Clarín, pur riconoscendo le capacità letterarie di Pardo Bazán e dunque , non sminuendola come donna scrittrice criticò aspramente il suo romanzo, ritenendolo inferiore a La Regenta dal punto di vista della profondità psicologica
in più riteneva l’opera «un episodio realista in un senso non artistico ma un episodio di amore volgare” Infatti, attraverso un intervento metanarrativo, il narratore sottolinea che il matrimonio rappresenta solo un compromesso tra il loro amore e le convenzioni sociali imposte, compromesso che non risolve realmente la situazione ma porta i personaggi a restare vittime delle stesse norme che volevano sfidare.