Papato e Impero secondo Dante
Idea Politica di Dante.
Biografia
Riassumibile in 4 punti
Nato nel 1265 a Firenze
Teoria dei due soli
Fu esiliato da Firenze nel 1302
Estremamente appassionato di politica
Tutto ciò è spiegato nel "De Monarchia"
2.Necessità divina dell'Impero.
il mondo era guidato da due soli uno che è il potere Regio e un altro più alto e più luminoso che è il potere Papale.
perchè non ha funzionato?
la continua corruzione del clero
3.Donazione di Costantino
il papato si spingeva troppo oltre il proprio ruolo e finiva a cercare il potere temporale
Autentica, ma giuridicamente non valida.
Faceva parte dei guelfi bianchi
1.Solo il popolo di Roma può fregiarsi del titolo imperiale.
uno meno luminoso e più basso che rappresentava il potere Regio
uno più alto e luminoso che rappresentava il potere papale
Costantino avrebbe donato questi territori dopo essere stato guarito dal papa.
Dante afferma che la donazione abbia reso ricchi i papi,portato cupidigia e simonia nella chiesa
non da la colpa a Costantino, bensì ai papi che si sono fatti corrompere.
la donazione di Costantino è ritenuta un gesto di bontà, quindi
Nel "Convivio"
Impero Romano basato sul diritto divino
Tramite esso fu diffusa la pace nel mondo da parte di Dio
L'imperatore non può donare l'Impero e il Papa non può riceverlo: l'Impero appartiene al popolo romano.
1.Il Papato e l'Impero sono due organismi universali
Voluti dalla Provvidenza
Oppositori=Empi
Non devono comportarsi in modo inappropriato
Nel canto VI dell'inferno, nel girone dei golosi, Dante incontra Ciacco che profetizza della guerra civile di Firenze tra guelfi neri e guelfi bianchi
2.Devono occuparsi della Felicità
Papa=Felicità ultraterrena
Imperatore=Felicità terrena
3.L'ordine è turbato nel 1300
Necessità di ripristinarlo
4.Per rispristinare l'ordine è necessario una rigenerazione dell'uomo
Nel canto XVI del purgatorio Dante pone il Marco Lombardo che dice che uno dei due soli sia stato spento (quello del potere regio) dall'altro e quindi adesso "è giunta la spada", la guerra civile
Nel VI canto del Paradiso Dante parlerà con l'imperatore Giustiano che giudicherà i guelfi insolenti poiché criticano il simbolo sacro dell'aquila imperiale e i ghibellini ipocriti poiché cercano di usare quel simbolo solo a scopo personale
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