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I comuni medievali - Coggle Diagram
I comuni medievali
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il palazzo comunale era la sede delle magistrature del comune e un Comune era una forma di autogoverno cittadino
Di solito nasceva a partire da un'associazione di più famiglie che decidevano di tutelare i loro interessi.
Questa associazione era promossa inizialmente dai nobili, prendeva il nome di consorteria e permetteva di esercitare un certo potere politico ed economico.
Con il passare del tempo anche mercanti, artigiani, banchieri e notai entrarono nell'associazione e parallelamente crebbero i poteri esercitati sulle citta:
si riscuotevano tasse, si coniavano monete, si garantiva l'ordine pubblico e amministrativo e si comandava l'esercito in caso di guerra. Si esercitavano i diritti sovrani: le regalie
i comuni si concentravano più sull' Italia centro-settentrionale, ma l' imperatore però era lontano ed era anche debole.
Il potere centrale era quindi debole, mentre le città erano sempre più dinamiche e ricche. Questo era dovuto al fatto che era contrapposto alla Chiesa e la Constitutio Feudis lo privava del controllo diretto su molti territori
I diritti che i comuni esercitavano non erano quindi concessi da un'autorità, né riconosciuti con un atto ufficiale.
Erano invece usurpati.
inoltre ogni Comune estese il controllo sul contado, cioè sulle terre circostanti, rafforzando il proprio potere. Signori e contadini venivano sottomessi e dovevano pagare una tassa scelta dai cittadini
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Infine l'ultima fase fu il governo del popolo, un ristretto gruppo formato dai grandi mercanti e dai maestri artigiani più in vista della città.
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