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MODELLO E-R, Elena Zona - Coggle Diagram
MODELLO E-R
ENTITÀ
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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
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Non esiste uno standard comune per rappresentare gli oggetti nei diagrammi E-R, ma esistono linee comuni che prevedono le entità rappresentate da rettangoli e le relazioni da linee che collegano i rettangoli
DEFINIZIONE
Sono gli oggetti principali su cui vengono raccolte le informazioni. Ogni entità del modello E-R serve a rappresentare graficamente un concetto, concreto o astratto, del mondo reale. Un'entità può essere una persona, una macchina, un posto o un evento che raccoglie i dati
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ATTRIBUTI
CARATTERISTICHE
FORMATO-TIPO DI DATO
Si possono inserire caratteri, data, ora, boolean, numeri interi e reali.
DIMENSIONE-LUNGHEZZA
Quanto spazio deve occupare (boolean: lunghezza 1, data: non ha lunghezza, codice fiscale: 16).
CLASSIFICAZIONE
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IDENTIFICATORI
Chiamati più comunemente chiavi, identificano univocamente un'istanza di un'entità
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DEFINIZIONE
Descrivono le entità con le quali sono associati. Una particolare istanza di un attributo è detto valore.
CHIAVI
Attributo con le seguenti caratteristiche:
- deve essere: obbligatorio, unico, esplicito;
- può essere composto e nessun attributo può avere valore null;
- non è modificabile
CHIAVE COMPOSTA
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Si indica con la sigla pk oppure si scrive primary key oppure si sottolineano entrambi gli attributi.
CHIAVE ARTIFICIALE
Una chiave artificiale è formata da un attributo privo di significato proprio che viene aggiunto agli altri in modo strumentale per ottenere un codice univoco per ogni istanza: è composta da un contatore che si incrementa automaticamente.
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CHIAVE PRIMARIA
La chiave primaria è un attributo o un insieme di attributi che identifica univocamente una specifica istanza di un'entità.
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CHIAVE ESTERNA
Una chiave esterna è un attributo che completa una relazione attraverso l'identificazione dell'entità padre.
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Se la chiave è ARTIFICIALE il nome dell'attributo DEVE iniziare sempre con il termine id_"nomeEntità"
RELAZIONI
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CLASSIFICAZIONE
CARDINALITà
La cardinalità di una relazione descrive la mappa delle istanze delle entità associate nelle relazioni.
Uno a molti (1:N)
La relazione uno a molti (1:N) si ha quando per un'istanza dell'entita A, ci sono zero, una, o molte istanze dell'entità B, ma per un'istanza dell'entità B c'è solo un'istanza dell'entità A.
Molti a molti (N:N)
La relazione molti a molti (N:N), a volte chiamata non specifica, si ha quando per un'istanza dell'entità A ci sono zero, uno o molte istanze dell'entità B e per un'istanza dell'entità B ci sono zero, una o molte istanze dell'entità A.
Uno a uno (1:1)
Date due entità A e B la relazione uno a uno (1:1) si ottiene quando al massimo una istanza dell'entità A viene associata a una sola istanza dell'entità B.
OPZIONALITà
Esistenza obbligatoria
Se un'istanza di un'entità deve necessariamente esserci perché un'entità sia inclusa in una relazione, allora è detta obbligatoria.
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Esistenza opzionale
Se l'istanza di un'entità non è richiesta, l'esistenza è opzionale.
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REGOLE DI LETTURA
Dopo aver disegnato il modello E-R con le entità e le associazioni è opportuno verificarfe il modello attraverso le regole di lettura. Per entrambi i versi di ciascuna associazione deve essere possibile "ricavare" due frasi, composta ciascuna da sei elementi.
- Si inizia sempre con la parola "Ogni".
- Si indica il nome dell'entità di partenza.
- Si indica l'obbligatorietà con l'ausialiare "deve" se la relazione è obbligatoria (linea continua) dal lato di partenza, oppure con l'ausiliare "può" se la relazione è facoltativa (linea tratteggiata).
- Si riporta ilverbo che descrive la relazione.
- Si indica la cardinalità con le parole "uno solo" se la cardinalità è "a uno" oppure "uno o più" se la cardinalità è "a molti".
- Da ultimo il nome della seconda relazione
DEFINIZIONE
1976-Chen ha creato questo modello con l'obiettivo di rendere omogenea la descrizione dei database relazionali in rete.
UTILITÀ
È semplice e facile da capire con un minimo di guida, perciò il modello può essere usato dai progettisti dei database per comunicarne la struttura agli utenti finali.
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Costrutti utilizzati nel modello E-R possono essere facilmente impiegati per la definizione dei database relazionali.
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