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IL FASCISMO - Coggle Diagram
IL FASCISMO
organizza
spedizioni punitive dopo i fatti di Palazzo Accursio, il 21 novembre 1920 quando i fascisti attaccano la sede del Comune perché era stata elette una giunta comunale socialista. Spedizioni punitive formate dagli squadristi
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entra in
Parlamento nelle elezioni del 1921. Giolitti li accoglie nei blocchi nazionali perché vuole recuperare la maggioranza in Parlamento e voleva costituzionalizzare il movimento di Mussolini. I liberali non raggiungono la maggioranza ma 35 fascisti, tra cui Mussolini, vengono eletti deputati
Mussolini deputato
fonda il Partito nazionale fascista lasciando ai ras, capi locali del movimento, la possibilità di continuare con le azioni violente
Tra il 27 e il 28 ottobre 1922 i fascisti fanno la Marcia su Roma e Mussolini diventa presidente del Consiglio formando un suo governo. Crea un potere parallelo facendo nascere il Gran Consiglio del fascismo e la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Alle violenze contro i partiti dell'opposizione si aggiungono le misure repressive
Per le elezioni del 1924 Mussolini modifica la legge elettorale con la legge Acerbo che stabilisce chela lista con più voti avrebbe ottenuto due terzi dei seggi alla Camera. Nelle elezioni dell'aprile del 1924 vinse nettamente. Giacomo Matteotti denuncia le violenze fasciste e chiede che le elezioni vengano annullate ma viene ucciso a pugnalate
L'opposizione fa la secessione dell'Aventino decidendo di ritirarsi dall'attività politica e riunirsi in un altro luogo. Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presenta in Parlamento assumendosi le responsabilità delle violenze politiche e sfidando i parlamentari a metterlo sotto processo ma il Parlamento gli conferma la fiducia e Mussolini procede alla creazione di una dittatura
Mussolini elimina ogni possibilità di dissenso e modifica le leggi in modo da assumere il controllo della società italiana stabilendo:
- il confino per gli oppositori al fascismo
- scioglimento di tutti i partiti tranne il fascismo
- soppressione di tutte le pubblicazioni contrarie al fascismo
- espulsione dal Parlamento di 122 deputati dell'opposizione
- reintroduzione della pena di morte per i reati contro la sicurezza dello Stato
- istituzione di un Tribunale speciale per la difesa dello Stato
Tra il 1925 e il 1926 vengono emanate le leggi fascistissime che davano più poteri al governo che assume il controllo delle amministrazioni locali. Nei Comuni viene creata la figura del podestà, nominato direttamente da Roma. Vengono aumentati i poteri dei prefetti. Nel 1928 viene cambiata la legge elettorale e i cittadini devono solo decidere se approvare o respingere una lista di 400 candidati scritta dal Gran Consiglio del fascismo e così nel 1929 il SI vince con il 98% dei voti. Gli oppositori vengono uccisi, come Gobetti nel 1926 o Amendola, così scelgono l'esilio o la clandestinità
La monarchia e la Chiesa cattolica appoggiano il fascismo. Nel 1929 ci sono i Patti Lateranensi che regolano i rapporti tra Stato e Chiesa e risolvono la questione romana: in cambio della firma di un trattato internazionale che riconosce la sovranità dell'Italia su Roma e quello della Chiesa sulla Città del Vaticano, la Chiesa ottiene un risarcimento finanziario e un concordato che le garantisce una serie di privilegi: il cattolicesimo viene riconosciuto come religione di Stato, viene riconosciuta la validità civile del matrimonio religioso, il divieto di divorzio, l'esonero dei sacerdoti dal servizio militare e il ruolo dell'insegnamento della dottrina cattolica come base dell'istruzione pubblica
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è fondato da
Mussolini il 23 marzo 1919 a Milano fondò i Fasci di combattimento e lo propose come strumento d'azione antisocialista
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A metà degli anni Trenta l'Italia è un Paese arretrato con il reddito medio degli italiani e i consumi nettamente inferiori al resto d'Europa. Negli anni successivi Mussolini si lancia in un politica estera di conquista con enormi spese, scarsi profitti e he isola il Paese avviandolo verso il disastro della Seconda guerra mondiale
La creazione della società fascista: il fascismo non mirava solo a conquistare e mantenere il potere, ma anche "fascistizzare" l'intera società italiana
L'infanzia
Fin da piccoli ai bambini veniva inculcato il modello del cittadino-soldato e dell'operosa donna di casa alle bambine. Nel 1926 viene creata l'Opera nazionale Balilla che inquadrava i ragazzi tra i 6 e i 18 anni per classi d'età
La scuola
L'istruzione ha un'enorme importanza e dal 1929 gli insegnanti sono tenuti a prestare giuramento di fedeltà al fascismo e viene introdotto un testo unico
Le famiglie numerose e il ruolo delle donne
La propaganda fascista privilegia la famiglia numerosa e quindi vengono proposti premi per le famiglie numerose, viene favorita la carriera lavorativa degli uomini con più figli, vengono distribuiti assegni famigliari e messa una tassa sui celibi; per le donne invece viene disincentivato il lavoro, presi provvedimenti a sostegno della maternità e nel 1925 viene fondata l'Opera nazionale maternità e infanzia con lo scopo di ridurre le morti durante il parto e aiutare donne sole o povere o le ragazzi madri. Dal 1933 vengono offerti premi per le donne più prolifiche
Il tempo libero
Anche il tempo libero di impiegati e operai è organizzato dal regime attraverso l'ente Opera nazionale dopolavoro nato nel 1925
Lo sport
Il fascismo promuove lo sport e i personaggi più in vista del regime, i gerarchi, si cimentano in pubblico in esercizi in cui dimostravano di avere una buona forma fisica, così come anche lo stesso Mussolini
Il mito della Roma imperiale
Per il fascismo il modello storico per eccellenza è quello dell'Impero romano e per questo è richiamato in ogni occasione. Il fascio littorio diventa il simbolo del regime e viene imposto il saluto romano. Ai gerarchi del Partito vengono dati titoli come console o triumviro e Mussolini viene chiamato Duce del fascismo
La propaganda al cinema e sui muri delle case
Mussolini sa che quanto è importante l'informazione e i mezzi di comunicazione di massa per conquistare il sostegno dei cittadini. Al cinema i cinegiornali, prodotti dall'Istituto Luce, vengono proiettati obbligatoriamente prima di ogni spettacolo e celebrano i successi del regime. Compaiono anche scritte sui muri con slogan attribuiti a Mussolini
La figura di Mussolini
Al centro della propaganda del regime c'è la figura di Mussolini e si cerca di trasformarlo in una sorta di essere sovrumano, capace di ogni cosa e artefice di tutti i successi del Paese