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LA CRISI RELIGIOSA, Il Concilio di Trento, Nella situazione di crisi…
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Nella situazione di crisi determinata dallo Scisma, sorsero nuove dottrine eretiche elaborate da teologi universitari
John Wycliff
le sue tesi si diffusero in Inghilterra, nella seconda metà del XIV secolo
egli sosteneva che la vera Chiesa era quella formata da tutti i fedeli, mentre il clero era falso e corrotto
inoltre il fedele non aveva bisogno della gerarchia ecclesiastica: poteva rivolgersi direttamente a Dio e interpretare da solo le Scritture
le sue tesi vennero dichiarate eretiche e i suoi discepoli, i lollardi, furono perseguitati
Jan Hus
le tesi di Wycliff si diffusero anche in Boemia, dove la polemica contro la corruzione del clero assunse l'aspetto di un'opposizione politica, in quanto l'alto clero era tedesco
Jan Hus, il principale esponente del movimento riformatore, fu condannato al rogo come eretico
All'inizio del Cinquecento in Europa si verificò una grande rivoluzione religiosa, la Riforma protestante. Si trattò di un fenomeno complesso che ebbe numerose cause
cause politiche, economiche e sociali
la Chiesa esercitava una forte pressione fiscale in tutta Europa e il clero viveva nel lusso: ciò scatenò l'ostilità della popolazione
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i contadini, spinti dalla predicazione dei riformatori, rivendicarono una più equa distribuzione della ricchezza
cause religiose
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i contrasti dottrinali, che provocavano sconcerto tra i fedeli e spingevano sia al ritorno a una religiosità interiore sia alla superstizione
la Riforma si diffuse ben presto oltre i confini della Germania, soprattutto in Svizzera
anche qui si arrivò ben presto a uno scontro armato tra protestanti e cattolici, che vide la sconfitta dei seguaci di Zwingli, il maggior esponente della Riforma in quel paese
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Nella prima metà del Cinquecento si verificò un fatto di enorme portata: la rottura dell'unità religiosa della cristianità, che era stata una caratteristica fondamentale della civiltà medievale
La Riforma protestante segnò tale rottura, ma essa è da considerare come il punto di arrivo di un lungo itinerario
le sue origini vanno ricercate nella crisi che ormai da secoli affliggeva le istituzioni ecclesiastiche (corruzione ecclesiastica)
contro queste degenerazioni si sviluppò nel mondo cristiano un'esigenza di riforma che combatteva la mondanizzazione della Chiesa e che fu interpretata sia da forze che restarono nell'ortodossia sia da movimenti eretici
Dopo lo scontro di Bonifacio VIII con la monarchia francese, la sede papale venne trasferita ad Avignone (cattività avignonese (1309-1377)
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Molti teologi sostenevano che la soluzione della crisi della Chiesa andasse affidata a un concilio universale, un'assemblea che riunisse tutti i vescovi e i rappresentanti più autorevoli della Chiesa
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Alla fine del XV secolo molti fedeli vedevano il clero come un'associazione avida e disinteressata alla cura delle anime
ciò era dovuto agli abusi ecclesiastici diffusi sia tra le alte gerarchie (la carriera ecclesiastica era considerata uno strumento di potere economico e di prestigio) sia tra il basso clero
Fin dalla fine del Quattrocento, emersero iniziative di riforma che coinvolgevano singole congregazioni, le quali rispristinavano le regole primitive degli ordini religiosi.
da ciò scaturì la Riforma Cattolica, un moto di riforma interno alla Chiesa distinto dalla Controriforma, che la Chiesa avrebbe assunto per contrastare il protestantesimo
Un componente importante del riformismo fu l'Umanesimo cattolico, che applicò lo spirito e i metodi dell'Umanesimo alle Scritture, cercando in esse i fondamenti di una religiosità autentica
i suoi esponenti promuovevano una riforma radicale ma graduale della Chiesa, da attuarsi attraverso l'educazione dei fedeli
Il più celebre rappresentante di questa corrente fu Erasmo da Rotterdam, che nella sua opera "Elogio della Pazzia" denunciò il malcostume del clero
Erasmo si occupò anche di tradurre le Scritture dal greco per riportarle all'interpretazione originale
l'operazione scatenò la reazione di molti, ma fu accettata da papa Leone X
All'inizio del Cinquecento le epidemie, le devastazioni delle guerre, l'instabilità sociale suscitarono profonde angosce.
la sensibilità religiosa dei fedeli, ossessionati dalla paura della morte e dal desiderio di salvezza, si fece acutissima e arrivò a manifestazioni distorte e spesso superstiziose. Si cercava di placare la collera divina, ritenuta l'origine di tutti i male, e si credeva prossima la fine del mondo
L'incapacità di trovare una spiegazione ai patimenti dell'umanità portò i credenti a scaricarne la colpa su Ebrei e streghe
Nel 1517 il monaco tedesco Martin Lutero con le 95 Tesi denunciò lo scandalo delle indulgenze: la Chiesa prometteva la diminuzione della pena in purgatorio, o addirittura la salvezza, in cambio di denaro. Le Tesi misero allo scoperto l'ostilità di tutta la popolazione verso la Chiesa. Con una bolla del 1520 papa Leone X ordinò a Lutero di ritrattare
Secondo Lutero, la Chiesa aveva tradito il Vangelo e il cristianesimo andava riformato secondo tre principi:
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la giustificazione per sola fede: l'uomo, portato al male, si salva solo se Dio gli dona la fede e non con le opere buone. La salvezza è frutto della predestinazione
il sacerdozio universale: tutti i credenti sono sacerdoti di se stessi, perciò il pastore è nella stessa condizione del laico e può sposarsi
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