Presenta il secondo falso assunto della teoria di Gould e relative sotto componenti mettendone in evidenza gli aspetti psicologici principali. Il secondo falso assunto di Gould è che "seguire i dettami dei miei genitori, con volontà e perseveranza, darà probabilmente buoni frutti. Se mi troverò in difficoltà, stanco, frustrato, confuso, loro verranno e mi indicheranno la strada". Questo assunto viene messo in discussione tra i 20 e i 30 anni, quando l'individuo si confronta con le richieste della società, come per esempio un lavoro, anche quando non è d’accordo. Quattro componenti chiave di questo falso assunto generano sfide per il giovane:
Le ricompense arriveranno automaticamente se faccio ciò che si suppone che io debba fare: si abbandona l’idea che i genitori abbiano trovato una "formula infallibile" per affrontare la vita e si comincia a cercare la propria strada, ma talvolta diventando molto critici con sé stessi e intolleranti verso gli altri.
I miei cari sono in grado di fare per me ciò che io non sono stato capace di fare per me stesso: questo errore, definito da Gould "cura d’amore", porta a vedere l’altro come superiore in certi aspetti e se stessi come superiori in altri, generando dipendenza e dinamiche di potere nelle relazioni.
La razionalità, l’impegno e lo sforzo prevarranno sempre su tutte le altre forze: si crede che con ragione e impegno si possa sempre controllare il destino, ignorando però che esistono anche forze irrazionali che influenzano le nostre scelte e situazioni.
"Seguire i dettami dei miei genitori, con volontà e perseveranza, darà probabilmente buoni frutti. Se mi troverò in difficoltà, stanco, frustrato, confuso, loro Gould definisce il periodo di vita compreso tra i 20 e i 30 anni come un periodo di apprendistato. Si tratterebbe di un momento denso di sfide provenienti dal mondo esterno che gradualmente portano l’individuo a dover rivedere le proprie posizioni relazionali e il proprio pensiero. In questo periodo di vita sono molteplici anche le esperienze legate alla dimensione professionale che sembrerebbero poter confermare invece che smentire questo secondo assunto. Si tratta di contesti dove molto spesso per poter essere accettati è necessario prediligere il conformismo e l’omologazione alle richieste sociali. Secondo Gould però, cadere vittima di tale conformismo ed omologazione, può impedire il superamento dei compiti di sviluppo di questa fase di vita che ruotano intorno al superamento di quattro ulteriori sotto componenti.
verranno e mi indicheranno la strada". Spiega e contestualizza questa affermazione. Gould definisce il periodo di vita compreso tra i 20 e i 30 anni come un periodo di apprendistato. Si tratterebbe di un momento denso di sfide provenienti dal mondo esterno che gradualmente portano l’individuo a dover rivedere le proprie posizioni relazionali e il proprio pensiero. In questo periodo di vita sono molteplici anche le esperienze legate alla dimensione professionale che sembrerebbero poter confermare invece che smentire questo secondo assunto. Si tratta di contesti dove molto spesso per poter essere accettati è necessario prediligere il conformismo e ’omologazione alle richieste sociali. Secondo Gould però, cadere vittima di tale conformismo ed omologazione, può impedire il superamento dei compiti di sviluppo di questa fase di vita che ruotano intorno al superamento di quattro ulteriori sotto componenti.
La vita è semplice e controllabile. Non vi sono forze contraddittorie significative che coesistono dentro di me". Spiega e contestualizza questa affermazione. La vita è semplice e controllabile. Non vi sono forze contraddittorie significative che coesistono dentro di me. Giunto alla soglia dei 30 anni l’individuo dovrebbe aver già messo in discussione e superato il primo e il secondo falso assunto mentre è importante che abbia ancora conservato la coscienza infantile relativamente al terzo falso assunto. Il compito fondamentale del periodo di vita tra i 20 e i 30 anni è quello di disancorarsi dalla dipendenza materiale ed emotiva dai enitori per costruire un proprio progetto di vita. Gould descrive questo traguardo come la costruzione di una nuova piattaforma di stabilità che ci da la forza necessaria per sfatare il terzo falso assunto. La ricerca della disillusione relativa al terzo falso assunto deriva dalla necessità di affrontare realtà diverse tra loro ed esterne in cui siamo chiamati a ricoprire nuovi ruoli diversi da quelli familiari.
Spiega il processo attraverso cui gli individui arrivano a rifiutare i falsi assunti soffermandoti sulle età in qui questi vengono sfatati. Secondo Gould, il processo che porta gli individui a rifiutare i falsi assunti è legato al raggiungimento dell’accettazione e della realizzazione di sé come creatori della propria vita. Gli studi di Gould si concentrano sullo sviluppo dell'età adulta, in particolare sul cambiamento del senso del tempo.
La prima trasformazione del senso del tempo avviene intorno ai 18 anni, quando l'individuo lascia la casa dei genitori. In questo momento, il futuro smette di essere "uno spazio della fantasia" e diventa una prospettiva più concreta, proiettata davanti a sé. Per accedervi, è necessario superare i vincoli del mondo infantile. Intorno ai 20 anni, la separazione dai genitori dovrebbe essere più solida, e il senso del tempo evolve ulteriormente. Alla fine dei 20 anni, l’individuo diventa consapevole che il futuro non è infinito e che il proprio percorso non è lineare. Si percepisce la drammaticità delle scelte di vita, poiché non c'è tempo per percorrere tutte le strade.
Tra i 35 e i 45 anni, emerge la sensazione che il tempo stia sfuggendo e l'urgenza derivante dalla consapevolezza della propria mortalità. Questo porta a un altro cambiamento nel senso del tempo: come trascorriamo il tempo diventa una questione cruciale, che determina come affrontiamo la vita e le scelte future.