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Tacito pt.2 - Coggle Diagram
Tacito pt.2
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Le Historiae:
Tacito inizialmente voleva raccontare la transizione dalla tirannia di Domiziano al buon governo di Nerva e Traiano, ma poi decise di concentrarsi sul periodo precedente, dal 69 d.C. fino alla morte di Domiziano nel 96 d.C
L’opera doveva comprendere 14 libri, ma ci restano solo i primi quattro e parte del quinto, che coprono il 69-70 d.C.
Temi principali:
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• Corruzione del Senato e crisi della disciplina militare: il Senato è diventato un’istituzione corrotta, mentre l’esercito, invece di servire Roma, è sempre più coinvolto nelle lotte di potere tra i generali
• La brama di potere (potentiae cupido): l’espansione dell’Impero ha esasperato l’ambizione dei comandanti, portando a continue guerre civili. Secondo Tacito è per questo che Roma è passata dalla Repubblica al Principato
• Ritratti storici: Tacito dipinge con maestria le personalità dei protagonisti, come Otone, dissoluto ma capace di un suicidio dignitoso, e Vitellio, incapace di governare e di morire con onore
Gli Annales:
Dopo le Historiae, Tacito decide di analizzare le origini del Principato, partendo dalla morte di Augusto fino a quella di Nerone. L’opera, inizialmente di 18 libri, ci è giunta in parte: restano i libri I-VI (su Tiberio) e XI-XVI (su Claudio e Nerone)
Tacito ritiene che l’equilibrio tra imperatore e Senato sia essenziale per il buon governo. Con il tempo, però, il Senato diventa sempre più servile, specialmente sotto Nerone
Come nel Dialogus aveva collegato la crisi dell’oratoria alla fine della libertà, negli Annales collega il declino della storiografia alla mancanza di grandi eventi storici
Con il Principato, le guerre e i conflitti interni scompaiono, lasciando il posto a un periodo di apparente tranquillità, ma di profonda decadenza morale e politica
Tacito racconta la morte di personaggi che incarnano gli ultimi valori di libertà, come Trasea Peto, senatore stoico che si oppone a Nerone. La sua figura rappresenta l’ultimo baluardo della dignità romana in un’epoca di servilismo
Negli Annales, ripercorre le radici della monarchia imperiale e la progressiva sottomissione del Senato. La sua opera è un monito contro la decadenza morale e politica, con la speranza che Roma possa ritrovare i suoi antichi valori
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