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RIVOLUZIONE FRANCESE 1 - Coggle Diagram
RIVOLUZIONE FRANCESE 1
potere assoluto senza possibilità di riforme
Francia
XVIII secolo
potere re
sempre assoluto
non condizionato limiti
l'organizzazione stato
consenso confronti monarchia
basati sistema benefici
previlegi incarichi onorari
crisi profonda
seconda metà 700
francia ritrovo
crisi finanziaria
spese aggravavano bilancio
stato
deficit aumentare
modo per risanare
ridurre esenzioni fiscali
governano
2 ceti clero
dell'aaristocrazia
e non pagare tasse
terzo stato
composto
ne nobili ne ecclesiastici
pochi ricchi borghesi
professionisti
anni 70
situazione finanziaria
insostenibile
sovrano
luigi XVI
vari comunisti stilarono
progetti riforma fisico
convocazione degli stati generali
scontro
sovrano e parlamenti
finanziarie e fiscali
1787
bancarotta inevitabile
luigi XVI
introdurre imposta fondiaria
due ordini dovevano pagare
parlamento Parigi
rifiutò registrare nuova legge
sostenendo provvedimento
avrebbe essere ratificato
stati generali
luigi XVI
convocare di una sfida potere
scioglimento dei parlamenti
affidando registrare leggi
commissione di nomina regia
parlamentari
sostegno della borghesia e ceti
mobilitazione politica carica di attese
stati generali
difficoltà economiche
francia
grande fermento
concomitanza delle elezioni
scegliere delegati
3 ordini società
procedura
macchinosa ma aperta
ogni francese
25 anni fosse iscritto al registro
imposte votare assemblea locali
il terzo stato
meccanismo elettorale e differenti livelli
francesi analfabeti
costretti delgare istanza
uomini acculturati
emmanuel
critica ai previlegi feudali
ceti improduttivi
grande paura
l'ondata rivoluzionaria diffuse
nelle province
contadini si ribellano
scatenare le rivolte fu
rancore nobili
perchè avevano paura che aristocratici
opporre
qusto porto oanico
e porto il nome di grande paura
abolizione del regime feudale
giornate ottobre
5 ottobre
corteo donne
le manifestati esortate
rivolgere richieste all'assemblea
scortate da guardia
diressero a versailles
corteo
reggia divenne folto
notte 5/6
firmare i decreti
dichiarazione dei diritti
e trasferirsi nel palazzo reale tuileries