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Giovanni Verga (Opere) - Coggle Diagram
Giovanni Verga (Opere)
I primi romanzi di Verga si ispirano al Romanticismo e al patriottismo risorgimentale. Tra questi ci sono:
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Eva, Eros, Tigre reale:
Sono romanzi pubblicati tra il 1873 e il 1875, in cui Verga racconta amori impossibili e scandali della borghesia cittadina. I protagonisti sono spesso artisti squattrinati, donne infelici e passioni tormentate. L’autore critica anche l’ipocrisia borghese e il dominio dell’economia sulla società
La produzione verista:
Verga arriva al Verismo dopo un lungo percorso. La prima novella in cui sperimenta questo stile è Nedda (1874), che racconta la triste storia di una raccoglitrice di olive. Tuttavia, è con Rosso Malpelo (1878) che sviluppa pienamente la nuova poetica
Vita dei campi (1880):
Raccolta di otto novelle ambientate nella campagna siciliana, tra cui:
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Questi racconti descrivono un mondo arcaico, dominato da passioni violente e dalla dura lotta per la sopravvivenza. Uno dei temi centrali è l’“ideale dell’ostrica”:
la necessità per gli umili di restare uniti alla famiglia e alla propria comunità per sopravvivere alle difficoltà della vita
Giovanni Verga descrive la realtà con lucidità e senza illusioni, mostrando come la vita sia una continua lotta per la sopravvivenza
Nelle sue opere non offre vie di fuga o soluzioni per migliorare la condizione umana, perché per lui il dolore non nasce dalle ingiustizie o dagli eventi storici, ma è una parte inevitabile dell’esistenza, comune a tutti, indipendentemente dalla classe sociale
Anzi, Verga condanna chi cerca di migliorare la propria condizione