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il fascismo regime - Coggle Diagram
il fascismo regime
l'economia e la politica estera
la costruzione dello stato fascista
tra 1925 e 1927 Mussolini lanciò politica di "quota novanta"
indicava una politica finanziaria volta a rafforzare la lira sul mercato
portò a un calo delle asportazioni
obiettivo realizzato attraverso politica deflazionistica, riduzione credito imprese
intervento stato protezionistico con aumento dazi doganali
battaglia del grano
duce pretendeva raggiungere autosufficienza produzione
1929 per ovviare alla crisi economica incrementò lavori pubblici e fu creato l'imi
imi, scopo di finanziare attività industriali sostituendo banche
1933 nasce l'iri che doveva acquisire il controllo delle imprese in difficoltà e rivenderle a privati
creazione agip, anic e snam
crisi economica costrinse regime ad abbassare i salari
la politica economica italiana puntò rafforzamento rapporti con Germania
per limitare importazione dall'estero venne inaugurata politica di autarchia economica
la politica estera
in una prima fase la politica estera di Mussolini non si discosta da quelle precedenti:
l'Italia continuò ad avere relazioni buone con Gran Bretagna con scopo di espandersi nei balcani
1924 il trattato di Roma assegnò definitivamente fiume all'Italia
cercò di dare vita con francia, gran bretagna e germania un patto a 4
hitler abbandona
invasione dell'Etiopia
guerra combattuta nel1935-1936
1936 mussolini proclamò la fondazione dell'impero italiano
sdn condanna l'attacco italiano
e l'Italia si avvicina a hitler alla nascita dell'asse Roma-Berlino
1939 patto d'acciaio
le leggi razziali
adozione leggi antisemite applicate fra 1938-1945
manifesto della razza 1938
ebrei dichiarati non appartenenti alla razza italiana
esclusione dalla vita pubblica e sociale
per sette anni l'Italia fu soggetta a iniziative persecutorie
giugno 1943 stabilito l'internamento lavori forzati
fascismo partecipò attivamente alla deportazione degli ebrei
la politica del consenso e la scuola
lo stato fascista e l'organizzazione del consenso
le comunicazioni, la stampa, il lavoro, l'educazione furono oggetto di particolare attenzione del regime
nata l'immagine del duce
simbolo dell'incorruttibilità morale e forza di stato
la propaganda si serviva di ogni metodo per diffondere virtù fasciste
la stampa fu gradualmente assoggettata
il controllo della società
scuola strumento di indottrinamento e propaganda
1923 Giovanni Gentile realizzò importante riforma scuola superiore
negli anni 30 obbligatorio giuramento di fedeltà fascista
efficaci organizzazioni di carattere paramilitare
organizzare tempo libero dei giovani (opera nazionale balilla) e lavoratori
1937 giovani organizzati nella gioventù italiana del littorio
gruppi universitari fascisti
sostenne anche fondazione nuove squadre di calcio, stadio e radio
visione tradizionalista della donna, affidata cura famiglia e difficile accesso a lavoro
i patti lateranensi e la repressione degli oppositori
i rapporti con la chiesa
firma dei patti lateranensi tra stato fascista e chiesa:
trattato, con scopo di risolvere l'annosa questione romana
la convenzione finanziaria, stabiliva che lo stato avrebbe ripagato i danni dell'occupazione del 1870
il concordato, obbligava i vescovi a giurare fedeltà allo stato italiano e riconosceva privilegi alla chiesa
fascismo
totalitarismo incompiuto
l'opposizione al fascismo
la repressione del dissenso avveniva attraverso tribunale speciale
1930 approvato nuovo codice penale
introduce principi riduttivi libertà cittadini
esponenti antifascismo costretti all'esilio
si rifugiarono all'estero
Gobetti pestato e ucciso in Francia
Croce, promotore nel 1925 del manifesto degli intellettuali antifascisti
Gramsci, leader partito comunista condannato 20 anni prigione