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L'«Arcipelago Gulag»: Campi di Lavoro e di Concentramento
Gulag: acronimo russo per "Amministrazione centrale statale dei campi di rieducazione e lavoro".
Indica la realtà dei lager sovietici, dove i prigionieri politici venivano rinchiusi.
Origini e Sviluppo:
i primi campi risalivano agli anni '20, ma negli anni '30 divennero centrali nella repressione di Stalin
si diffusero in tutto il territorio sovietico, anche nelle aree vicine a Mosca, creando un sistema di campi di concentramento
i gulag di Stalin:
rinchiusi individui di ogni ceto, accusati di "attività controrivoluzionarie" e "delitti contro lo Stato".
Molti venivano condannati senza un regolare processo; le confessioni erano spesso estorte tramite torture.
Lavoro e Sfruttamento:
I detenuti lavoravano in condizioni disumane, affrontando freddo, fame e malattie.
• La loro manodopera era sfruttata per progetti di grande scala: estrazione mineraria, costruzione di canali, strade e ferrovie.
• Tra il 1930 e il 1953, circa 15 milioni di persone furono internate nei gulag, con una mortalità stimata di 1,5 milioni.
L'Articolo 58: Strumento di Repressione
promulgato nel 1926, consentì al regime di condannare milioni di persone.
elencava i "delitti contro lo Stato" e si prestava a varie interpretazioni.
Interpretazioni e Conseguenze:
• I detenuti che rifiutavano di lavorare venivano fucilati come criminali politici.
lo spionaggio e la propaganda, punendo non solo chi commetteva atti di spionaggio, ma anche chi era sospettato di tali atti.
Anche una lettera o un diario potevano essere considerati come strumenti di diffusione di idee contro il regime.