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PSICOLOGIA PARTE 1 - Coggle Diagram

- - - - L’applicazione del metodo sperimentale in psicologia generale permette l’individuazione
        delle relazioni esistenti tra uno stimolo ﬁsico e la percezione sensoriale da esso derivante.
      - Questa relazione può essere studiata e veriﬁcata in laboratorio e può essere supportata
        da dati numeri che rappresentano il grado e l’intensità della relazione esistente
      - La psicologia si collega a diversi ambiti, tra cui:
        
        Biologia: come il nostro corpo e il cervello influenzano il comportamento.
        
        Cognizione: come pensiamo ed elaboriamo le informazioni.
        
        Sviluppo: come cambiamo nel tempo senza perdere la nostra identità.
        
        Differenze individuali: cosa ci rende unici rispetto agli altri.
        
        Sociale: come la cultura e la società influenzano il nostro modo di pensare e agire.
        
        Relazioni: come interagiamo con le altre persone.
- - - - Res cogitans (la realtà mentale, che è libera e consapevole).
      - Res extensa (la realtà fisica, che è materiale e priva di coscienza).
  - - - Lo sviluppo della psicologia passa dalla teoria ingenua, teoria fondata non sui controlli empirici, bensì sull’esperienza personale, alla teoria scientiﬁca, basata su metodi sperimentali di controllo delle teorie prodotte, basati sull’osservazione del comportamento umano, manipolando le variabili indipendenti
        
        1. LO STRUTTURALISMO
        
        Lo strutturalismo è un approccio psicologico fondato da Wundt in Germania e proseguito, in America, dal suo allievo Titchener.
        
        Riconosciuto come il primo modello di psicologia sperimentale, in quanto adotta il laboratorio e il metodo galileiano, al ﬁne di dare una impronta scientiﬁca
        
        I punti essenziali dello strutturalismo erano:
        
        Oggetto di studio: esperienza immediata, contenuti di coscienza.
        
        Coscienza: somma globale delle esperienze che in un certo momento sono presenti nell’individuo.
        
        Metodo: introspezionismo per conoscere la “struttura” della coscienza, cioè autoriflessione sui processi fisiologici e manipolazione.
        
        Che cosa studiava lo strutturalismo?
        
        Psicofisica sensoriale (sistema visivo, acustico).
        
        Studio del rapporto tra stimoli fisici (come suoni e luci) e le sensazioni che provocano nella mente.
        
        Tempi di reazione.
        
        Misurazione del tempo necessario per rispondere a determinati stimoli.
        
        Psicofisica.
        
        Studio delle relazioni tra mondo fisico e percezioni umane.
        
        Associazioni mentali.
        
        Analisi di come le idee e le esperienze si collegano nella mente.
        
        Perché è tanto importante?
        
        Perché l’oggetto di studio specificato era l’esperienza umana immediata ed il metodo di studio era l’introspezione.
        
        L’introspezione si basa sul resoconto verbale, sul riferito dell’individuo, soggetto a distorsioni e a filtri personali.
        Distorsioni e filtri personali → Gli individui possono interpretare in modo soggettivo le proprie esperienze, rendendo i dati poco affidabili.
        
        Il comportamento umano è in parte determinato dall’attività inconscia della mente, quindi non direttamente verbalizzabile, e in parte da processi osservabili e misurabili.
        Attività inconscia → Pensieri ed emozioni che influenzano il comportamento ma di cui non siamo consapevoli.
        
        Lo stimolo può essere misurato e quantificato (es. l’intensità di un suono), ma l’esperienza della sensazione che ne deriva è personale
        
        La teoria di Wundt fu chiamata elementismo o chimica mentale, perché avrebbe ridotto la vita psichica a composti di elementi separati, come atomi di una molecola
        
        Titchener continuò poi gli studi attraverso lo strutturalismo, arrivando ad affermare che lo scopo dell’indagine psicologica è isolare gli elementi primi che compongono gli stati di coscienza e le leggi che presiedono al loro combinarsi.
        
        4.
        
        2. FUNZIONALISMO
        
        Il funzionalismo nacque con James nel 1901, e si sviluppò successivamente con Dewey e Thorndike
        
        Il funzionalismo studia la mente dal punto di vista del suo funzionamento, ovvero del suo uso come mezzo di adattamento dell'organismo al proprio ambiente.
        
        La mente viene considerata come elemento di funzione, non nella sua natura, ma il come e il perché del suo funzionamento
        
        Sensazione → Percezione di stimoli esterni.
        
        Emozione → Stato affettivo legato a stimoli e situazioni.
        
        Percezione → Interpretazione degli stimoli sensoriali.
        
        Motivazione → Forza che guida le azioni di un individuo.
        
        Apprendimento → Processo attraverso cui si acquisiscono conoscenze ed esperienze.
        
        Si passò quindi dalla concezione di esperienza immanente alla concezione olistica della mente, caratterizzata da una successione ininterrotta di esperienze (flusso di coscienza) → La mente non è fatta di elementi separati, ma di un continuo scorrere di pensieri e sensazioni.
        
        Dewey pubblicò Il concetto di arco riflesso in psicologia, in cui critica l’atomismo di Wundt, affermando che ogni azione complessa va compresa nella funzione che svolge. Arco riflesso → Concetto che descrive come percezione e risposta siano collegate in un’azione continua.
        
        Thorndike, invece, formulò la legge dell’effetto, che afferma che le risposte corrette tendono ad essere ripetute: → Se un comportamento porta a un risultato positivo, sarà ripetuto in futuro.
        
        Grazie agli studiosi sopracitati si sviluppa una concezione connessionista della psiche, secondo la quale i processi psichici sono costituiti dalle connessioni, innate o acquisite, fra situazione e risposta.
        
        I principi di base del funzionalismo sono:
        
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        3. IL COMPORTAMENTISMO
        
        Il padre fondatore del comportamentismo fu Watson, ma i veri precursori dell’approccio psicologico furono Pavlov e Thorndike.
        
        Watson sosteneva che la psicologia dovesse escludere concetti come coscienza, stati mentali, mente e immaginazione e basarsi solo su comportamenti osservabili e misurabili.
        
        Secondo lui:
        
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        L’oggetto di studio del comportamentismo si basava sul comportamento direttamente osservabile, analizzato attraverso osservazioni oggettive in situazioni controllate e ripetibili.
        
        Gli stimoli (S) erano considerati variabili indipendenti.
        Il comportamento (risposte) era considerato variabile dipendente.
        
        I Precursori
        
        Thorndike studiò l’apprendimento sugli animali, sviluppando una teoria basata su prove ed errori.
        
        I suoi 3 principi fondamentali erano:
        
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        Prove ed errori su tentativi alla cieca → L’animale esegue diverse azioni fino a trovare la soluzione corretta.
        
        Legge dell’effetto → Un comportamento che produce un risultato positivo ha più probabilità di essere ripetuto.
        
        Legge dell’esercizio → Un comportamento ripetuto più volte è appreso meglio.
        
        Pavlov, un fisiologo, studiò i riflessi animali, in particolare la salivazione del cane. (Condizionamento Classico)
        
        concetti chiave
        
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        ➡ L’apprendimento avviene per associazione tra stimoli, senza bisogno di pensiero consapevole.
        
        Skinner e il Condizionamento Operante: è il processo in cui gli effetti di una risposta influenzano la probabilità che venga ripetuta in futuro.
        
        concetti chiave
        
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        ➡ Il comportamento è controllato dalle conseguenze che ne derivano.
        
        Watson applicò il condizionamento classico alle emozioni.
        
        Nel 1920, condusse l’esperimento del piccolo Albert per dimostrare che anche le emozioni possono essere apprese.
        
        Albert, un bambino di 9 mesi, fu esposto ripetutamente a un coniglio bianco accompagnato da un forte rumore.
        
        Dopo diverse associazioni, il bambino iniziò a provare paura solo alla vista del coniglio, anche senza il rumore.
        
        Questo dimostrò che la paura può essere appresa attraverso il condizionamento.
        
        In seguito, fu applicata la desensibilizzazione sistematica per eliminare l’associazione tra coniglio e paura.
        
        ➡ Le emozioni possono essere apprese e modificate attraverso l’esperienza.
        
        Limiti del Comportamentismo
        
        Il comportamentismo si concentrava solo sul comportamento osservabile, ignorando il ruolo di pensieri, emozioni e processi cognitivi interni.
        
        ➡ Questo approccio fu considerato troppo riduttivo e portò alla nascita del neocomportamentismo.
        
        4. IL NEOCOMPORTAMENTISMO
        
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        5. GESTALT e LA TEORIA DELLA FORMA
        
        La psicologia della forma (Gestalt) è una corrente di pensiero nata in Germania negli anni '20 in opposizione allo strutturalismo e all’introspezione analitica.
        
        La Gestalt si focalizza sulla percezione e sul modo in cui l’essere umano organizza gli stimoli sensoriali per dare un senso alla realtà.
        
        🔹 Principio fondamentale
        
        ➡️ “Il tutto è più della somma delle singole parti” (Zerbetto, 1998).
        
        Ciò significa che la nostra percezione non è solo la somma delle singole informazioni sensoriali, ma il risultato di una organizzazione mentale complessa che attribuisce un significato unitario agli stimoli.
        
        📌 Esempio:
        Una melodia è percepita come un’unità coerente, anche se è composta da singole note. Senza le note non ci sarebbe la melodia, ma la melodia è qualcosa di più della semplice somma delle note.
        
        La Gestalt ha formulato diverse leggi percettive che spiegano come il cervello organizza le informazioni visive
        
        Le Leggi della Percezione
        
        1️⃣ Pregnanza → La nostra mente percepisce la forma più semplice e stabile possibile tra quelle disponibili.
        
        2️⃣ Sovrapposizione → Se una figura è collocata sopra un’altra, viene percepita come il primo piano rispetto allo sfondo.
        
        3️⃣ Area occupata → La parte più piccola di un’immagine viene interpretata come figura, mentre la più grande come sfondo.
        
        4️⃣ Destino comune → Elementi che si muovono insieme sono percepiti come un unico gruppo.
        
        5️⃣ Buona forma → La mente organizza gli stimoli in forme coerenti e armoniose.
        
        6️⃣ Somiglianza → Elementi simili tra loro sono percepiti come parte di una stessa figura.
        
        7️⃣ Buona continuazione → Linee o forme che seguono una direzione fluida sono viste come un'unica entità.
        
        8️⃣ Chiusura → La mente tende a completare le figure chiudendo i contorni anche quando non sono completamente disegnati.
        
        6. LA PSICOANALISI
        
        La psicoanalisi, sviluppata da Sigmund Freud, sostiene che esiste una continuità tra normalità e patologia mentale.
        
        🔹 Principio centrale:
        ➡️ I disturbi psicologici derivano dall’inconscio, che contiene desideri, pulsioni ed emozioni represse. Quando questi contenuti sono bloccati da meccanismi di difesa (come la rimozione e la censura), possono emergere sintomi patologici.
        
        Il ruolo centrale viene attribuito all’inconscio nel modellare le manifestazioni consce dell’attività psichica; l’inconscio è il luogo della psiche in cui sono riposti desideri, pulsioni ed emozioni che guidano e orientano il comportamento cosciente.
        
        Freud sviluppò 2 modelli della mente
        
        🧠 I TOPICA (1900) → Struttura della coscienza:
        
        Conscio → Tutto ciò di cui siamo consapevoli.
        
        Preconscio → Contenuti non attualmente presenti nella coscienza, ma facilmente accessibili.
        
        Inconscio → Desideri, pulsioni ed esperienze represse, inaccessibili alla coscienza diretta.
        
        ⚖ II TOPICA (1920) → Struttura della personalità:
        
        ES → Parte istintiva e irrazionale, legata ai bisogni primari (es. fame, sessualità).
        
        IO → Parte razionale, media tra le richieste dell’ES e le regole imposte dal SUPER-IO.
        
        SUPER-IO → Morale, regole sociali e valori interiorizzati.
        
        Anche se non direttamente legata alla psicoanalisi, la teoria dei bisogni di Maslow spiega come i bisogni umani si sviluppano secondo una gerarchia di priorità.
        
        🔺 Piramide dei bisogni (dal più essenziale al più elevato):
        
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        7. IL COGNITIVISMO
        
        Il cognitivismo è una corrente della psicologia che nasce negli anni '60, teorizzata principalmente dallo psicologo Ulric Neisser nel 1967
        
        Questo approccio si concentra sullo studio dei processi cognitivi, ossia quei meccanismi mentali attraverso cui acquisiamo, elaboriamo, memorizziamo e recuperiamo le informazioni.
        
        Si discosta dal comportamentismo, che si focalizzava esclusivamente sul comportamento osservabile, mentre il cognitivismo si preoccupa dei processi mentali interni che guidano il comportamento.
        
        🔹 Obiettivo del cognitivismo:
        Descrivere i processi mentali (come apprendere, risolvere problemi, e prendere decisioni) e le strutture cognitive con cui l'individuo affronta le situazioni problematiche.
        
        Concetti Chiave
        
        1️⃣ Informazione: L’informazione è ciò che ci viene trasmesso quando qualcuno o qualcosa ci comunica qualcosa che non sapevamo prima. È la base della conoscenza e del processo cognitivo.
        
        2️⃣ Comunicazione: La comunicazione è un processo informativo che riduce l’incertezza riguardo una situazione o una condizione.
        
        3️⃣ Misurazione dell'informazione: L'informazione è misurabile in bit (binary digit), che rappresenta la riduzione dell'incertezza in un sistema.
        
        4️⃣ Studio dei processi cognitivi: Nel cognitivismo, l’oggetto di studio si sposta dal comportamento visibile a processi mentali interni, come memoria, ragionamento, apprendimento e presa di decisione.
        
        5️⃣ Metafora del computer: Un approccio comune nel cognitivismo è paragonare la mente umana a un computer: entrambi registrano, immagazzinano e recuperano informazioni. In questo modo, si sottolinea l’aspetto elaborativo dei processi cognitivi
        
        Critiche al Cognitivismo
        
        le + note
        
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        8. IL CONNESSIONISMO
        
        Il connessionismo è un approccio che cerca di spiegare il funzionamento della mente utilizzando reti neurali artificiali. Queste reti cercano di simulare il modo in cui il cervello umano elabora le informazioni, connettendo tra loro neuroni (o nodi) che interagiscono per generare processi cognitivi complessi.
        
        🔹 Funzionamento del cervello e delle reti neurali:
        Nel cervello, milioni di neuroni si attivano simultaneamente, inviando segnali di facilitazione o inibizione ad altri neuroni attraverso le sinapsi. Le reti neurali artificiali cercano di replicare questo processo, dove ciascun "nodo" rappresenta un neurone e le connessioni fra nodi imitano le sinapsi.
- - - - Psicologia cognitiva
      - Neuropsicologia
      - Psicologia clinica
      - Psicologia dello sviluppo
      - Psicologia sociale
      - Psicologia scolastica e psicopedagogia
      - Psicologia delle organizzazioni e del lavoro
      - Queste branche non si escludono a vicenda, ma si completano a vicenda affrontando lo stesso fenomeno da angolazioni e con metodi differenti.
    - - 1) Metodo Sperimentale
        Il metodo sperimentale è un approccio che permette di esaminare le relazioni tra uno stimolo fisico e la percezione sensoriale. Queste relazioni possono essere studiate in laboratorio e quantificate tramite dati numerici.
        
        Il fine del metodo sperimentale è trarre inferenze corrette su come uno stimolo influenzi la percezione, usando dati oggettivi.
        
        5 Fasi del metodo
        
        Formulazione di un'idea o domanda
        
        Definizione di ipotesi sul fenomeno da indagare
        
        Disegno sperimentale (piano di ricerca)
        
        Raccolta e analisi dei dati
        
        Discussione dei risultati
        
        Abbiamo 2 tipi di variabili
        
        Variabile dipendente: la variabile che si misura e che dipende dalle modifiche della variabile indipendente (ad esempio, il comportamento del soggetto).
        
        Variabile indipendente: la variabile che viene manipolata per osservare l'effetto sulla variabile dipendente.
        
        Analisi statistica:
        Viene utilizzata per determinare se i risultati ottenuti siano significativi. I risultati sono considerati statisticamente significativi quando la probabilità di errore è inferiore o uguale al 5%.
      - 2) METODO OSSERVATIVO
        
        Il metodo osservativo si concentra sull’osservazione diretta dei comportamenti, ed è particolarmente utilizzato nella psicologia dello sviluppo e negli studi sul campo. Consente di raccogliere dati in modo naturale, osservando i comportamenti verbali e non verbali degli individui in un contesto ecologico (reale)
        
        L'osservazione può essere:
        
        Partecipante: il ricercatore si inserisce attivamente nel gruppo osservato, creando interazioni e familiarità.
        
        Naturalistica: l'osservatore si limita a osservare il comportamento senza intervenire. È mirato a raccogliere dati per verificare ipotesi preesistenti.
        
        Tipi di osservazione:
        
        Occasionale
        
        Sistematica
        
        Naturalistica
        
        Etologica
        
        Etnografica
        
        Controllata
      - 3) METODO CORRELAZIONALE
        
        Il metodo correlazionale studia le associazioni tra variabili, ma senza manipolarle.
        
        Si esamina come due o più variabili covariano, cioè, come cambiano insieme, ma senza che una variabile influenzi direttamente l'altra. Non si può stabilire una causalità, ma solo una correlazione.
        
        Esempio:
        La correlazione tra età e punteggi in un test di memoria: mentre l'età aumenta, il punteggio può diminuire, ma non c'è una causa diretta di questo cambiamento.
      - 4) METODO DESCRITTIVO
        
        Il metodo descrittivo si utilizza quando non è possibile soddisfare i requisiti del metodo sperimentale, come il controllo delle variabili.
        
        L’obiettivo principale di questo metodo è descrivere un fenomeno o un comportamento, senza cercare di stabilire relazioni causali. È utile in contesti in cui l'intervento del ricercatore sarebbe difficile o eticamente problematico.
        
        Vantaggi
        
        Non interferisce con i fenomeni osservati
        
        Raccoglie dati in ambienti naturali
        
        Rispetta la spontaneità dei comportamenti
        
        Parametri di Misura nella Psicologia sono 2
        
        Tempi di reazione - "Go/No-Go":
        In questo compito, il soggetto deve premere un tasto solo quando appare uno stimolo specifico (target), ma non deve premere quando appare un altro stimolo (distrattore). Questo test è utile per valutare attenzione e controllo inibitorio.
        
        Tempi di reazione - Detezione "to detect":
        Il soggetto deve premere un tasto il più velocemente possibile quando appare uno stimolo. Si misura il tempo che intercorre tra la comparsa dello stimolo e la risposta del soggetto.
- - - - L' ATTENZIONE
        
        L'attenzione è un processo cognitivo che ci consente di selezionare e concentrarci sugli stimoli più rilevanti, filtrando quelli irrilevanti. Questo meccanismo è fondamentale per la nostra capacità di percezione e azione.
        
        Caratteristiche dell'attenzione:
        
        Adattiva: ci permette di focalizzarci sugli stimoli più importanti, ignorando quelli superflui.
        
        Limitata: possiamo gestire solo un numero finito di stimoli, oltre il quale si verifica un sovraccarico cognitivo.
        
        La psicologia studia l'attenzione attraverso test che misurano i tempi di reazione, ovvero il tempo che intercorre tra la presentazione di uno stimolo e la risposta del soggetto.
        
        Tipologie di Attenzione
        
        2) Attenzione uditiva
        
        Quando l’attenzione è diretta ai suoni, possiamo distinguere due fenomeni principali:
        
        Ascolto dicotico: un soggetto ascolta due frasi diverse nelle due orecchie tramite cuffie e deve concentrarsi su una sola. Il risultato mostra che il soggetto può ripetere la frase ascoltata, ma non ricorda dettagli della frase ignorata, se non informazioni generiche (ad esempio, il tono o il sesso della voce).
        
        Effetto Cocktail Party: la capacità di individuare un suono di interesse in un ambiente rumoroso. Questo può avvenire:
        
        Volontariamente (attenzione focalizzata): quando cerchiamo di ascoltare una specifica voce in mezzo al rumore.
        
        Involontariamente (attenzione automatica): quando qualcuno pronuncia il nostro nome e, senza volerlo, ci giriamo immediatamente.
        
        1) Attenzione selettiva
        
        Un esempio pratico è il "selezione per azione", che ci permette di focalizzarci su uno stimolo ignorando gli altri.
        
        L'attenzione selettiva si manifesta quando, tra più stimoli contrastanti, selezioniamo quello più utile per il compito che stiamo svolgendo.
        
        Le informazioni non selezionate possono essere scartate o comunque non elaborate a fondo. Esistono due teorie principali su questo processo:
        
        Selezione precoce: gli stimoli irrilevanti vengono eliminati subito, prima che il loro significato venga elaborato (prima della codifica semantica).
        
        Selezione tardiva: tutte le informazioni vengono elaborate fino alla codifica semantica, ma solo alcune vengono utilizzate per prendere decisioni.
        
        Nota: la codifica semantica è il processo con cui il cervello attribuisce un significato agli stimoli.
        
        Test dell’attenzione
        
        Effetto Stroop: il soggetto deve dire ad alta voce il colore con cui è scritta una parola. Se la parola e il colore coincidono (es. GIALLO scritto in giallo), la risposta è rapida. Se non coincidono (es. GIALLO scritto in rosso), il tempo di reazione è più lento, perché c’è un conflitto tra la lettura automatica della parola e il riconoscimento del colore.
        
        Effetto Navon: una grande lettera è formata da tante piccole lettere. Se le lettere piccole corrispondono alla lettera grande (es. una "H" grande formata da tante piccole "H"), il soggetto riconosce rapidamente la lettera. Se invece le lettere piccole formano una lettera diversa (es. una "H" grande composta da tante "S"), il tempo di reazione aumenta.
        
        3) Attenzione visiva
        
        Esplicita: quando muoviamo gli occhi o la testa per guardare qualcosa.
        
        Implicita: quando la nostra attenzione si sposta automaticamente verso un elemento che appare improvvisamente nel nostro campo visivo.
- - - - FUNZIONI ESECUTIVE
        
        Le funzioni esecutive sono un insieme di processi cognitivi che regolano la pianificazione, il controllo e la coordinazione delle nostre attività mentali.
        
        Secondo le teorie strutturali, il nostro sistema cognitivo ha dei limiti di elaborazione:
        
        Periodo psicologico refrattario: se due compiti richiedono le stesse risorse cognitive, il secondo deve aspettare che il primo sia terminato.
        
        Teoria delle risorse: se due compiti utilizzano risorse diverse, possono essere svolti contemporaneamente, permettendo una divisione dell'attenzione.
        
        📌 Norman & Shallice hanno proposto il Sistema Attentivo Supervisore (SAS), che modula il controllo delle azioni in sequenza.
        
        Tipologie di attenzione nelle funzioni esecutive
        
        Attenzione sostenuta: capacità di mantenere l’attenzione su un compito per un lungo periodo (es. test di 20 minuti).
        
        Vigilanza: monitoraggio prolungato di eventi rari nel tempo.
        
        📌 Il livello di arousal (attivazione fisiologica) diminuisce in presenza di stimoli deboli, e molti stimoli vengono elaborati inconsapevolmente (percezione subliminale).
        
        Priming Semantico
        
        Se due parole sono concettualmente correlate (es. Campo – Fosfolipide), il tempo di reazione (TR) è più rapido. Se non vi è correlazione (es. Sansotta – Fosfolipide), il tempo di reazione aumenta.
        
        📌 Velmans sostiene che attenzione e consapevolezza non sono correlate: siamo consapevoli del risultato di un processo, ma non del modo in cui è stato elaborato.
      - LA MEMORIA
        
        La memoria è la capacità di immagazzinare e recuperare informazioni attraverso tre fasi:
        
        1. Codifica (può essere influenzata da fattori esterni), ovvero trasformazione degli stimoli in un formato che può essere memorizzato
        
        2. Ritenzione: mantenimento delle info nel tempo
        
        3. Recupero (impossibile senza le due fasi precedenti): accesso al magazzino delle informazioni
        
        Tipologie di memoria
        
        Memoria Sensoriale
        
        La memoria sensoriale è la forma più immediata e fugace di memoria. Consente di trattenere per un brevissimo tempo (pochi secondi) le informazioni provenienti dai sensi.
        
        📌 Caratteristiche
        
        Durata brevissima (meno di 3 secondi).
        
        Grande capacità di immagazzinare informazioni.
        
        Avviene in modo automatico, senza bisogno di attenzione.
        
        📌 Tipologie di memoria sensoriale
        
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        Memoria a Breve Termine / Memoria di Lavoro
        
        📌 Caratteristiche
        
        Capacità limitata (può contenere poche informazioni alla volta).
        
        Durata breve (massimo 30 secondi, a meno che non venga ripetuta).
        
        Richiede attenzione per mantenere le informazioni.
        
        Strategie per migliorare la MBT
        
        Raggruppamento (Chunking) → Raggruppare le informazioni in blocchi più piccoli (es. ricordare una serie di numeri dividendoli in gruppi).
        
        Ripetizione → Ripetere mentalmente o ad alta voce l’informazione per mantenerla attiva.
        
        Associazioni → Collegare nuove informazioni a quelle già note per facilitarne il recupero.
        
        📌 Effetto Primacy e Recency
        Durante un esperimento, se a un soggetto viene chiesto di memorizzare una lista di parole, ricorderà meglio le prime e le ultime parole del discorso.
        
        Memoria a lungo termine / MLT
        
        La memoria a lungo termine è un archivio con capacità illimitata e durata potenzialmente permanente. È qui che vengono immagazzinate le informazioni apprese in modo stabile.
        
        Dopo la memoria di lavoro, l’informazione arriva alla memoria a lungo termine, che ha una capacità potenzialmente illimitata.
        
        📌 Fattori che influenzano il consolidamento della memoria
        
        Strategia di apprendimento usata.
        
        Stato emotivo durante l’apprendimento
        
        📌 Tipologie di memoria a lungo termine
        
        Memoria procedurale → Conserva sequenze di azioni (es. andare in bicicletta).
        
        Memoria episodica → Riguarda eventi vissuti personalmente.
        
        Memoria semantica → Contiene conoscenze generali, indipendenti dal momento di apprendimento.
        
        Memoria prospettica → Consente di conservare piani d’azione affinché si traducano in azioni concrete.
        
        PERCHÉ DIMENTICHIAMO?
        
        La dimenticanza è un processo naturale e può avvenire per diversi motivi:
        
        L’informazione non era importante.
        
        Troppa quantità di informazioni accumulata nel tempo.
        
        L’informazione è legata a un ricordo emotivo negativo, portando alla rimozione.
        
        Non tutte le informazioni dimenticate sono perse per sempre:
        
        Alcune non vengono immagazzinate nella memoria a lungo termine.
        
        Altre possono trovarsi nella memoria a lungo termine ma essere difficili da recuperare (es. quando diciamo "ce l’ho sulla punta della lingua").
        
        DISTURBI DELLA MEMORIA
        
        📌 Tipologie di amnesia
        
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        📌 Alzheimer
        È una malattia neurodegenerativa che porta a un progressivo declino della memoria e delle funzioni cognitive.
        
        LA COSCIENZA
        
        La coscienza è la facoltà che permette all’uomo di essere consapevole di sé stesso e dell’ambiente circostante. Grazie ad essa, possiamo:
        
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