Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

REGIME SANZIONATORIO, in caso di mancato avvio delle procedure di…

- - - - l'ingiunzione è notificata al proprietario dell'immobile/suolo. è un provvedimento impugnabile. è sufficientemente motivato con la descrizione dell'abuso.
  - - - il dirigente/responsabile notifica agli interessati l'atto di accertamento di inottemperanza che costituisce titolo per l'immissione in possesso e la trascrizione nei registri immobiliare (questo atto è impugnabile per i soli vizi da cui risulti inficiato)
        
        è irrogata una sanzione pecuniaria i cui proventi sono destinati alla demolizione e rimessione in pristino. Per le opere abusivamente eseguite su terreni inedificabili, l'acquisizione avviene a favore dell'amministrazione competente sull'osservanza del vincolo. Nell'ipotesi di concorso di vincoli, l'acquisizione è a favore del patrimonio disponibile del Comune.
- - - - vizi di procedura nel rilascio del PDC
        
        procede a sanatoria, rimuovendo i vizi e legittimando la costruzione
      - vizi sostanziali dell'atto (es: mancato rispetto delle leggi e strumenti urbanistici)
        
        riduzione in pristino del preesistente assetto urbanistico
        
        qualora non sia possibile rimuovere i vizi, verrà applicata una sanzione pari al valore venale della parte abusiva (l'integrale corresponsione della sanzione produce i medesimi effetti del PDC in sanatoria)
  - - - decorso tale termine, il ripristino è eseguito a cura del Comune e a spese del responsabile dell'abuso
        
        qualora non sia possibile il ripristino, è irrogata una sanzione pecuniaria pari al doppio dell'aumento del valore dell'immobile conseguente alla realizzazione delle opere
  - - - se la SCIA è presentata su iniziativa spontanea dell'interessato dopo l'inizio dei lavori è prevista una sanzione di 516€
    - - su immobili vincolati, è ordinata la restituzione in pristino e il pagamento di una sanzione pecuniaria
      - su immobili anche non vincolati compresi nelle zone A, è richiesto al Ministero della Cultura parere vincolante circa la riduzione in pristino o la irrogazione della sanzione, da rendersi entro 60 gg decorsi i quali il dirigente comunale provvede autonomamente
  - - - in caso di inottemperanza, segue l'ordine di demolizione e il rispristino dello stato dei luoghi
        
        la demolizione è eseguita a cura del Comune e a spese del responsabile dell'abuso
  - - - decorso inutilmente questo termine il Comune provvede alla riscossione coattiva del complessivo credito
- - - - decorsi 90 gg dalla notifica, le aree lottizzate sono automaticamente acquisite al patrimonio disponibile del Comune, accompagnate a un atto di mero accertamento dichiarativo del decorso del termine che costituisce titolo per l'immissione nel possesso
        
        una volta acquisite le aree il dirigente dispone l'immediata demolizione delle opere
        
        in caso di inerzia dell'amministrazione comunale è previsto l'intervento sostitutivo del Presidente della Giunta regionale
- - - - -triplo del valore venale delle parti difformi (no residenziale)
- - - - costo di costruzione in misura doppia (per le opere soggette a PDC oneroso)
      - costo di costruzione ordinario (per le opere soggette a PDC gratuito)
    - - 90 gg dalla notifica del provvedimento di ingiunzione di demolizione (per le opere in assenza o totale difformità del PDC)
        
        termine fissato nel provvedimento di ingiunzione di demolizione o rimozione del Comune (per le opere di ristrutturazione edilizia in assenza o totale difformità del PDC)
        
        non è prevista sanatoria per le lottizzazioni abusive
- - - - per gli interventi realizzati entro il 24/05/24 le tolleranze possono arrivare nel limite del 6%
      - tolleranze esecutive: cioè non misurabili, inerenti irregolarità geometriche, modifiche alle finiture degli edifici, alla diversa collocazione di impianti. non richiedono il rispetto di alcun limite purché siano di minima entità, non si riferiscano a edifici vincolati, non comportino violazione della disciplina urbanistico/edilizia e non pregiudichino l'agibilità
        
        per gli interventi realizzati entro il 24/05/24 sono incluse: il minor dimensionamento dell'edificio, la mancata realizzazione di elementi non strutturali; irregolarità esecutive di muri e difforme ubicazione delle aperture interne; difforme esecuzione di opere di manutenzione ordinaria; errori progettuali corretti in cantiere.
        
        le variazioni realizzate nel corso di precedenti interventi edilizi che rientrano nei suddetti limiti di tolleranza non costituiscono variazione edilizia ed è pertanto rilasciabile asseverazione ai fini dell'attestazione dello stato legittimo