANDA
consiste nel
formalizzare UN disagio ESPRESSO,
aiutando il paziente a individuare i suoi obiettivi e le aspettative di soluzione
bisogna considerare attentamente il MODO in cui il soggetto si è approcciato nella richiesta di aiuto
STRUMENTI PSICO DIAGNOSTICI
CARATTERISTICHE PSICOMETRICHE DEI TEST
i test psicodiagnostici necessitano di
definizione teorica
del fenomeno oggetto di indagine
definizione operativa
che permetta l'identificazione di indicatori rilevabili che forniscono "misuraiioni di specifici costrutti
es: nella depressine sono: tono umore, ideazione suicidaria, qualità del sonno...
caratteristiche che li qualificano
VALIDITA'
capacità di rilevare gli aspetti della variabile in studio
ATTENDIBILITA'
capacità di evidenziare gli aspetti del fenomeno con ridotte distorsioni tra un osservatore e l'altro o tra una misurazione e l'altre
SENSIBILITA'
capacità di misurare la diversa intensità del fenomeno
PUNTEGGIO GREZZO
punteggio ottenuto da un soggetto e costituito dal computo delle risposte individuali
non è direttamente interpretabile , ma va confrontato con i valori di riferimento (media, deviazione standard, percentili)
INTERVISTE STRUTTURATE
tecnica standard dove
contenuto e modalità delle domande sono prestabiliti
può essere usata in
fase avanzata
dell'esame psicodiagnostico
tecnica a metà strada tra l'osservazione diretta e l'autovalutazione soggettiva
perché?
dà luogo ad una classificazione o punteggio relativo a quel costrutto
consente una riduzione della varianza di informazione, interpretazione e criterio
valuta un costrutto specifico
RATING SCALES CLINICHE
STAI
Trait Anxiety Inventory
SLC-90
Symptom Check-list 90 (psicoticismo, depressione, ansia, paranoia)
CBA
Cognitive Behavioral Assestment
BDI
Beck Depression Inventory
TEST DI PERSONALITA'
strutturati per indagare
le
caratteristiche della personalità
eventuali
disturbi psicopatologici
si studiano attraverso
test o questionari
tecniche proiettive
TECNICHE PROIETTIVE
presentazione di stimoli ambigui con la richiesta al soggetto di interpretarli
raggruppabili a seconda di come lo stimolo viene strutturato
metodi interpretativi/tematici (TAT)
metodi costruttivi/grafici (test dell'albero)
metodi costitutivi/ strutturali (Rorsach)
sono selezionati in modo da toccare le variabili rilevanti della
organizzazione
della
personalità
(rapporti con figure parentali, espansine affettiva...)
richiedono una grande esperienza
TEST DI INTELLIGENZA :
Simon-Binet, WAIS/WISC, matrici progressive di Raven
diverse definizioni di intelligenza
fluida/cristallizzata (Raven)
emotiva
8 intelligenze (logico-matematica, inter/intrapersonale, musicale...)
La struttura formale del processo diagnostico è costituita da una SEQUENZA SISTEMATICA e ORGANIZZATA di APPROFONDIMENTI successivi
l'utilizzo dei test fa parte di questo iter e NON deve essere slegato dalle informazioni raccolte mediante altri strumenti (colloquio, osservazione, relazione)
un buon colloquio può sostituire un test, ma non il contrario!
:warning:
quando e perché si somministrano i test?
approfondimento mirato di un aspetto (memoria, pensieri ossessivi...)
per produrre dati utili per la diagnosi (funzionale)
confronto con dati normativi (es: ritardo mentale)
per avere elementi utilizzabili come feedback per il paziente
indicazione o no al trattamento; monitoraggio trattamento
i contesti fanno cambiare gli scopi (es: clinico, forense, accertamento invalidità, ricerca...)
situazione standardizzata
in cui il comportamento di una persona viene campionato, osservato e descritto, producendo una misura oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento
situazione standardizzata: si intende una situazione in cui tutto rimane costante, tranne il variare delle reazioni indiivduali
Il test è una misura standardizzata:
• nella somministrazione
• materiali usati
• procedura di somministrazione
• tempo utilizzato
• disposizioni verbali impartite
• dimostrazione preliminare tono di voce e mimica dell’esaminatore
• ambientazione del test
• nella attribuzione dei puntegg
componenti di un test
materiale-stimolo
foglio di notazione
manuale
griglia di correzione
:arrow_down: